Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

giovedì 21 gennaio 2016

Le dieci leggi della manipolazione. Come difendersi dagli operatori occulti


Purtroppo numerosi operatori del benessere, spesso al servizio delle élite dominanti, attivano programmi mentali devastanti con l’intento di sottomettere le persone distraendole dai veri percorsi di evoluzione. Vediamo insieme, per riconoscerle, tutte le tecniche di manipolazione..

A leggere certe cose, scappa veramente da ridere, quanto segue è applicato più volte giornalmente è ormai uno standard e ti viene da pensare a quando parli con le persone di "certi" argomenti ormai manipolatoriamente chiamati "complottistici", ti dicono non è vero, non è possibile, la domanda è :
"Perchè spendono miliardi per manipolarci giornalmente, lo fanno giusto per il gusto di farlo, per gioco, per passare il tempo ... ?" 
L'articolo è incentrato sui vari corsi di evoluzione personale ma i metodi sono gli stessi della politica e vita quotidiana, basta cambiare contesto ed attori. 

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6 gennaio 2016 

Da oltre trent’anni mi occupo di ben-essere e di evoluzione, dedicando tutto il mio tempo e le mie risorse, oltre che ai miei pazienti e a condividere le mie scoperte, ad effettuare ricerche, sperimentazioni ed esplorazioni nel territorio dell’evoluzione umana o, per meglio dire, nell’ambito del mondo psichico. Negli ultimi 10-12 anni mi sono reso conto che soprattutto in questo ambito tantissimi operatori sono in realtà “operatori occulti”, al servizio delle élite dominanti, con l’intento di distrarre la gente dai veri percorsi di evoluzione. Infatti, anche il mondo della ricerca interiore, del ben-essere, dell’evoluzione, subisce le interferenze e la corruzione dei sistemi di potere che, non solo per interessi economici, tentano in tutti i modi di impedire alla gente di evolvere, star bene e godersi la vita vivendola in pienezza.

Così come accade nell’ambito religioso in cui rituali, che si pensa siano spiritualmente e moralmente virtuosi, genuini e positivi, vengono in realtà utilizzati con modalità e scopi non certo spirituali, ho avuto modo di vedere che, convinti di ripetere dei mantra finalizzati alla nostra evoluzione e benessere, possa accadere che si rischi invece di attivare, non conoscendone il significato nascosto, energie e programmi mentali che risulteranno devastanti per la nostra vita. Oppure, convinti di partecipare a rituali di guarigione e pulizia energetico-spirituale, essere invece coinvolti in situazioni di tutt’altro tipo e venir spinti verso l’analgesia e l’appiattimento mentale che trasportano verso la stasi, l’oscurità e la fredda superficialità, rischiando seriamente di venir trascinati nell’abisso, significato dal perdere se stessi.

How.to.remove.negative.energy.from.your.home.1050x700È molto facile che accada, in un mondo popolato da persone in continua lotta con se stesse, che, nel tentativo di risolvere le proprie problematiche esistenziali, spesso incappano in chi, il guru di turno, individuando i punti deboli fa leva sui loro punti di rottura e i loro vizi, riuscendo a soggiogarli al proprio potere.

Un aiuto per i ricercatori della verità
Keenu Reeves e Al Pacino in 
“L’avvocato del diavolo”.
“Se mi segui il mondo sarà tuo…”
Cercherò di dare qui, sinteticamente e chiaramente, una traccia utile a tutti i sinceri ricercatori di verità, impegnati in una vita dedicata alla propria e all’altrui evoluzione e ben-essere.Intendo fare ciò individuando, in primo luogo, i modi in cui avviene la “distrazione” (dal latino dis-trahere, separare, allontanare), come la gente viene distolta dal proprio percorso per arrivare, nel migliore dei casi in un “binario morto”, in altri casi a percorrere una via che la porterà in una direzione opposta a quella voluta, spesso senza possibilità di tornare indietro. In secondo luogo intendo procedere individuando parametri e strategie per cercare, riconoscere e selezionare situazioni, testi, luoghi e individui da cui apprendere, con sicurezza e profitto, gli elementi evolutivi di cui abbiamo bisogno.
Se noi comprendessimo il nostro potere energetico saremmo liberi e sani e sovvertiremmo l’ordine corrente, una cosa che la nostra società non vuole e contrasta in tutti i modi.
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Diversi anni fa Sylvain Timsit (foto a sin.), ha elaborato una lista (erroneamente attribuita in rete a Noam Chomsky) che, attraverso dieci diverse strategie, spiega come le élite dominanti possano governare e tenere a bada la gente attraverso la manipolazione per mezzo dei mass media. In maniera critica e ragionata, utilizzando l’approccio di Sylvain Timsit come guida, possiamo acquisire un adeguato livello attentivo e un efficace filtro selettivo rispetto a situazioni o persone pericolose o, quantomeno, inutili nel nostro processo evolutivo.

