Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

mercoledì 6 gennaio 2016

Il mistero della morte di Marilyn Monroe: suicida o uccisa perchè sapeva troppo ?


Nessuno scoop, nessuna novità eclatante solo un buon riassunto.
Quello che c'è da chiedersi a più di 50 anni di distanza, come anche per gli altri due omicidi collegati, il Presidente John Fitgerald Kennedy e suo fratello Robert Francis Kennedy, per tutti e tre le coperture siano state assolutamente inadeguate, anche un bimbo si sarebbe accorto che le tesi ufficiali erano favolette, quello di Robert è poi scandaloso, altro che copertura i rilievi, le testimonianze addirittura la registrazione della diretta radio fanno a pugni con la sentenza, inammissibile, secondo me questo è il vero mistero perchè i mandanti sono ormai evidenti, quelli che chiamano i padroni del mondo, al limite restano da scoprire i killer effettivi ma poco contano, essendo lavori interni, inside job, anche le coperture sono note, sevizi, politici e via così.
Perchè tutto alla luce del sole, senza remore, indifferenti a tutto ed a tutti, certi di non essere sfiorati? Mi sembra che le risposte possano essere due o anche tutte e due insieme, dimostrare di essere intoccabili e/o dare un avvertimento a qualcun altro, quest'ultimo è il modus operandi dell'elite, banksters, massonerie, mafie chiamateli un pò come vi pare ...

Il Lato Oscuro di Hollywood: La Vita Segreta di Marilyn Monroe | P.Z.


UN BEL PROBLEMA PER LA CIA: MARILYN MONROE

di Percy Francisco Godoy
23 maggio 2013

Marilyn Monroe, il cui vero nome era Norma Jean, fu vittima di un complotto che culminò nel suo assassinio la notte del 4 agosto 1962 in uno dei villini per gli ospiti di un Hotel situato al 12305 Fifth Helena Drive di Los Angeles. Il corpo dell'attrice fu trovato da Eunice Murray, che fungeva da sua assistente e cameriera e che si incaricò di chiamare la polizia alle 04:25 dell'alba del giorno 5, cioè 8 ore dopo la sua morte.
Sospettosamente la Murray riordinò la stanza, quella che poi fu nuovamente messa soqquadro, senza trovare tracce di barbiturici vicino al cadavere e notando Marilyn con ancora il telefono nella mano destra. Ma lei era mancina.

Il delitto Marilyn fu, apparentemente, architettato dalle alte sfere del potere negli Stati Uniti, a causa dei molti segreti che può aver sentito nei momenti intimi che ha avuto con Robert Kennedy e suo fratello, il presidente John Fitzgerald Kennedy e con Frank Sinatra e i suoi amici nella mafia. 

Il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy
(con le spalle alla telecamera), il procuratore
generale degli Stati Uniti Robert Kennedy
(all'estrema sinistra) e l'attrice Marilyn Monroe,
in occasione delle celebrazioni per i 45 anni del
presidente Kennedy al Madison Square Garden di
New York City. Arthur M. Schlesinger è all'estrema
destra. Di fronte alla telecamera nella parte
posteriore c'è il cantante Harry Belafonte.
19 maggio 1962
Sono molte le versioni sui reali colpevoli, anche se la sua morte è stata classificata come un suicidio da parte delle autorità, che hanno venduto alla stampa l'idea del suicidio ingerendo 40 pillole di Nembutal, un forte barbiturico ad azione rapida.

Nella lunga lista dei sospetti sono stati presi in considerazione i fratelli Kennedy, l'FBI, Cosa Nostra e la stessa CIA. Diventato un problema di sicurezza nazionale, era stata spiata in modo permanente dal Burò su ordine diretto del suo capo, J. Edgar Hoover, così come dalla Central Intelligence Agency.

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La sua risaputa ignoranza riguardo i dettagli delle scene tra le quali si muoveva la collocò al centro dei sospetti e contro le forze progressiste del paese e del mondo. Come il caso del suo incontro in Messico con Frederick Vanderbilt Field, che poi riferì tutto a Hoover il quale andò su tutte le furie per il sospetto che Marilyn rivelasse segreti a lei conosciuti a persona sospettata di attività comuniste. In quella visita poi ha anche incontrato lo scrittore messicano Jose Bolanos, anch'egli bollato come comunista dall'FBI. 