1-La strategia della distrazione
Grande.Fratello.14La strategia della distrazione non è la più importante nelle metodologie di controllo sociale, ma è una delle più efficaci: consiste nel fare in modo che il pubblico sposti l’attenzione dai problemi più importanti e dagli avvenimenti che conseguono ai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, per mezzo della tecnica del diluvio o dell’inondazione di informazioni insignificanti e della sovrabbondante fornitura di distrazioni continue.
Tale strategia impedisce al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica.

“Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali”
(citaz. dal testo Silent weapons for quiet wars, pubblicato in appendice al libro Behold a Pale Horse di William Cooper).
library.425730_640Nel nostro caso, tale strategia implica la diffusione di una marea di libri, articoli, blog, siti internet, che apparentemente parlano di benessere ed evoluzione in maniera accattivante, ridondante, seducente, servendosi di tutte le strategie di marketing possibili, fornendo indicazioni, esempi, storie fini a se stesse, inutili, distorte, complicate, impraticabili, che metteranno il ricercatore in condizione di fallire e cercare altro, sempre nello stesso modo, negli stessi luoghi, con gli stessi criteri, una specie di zapping tra immagini e proposte in relazione a supposte guarigioni, successi, impedendo di fatto al ricercatore di coinvolgersi ed impegnarsi in qualcosa di vero, utile, sano.
Essendo le offerte formative innumerevoli, diventa molto difficile discriminare le proposte valide da quelle che sono inutili o pericolose.
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni
Questo metodo è anche detto “schema: problema – reazione – soluzione” (di Hengheliana memoria NdR). 
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Nel contesto delle arti e discipline del benessere, dell’evoluzione e della salute, questa strategia implica che nell’ambito degli allievi, dei seguaci, dei praticanti, ogni qualvolta venga segnalato un problema, una difficoltà, una incoerenza sperimentata seguendo le istruzioni o gli insegnamenti, si strumentalizza la posizione di coloro che evidenziano o subiscono il problema, definendo il disagio evidenziato come una risposta (reazione) ad una scorretta applicazione delle istruzioni, ad una insufficiente quantità di tempo dedicata alla pratica, al fatto che sia necessario acquisire ulteriori conoscenze, frequentare ulteriori corsi. Si crea quindi un problema, una situazione al fine di provocare e causare una certa reazione da parte degli allievi, con lo scopo che siano essi stessi a desiderare e chiedere che vengano definite in maniera più rigida e vincolante le regole del “buon praticante”.
È abbastanza evidente come storicamente questi siano i passi necessari… per creare addirittura una “religione”. Anche in questo caso con dei processi legati a dinamiche di senso di colpa generate nel praticante, affinché non si senta all’altezza di ciò a cui ambisce, qualora non esegua bene le consegne o non evidenzi i benefici attesi, o a dinamiche di “esclusione”, per ingenerargli la paura di non poter più “far parte di un certo gruppo” qualora non riesca a tenere il ritmo o a partecipare agli “indispensabili livelli successivi”.
Questo genere di eventi si può verificare per due motivi. Nel primo caso, nell’ambito di un contesto in cui la tecnica, la pratica, l’insegnamento siano validi, sani ed efficaci di per sé, ma il veicolo degli stessi
(l’insegnante, maestro, coach o guru, comunque lo si voglia chiamare) sia insufficientemente preparato, o non sappia realmente padroneggiare ciò che pretende di insegnare, o non abbia capacità didattiche o, ancora, non abbia buone o sane capacità relazionali; ciò lo porterà a colpevolizzare gli allievi e a far di tutto per tenerli vincolati.
fight oriental
Foto film “3 cattivi maestri”
Nel secondo caso, c’è invece proprio l’intento (non sempre totalmente consapevole) di manipolare gli utenti al fine di spingerli a effettuare sempre più drastiche abdicazioni della propria auto-responsabilità, per delegarla in maniera sempre più marcata nelle mani del maestro, del guru o dell’organizzazione di turno, motivando queste scelte con la necessità di crescere, di superare i propri limiti, di decidere autonomamente, di rompere col contesto di appartenenza. In entrambi i casi c’è una grave e profonda disonestà dietro tutto ciò, e chi si fa attore di simili azioni lo fa sempre per paura di perdere la fonte di guadagno o l’ambiente umano sul quale esercitare il proprio potere..