Oggi è evidente che Marilyn Monroe era venuta a conoscenza tanto dei piani d'invasione della Baia dei Porci come dei diversi piani di assassinio contro il presidente cubano Fidel Castro. Una delle persone che possono essere state consapevoli dei piani per invadere Cuba e uccidere Castro era Marilyn Monroe, fatti scritti nel suo diario, che non aveva paura di mostrare a quelli che considerava suoi amici, così come fece col giornalista Robert Slatzer, nel luglio del 1962. 


L'esistenza di questo diario è sempre stata la preoccupazione di James Jesus Angleton, capo del controspionaggio della CIA, che forse poi fece scomparire.

Il diario di Marilyn la portò alla morte e, soprattutto, la sua stupida minaccia di utilizzarne tutte le informazioni in esso contenute. Pensare che era considerata solo "un pezzo di carne"....

Il diario segreto di Marilyn

5 agosto 1962. In una delle tante villette di un anonimo sobborgo di Los Angeles giace il corpo immobile di una donna. Riversa a faccia in giù sul letto, la mano aggrappata al telefono, soltanto un lenzuolo a coprirle la schiena, sembra vittima della depressione e di un potente cocktail di barbiturici. Ma quando Ben Fitzgerald, vice coroner della polizia di Los Angeles, arriva sul posto, capisce che la faccenda è più complicata del previsto. Perché se la chioma bionda, le unghie blu e le braccia irrigidite appartengono a Marilyn Monroe, l'attrice più famosa del mondo, anche la più piccola incongruenza può nascondere verità insospettate. Se la tesi ufficiale è quella del suicidio, dov'è il bicchiere con cui l'attrice avrebbe inghiottito i barbiturici ? E perché l'autopsia non rivela segni d'intossicazione ? Con l'aiuto di un piccolo diario rosso in cui Marilyn annotava i pensieri più intimi, Ben si addentra in un'indagine che si fa di ora in ora più pericolosa. Chi ha messo a tacere per sempre la diva che sapeva troppo non esiterà a uccidere ancora e Ben sarà costretto a lottare per salvare se stesso e portare alla luce la verità. Sullo sfondo di una Hollywood più nera di quella di Chandler e Ellroy, J.I. Baker ripercorre gli ultimi giorni della più grande icona della storia del cinema, restituendoci il folgorante ritratto di donna fragile e bellissima. NdR

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Alla sua morte, gli effetti personali di Marilyn Monroe (vestiti, quadri, ogni sorta di documento scritto) andarono a Lee Strasberg, suo mai dimenticato maestro. Molto più tardi la vedova Strasberg scoprì due scatole di dattiloscritti. Stanley Buchthal, amico di famiglia, interrogato sul da farsi, si rimise ai suggerimenti professionali di Bernard Comment. È allora che nasce questo libro di "frammenti". Da quelle scatole Comment e Buchthal trassero poesie, pagine dattiloscritte, appunti presi su menu e fazzoletti di carta. Sono segni di una sensibilità accesa, sono note di una lettrice acuta, di una persona che, dietro la smagliante icona della donna più desiderata del mondo, e perfino dietro l'attrice intelligente, andava cercando le parole per dirsi. Scrive Antonio Tabucchi nella prefazione :
"Questo libro, con tutti i suoi documenti inediti, rivela la complessità dell'anima che stava dietro l'immagine. Poesie, lettere, diari intimi, note prese a caso, testi che caricano l'immagine di quel volto bellissimo e radioso di un senso per molti insospettato e che invece è 'fuori serie', in senso contrario a come la immaginò Andy Warhol, che la fece 'seriale'; tutti questi testi emergono da questo libro che riunisce non ciò che Marilyn sembrava ma ciò che pensava. Ora, coniugare le sue apparenze visibili con quello che dietro di esse si nascondeva rende il suo volto e il suo corpo ancora più belli, più sognabili: sognare quella Marilyn che sognava di essere una farfalla". NdR

Sospetti attorno alla sua morte

L'autopsia sul corpo di Marilyn, identificata con il numero ID 81828, eseguita dall'assistente patologo Thomas Noguchi, con poca esperienza nel settore, fu uno dei fatti sospetti. Un'altro era che il corpo è stato inizialmente lasciato in un obitorio privato dove lo stavano già preparando. Le analisi iniziali fatte al corpo di Marilyn Monroe, tuttavia, escludono gli elementi fondamentali per l'ipotesi del suicidio. Il corpo presentava diverse ecchimosi indicative di violenza su polsi e schiena e mancavano tracce di barbiturici nello stomaco della vittima, questo scartò l'idea dell'avvelenamento. 

Il corpo di Marilyn e la scena della sua morte
Grazie al lavoro dei complottisti le analisi dell'autopsia sparirono dall'ufficio della corte. Lo stesso successe coi suoi organi vitali, estratti per essere analizzati, scomparvero dall'obitorio senza motivo.

Anche le ricerche investigative sono state alquanto insolite: fu interrogato solo lo psichiatra dell'attrice, Ralph Greenson, e nemmeno sotto giuramento. Il medico ha testimoniato che Marilyn in precedenza aveva fatto già altri quattro tentativi di suicidio, anche se Greenson riconosce che la vittima non si è suicidata. La conclusione, come previsto, è stata che la morte di Norma Jean è stata causata da suicidio.

La presenza di Robert Kennedy nella scena, testimoniata da diverse persone, è stata ignorata, così come un rapporto di polizia dell'agente Lynn Franklin, che fermò nelle vicinanze una Mercedes scura, che viaggiava ad alta velocità per Beverly Hills, al cui interno si trovavano l'attore Peter Lawford, cognato di Kennedy in compagnia del dottor Greenson e dello stesso Robert Kennedy. 

Il detective che si è occupato del caso, Jack Clemmons, sempre sicuro di trovarsi di fronte ad un omicidio, è stato sollevato dall'investigazione e trasferito in un'altra stazione di polizia.


Spionaggio e agguato

In realtà, nella morte di Marilyn, è stata coinvolta la mano della CIA, la stessa che si trovava dietro l'assassinio dei suoi amanti John F. Kennedy e di suo fratello Robert. Anche l'esecutore dell'omicidio dell'attrice, il mafioso Sam Giancana, fu assassinato la notte del 19 luglio 1975, quando aveva 67 anni ed era impegnato a friggere salsicce in una padella e a fumarsi un sigaro. Un proiettile calibro 22 nella nuca e un altro in bocca misero fine alla sua vita. Altri cinque colpi in faccia sono stati il macabro regalo del killer assoldato per ucciderlo.

Sam Giancana
Giancana aveva studiato il piano per uccidere Marilyn su ordine della CIA, usando due dei suoi scagnozzi, Needles e Mugsy, in una sinistra cospirazione che l'odio e la diffidenza di Cosa Nostra e dell'Agenzia sono stati diretti per incolpare Bobby Kennedy e vendicarsi di suo fratello.

Marilyn Monroe ha avuto accesso a informazioni relative alla CIA, tanto sulla disgraziata invasione della Baia dei Porci nel 1961, così come ad un altro piano simile che si pensava di attuare nel giugno del '62, codificato dalla CIA in un file con la sigla 6246, ma non effettivamente realizzato. Non si nega che l'attrice venne a sapere dell'esistenza di missili nucleari a Cuba derivati da un accordo tra l'isola e l'Unione Sovietica, un evento che portò alla cosiddetta crisi di ottobre.

Non mancava poi chi assegnò alla Monroe un ruolo nell'attività di spionaggio nel contesto della Guerra Fredda, come ha fatto la rivista Weekly World News il 29 aprile 1997. La quale affermò che l'attrice era un agente sovietico fin dal 1953. Secondo questa rivista sensazionalista, la ragazza d'oro aveva incontrato Nikita Sergeevic Krusciov, leader sovietico, in ben undici occasioni. 


Marilyn Monroe, George Cukor e Judy Garland
alla cena dove la Twentieth Century Fox invitò
Nikita Khruschev. 1959
Inoltre l'FBI sospettava che Marilyn passasse informazioni a persone con presunti legami con l'URSS, soprattutto nella sua famosa visita in Messico tra il 20 febbraio e il 3 marzo del 1962, in cui ha intervistato José Bolaños, sospettato di lavorare allo stesso tempo per l'FBI e il KGB, e Frederick Vanderbilt Field, conosciuto in quel paese come un comunista.

Molte domande rimangono sul tavolo, senza dubbio. Marilyn Monroe non sarà stata per caso utilizzata dall'FBI per spiare Kennedy, i suoi amici e i suoi mariti: James Dougherty (1942-1946), Joe Di Maggio (1954) e Arthur Miller (1956-1961)?? Non sarà stata lei stessa un agente della CIA diventata successivamente una minaccia che doveva essere rimossa ??

La bella bionda, sex simbol della sua epoca, è stata senza dubbio uccisa. E' stata il frutto del piacere mondano per molti uomini potenti e il centro di intrighi e complotti. E' stata utilizzata da tutti ed eliminata quando divenne un fastidioso problema.


Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di Gianluca Martin
Fonti: percy-francisco.blogspot.it  comedonchisciotte.org  informazioneconsapevole amazon

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