Questo metodo come ampiamente risaputo è utilizzato per fare accettare alle popolazioni misure draconiane ed impopolari altrimenti non accettate :
"Problema" : crisi, attentati.
"Reazione" : problemi economici, preoccupazione, paura,  proteste popolari.
"Soluzione" : riduzione welfare e stipendi, furti e rapine di asset, industrie e servizi pubblici mascherati da privatizzazioni, riduzione della libertà e dei diritti, uso della violenza di stato, guerre, deleghe di governo e sovranità .... (NdR)

3- La strategia della gradualità

Per far accettare una regola inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi. In questo modo vengono imposti vincoli, regole e “sacrifici” che se venissero proposti e conosciuti dall’inizio, farebbero scappare chiunque. …invece, dopo un approccio estremamente accogliente, rassicurante e lassista, con coloro che hanno conflitti col potere, e rigido, con coloro che vengono rassicurati dal controllo e dalle limitazioni della propria libertà, piano piano, man mano che si è conquistata la fiducia dell’adepto, si possono introdurre tutte quelle condizioni che alla fine determinano una sudditanza psicologica sufficiente a mantenerlo vincolato e disposto a (quasi) qualsiasi sacrificio per il maestro, per il gruppo o per “la causa”.

4- La strategia del differire
Collegata al punto precedente, questa strategia serve per far accettare una decisione impopolare presentandola come “dolorosa e necessaria” nel futuro…non adesso.

Ci si guadagna nel presente il consenso della gente per un’applicazione futura di ciò che oggi sarebbe inaccettabile. E’, infatti, più facilmente accettabile un sacrificio differito al futuro piuttosto che uno richiesto immediatamente, sia perché immediatamente non viene richiesto alcuno sforzo, sia perché, in generale, la massa tende superficialmente a sperare che “domani le cose andranno meglio ” e che forse il sacrificio richiesto non sarà più necessario. Così facendo, la gente ha più tempo per abituarsi all’idea di quel cambiamento e potrà più facilmente accettarlo, rassegnata, nel momento in cui si verificherà.
5- Rivolgersi alle persone come ai bambini
I politici, i pubblicitari, i manipolatori, sanno bene che parlare con un’intonazione e un ritmo flebile, artatamente pacato, come se ci si rivolgesse a un bambino piccolo o a un debole mentale con difficoltà di comprensione, induca uno stato di suggestionabilità regressiva. Basta osservare la maggior parte della pubblicità a cui noi tutti siamo esposti: vengono usati discorsi, argomenti, personaggi e una comunicazione verbale con un’intonazione particolarmente infantile. Questo perché a livello psicologico, rivolgersi agli altri come se essi avessero meno di 9-10 anni, attiva uno stato regressivo e rassicurante, che inibisce le facoltà di analisi, valutazione e decisione, in cui il senso critico viene sabotato, inducendo nell’interlocutore una risposta accomodante, arrendevole, compiacente, accondiscendente, una risposta a cui è stata tolta la libertà!
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione
Oltre al punto precedente, per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e del senso critico della gente, da che mondo è mondo, viene sfruttata l’emotività. Alterare il tono emotivo, scatenando in maniera strumentale e scientifica emozioni profonde di paura, rabbia, tristezza, disgusto, sorpresa, gioia (o meglio, esaltazione euforica) permette di aprire un collegamento subliminale direttamente con la parte subcosciente, dando modo di “impiantare” o “introdurre” idee, desideri, paure e timori, o “indurre” e “condizionare atteggiamenti, compulsioni, comportamenti… al di fuori del controllo logico razionale cosciente della persona che ne è vittima, e che non si renderà conto del fatto che il suo operare sia al di fuori del proprio controllo volontario. È l’arte della manipolazione ipnotica! Tutto ciò è facilitato dal proliferare di corsi, seminari e incontri in cui la P.N.L. (programmazione neurolinguistica), derivata da una sapiente distillazione delle procedure e dei metodi più sofisticati dell’ipnosi ericksoniana che, con la promessa di poter modificare il proprio agire a tal punto da avere il controllo sul comportamento degli altri, attira centinaia di persone tutti i giorni. Moltissimi “neo maestri o neo guru” hanno appreso le arti magiche del “pifferaio” frequentando corsi e master in P.N.L., in molti dei quali l’intento iniziale di Bandler e Grinder viene svilito, mercificato,e prostituito ai fini della manipolazione pura per proprio esclusivo vantaggio a danno dell’interlocutore. Il numero di persone che la usano la dice lunga su quanto sia potente questo strumento… ormai è difficile trovare qualche venditore, o operatore che necessità di rapportarsi agli altri, che non abbia nel suo arsenale le armi della persuasione della PNL. L’assurdo è che se da un lato questi la usano a loro vantaggio a discapito di altri, non si rendono conto che a loro volta hanno subito una manipolazione sottilissima, che li distrae dal loro reale percorso evolutivo, facendoli crogiolare col giochino del “potere sugli altri”.

7- Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità

La nostra cultura, la nostra società (quella italiana soprattutto ), negli ultimi quindici anni ha letteralmente smontato un buon sistema istruttivo eliminando le poche occasioni in cui, chi avesse voluto avrebbe potuto acquisire strumenti cognitivi e conoscenze effettuando esperienze funzionali alla propria evoluzione e a migliorare la propria e l’altrui condizione esistenziale. Neppure nei migliori ambiti accademici, in ambito psicologico, sociale, giuridico o medico, è più possibile acquisire tali informazioni. Il “sistema” ha fatto in modo che la gente fosse incapace di riconoscere e comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù (emblematico quanto detto sopra a proposito della PNL). Purtroppo lo stesso meccanismo ha inquinato il mondo dei cercatori di verità, degli operatori del ben-essere e dell’evoluzione: l’educazione psicologica, l’accuratezza della preparazione proposta da chi gestisce gli insegnamenti, la completezza dell’informazione, sono spesso una chimera, disponibile solo a chi fa parte di certe cerchie o a chi, al di fuori di certi contesti, con fatica, impegno e grandi rischi ricerca attivamente, sperimenta e scopre ciò che gli è utile, talvolta condividendolo con chi gli è vicino. 
Nell’ambito delle realtà che dichiarano di occuparsi di evoluzione personale è, purtroppo, molto frequente, condizionare il gruppo e i singoli a ritenere che sia opportuno e morale essere irrazionali, impulsivi, superficiali e ignoranti, con la scusa che “devono smetterla di essere così razionali e controllati”. Ciò viene fatto, attraverso l’accettazione di qualsiasi loro risposta che, benché lontana dal comportamento adeguato in termini etici ed evolutivi, funzionale, cioè, ad un percorso teso ad un miglioramento della propria condizione psicofisica e spirituale, viene accettata come un passo verso l’essere se stessi, mentre invece è solo utile al mantenimento della sudditanza e dell’appiattimento psicologico e alla conservazione cristallizzata della condizione che (teoricamente) vorrebbero cambiare.
8- Rafforzare il senso di colpa
Come già accennato prima, un’altra forma di controllo consiste nel far credere all’individuo che le sue disgrazie avvengano esclusivamente per colpa sua, a causa della sua scarsa intelligenza, della sua scarsa disciplina o per la sua intrinseca incapacità che sarà lungo e doloroso cambiare. Anche in questo caso, con dei processi relazionali legati a dinamiche di “senso di colpa”, per il fatto di non sentirsi all’altezza di ciò a cui ambisce, o per non esser capace di eseguire bene le consegne o per non evidenziare i benefici attesi, oppure attraverso processi legati a dinamiche di esclusione, per paura di non poter più “far parte di un certo gruppo” qualora non riesca a tenere il ritmo, o a partecipare agli indispensabili “livelli successivi”, il poveretto subirà una manipolazione definitivamente sabotante. Così anziché motivarsi e scegliere nuove azioni per modificare la propria condizione o il contesto di vita, tenderà a svalutarsi e a sentirsi in colpa, entrando in una condizione di nevrosi o depressione che lo porterà o a rinunciare alle proprie ricerche e alla propria evoluzione o ad affidarsi ciecamente ad un guru salvatore (spesso manipolatore), che da quel momento ne deciderà il destino. Ma senza intenti precisi, volontà e responsabilità non ci sarà mai evoluzione…
9- Conoscere la gente meglio di quanto essa stessa si conosca

A partire dagli anni ’60 le conoscenze scientifiche disponibili, esplicative dei fenomeni attinenti alla scienza dello spirito, della psiche, dell’anima, anche se parrebbe il contrario, sono in realtà state via via sempre più frequentemente occultate agli occhi della gente: si è creato un divario crescente tra le conoscenze disponibili a tutti e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti a discapito del resto del mondo. Le conoscenze scaturite dalle scoperte della biologia, della neurobiologia, della psicologia applicata e della fisica quantistica hanno permesso che le leggi di natura regolanti il funzionamento della realtà fossero a disposizione dei gruppi di potere che governano il mondo. È avvenuta un’intrusione infestante all’interno di gruppi che genuinamente lavoravano al servizio dell’umanità e dell’individuo, per favorirne la rinascita, l’evoluzione e il ben-essere, che ha inquinato tantissimi ambienti, rendendoli sterili.
Il sistema, utilizzando una conoscenza avanzatissima dell’essere umano in tutte le sue espressioni sia fisiche che psichiche, è riuscito a conoscere l’individuo comune meglio di quanto egli stesso si conosca, facendo così in modo da poter esercitare su di esso un più ampio controllo ed un maggior potere, ben maggiore di quello che la gente esercita su se stessaAttualmente, il modo migliore per impedire di evolvere è proprio quello di anticiparne le mosse, anticipando le loro richieste con offerte formative inutili, sterili, quando non anche patogene. C’è un proliferare di pifferai magici, che attraverso la manipolazione si fanno riconoscere come i “maestri della salvezza”, i depositari del cambiamento, mentre convogliano la gente in vicoli ciechi, in cui con massima frustrazione e auto colpevolizzazione gireranno in tondo come criceti nella ruota: convinti di correre verso la salvezza, faticheranno a vuoto nel rinforzare la propria gabbia mentale .
10- Ripetere
La ripetizione continua, ridondante, effettuata da fonti diverse, con mezzi diversi, farà in modo che la gente reputi vero anche l’impossibile e ritenga falso anche ciò che ha sotto gli occhi da anni. «Si può creare l’influenza voluta in masse di persone per mezzo di messaggi ripetuti centinaia di volte», diceva Edward Louis Bernays (a destra), autore di Propaganda e nipote di Freud. In questo modo la confusione e la falsificazione della realtà domineranno anche il mondo della ricerca spirituale.
L’esito di tutto ciò lo possiamo osservare in tante persone che, benché genuinamente e sinceramente motivate, all’inizio del loro percorso verso una ricerca che possa svelare loro percorsi e efficaci di evoluzione, si ritrovano ad avere nel loro bagaglio un minestrone di esperienze, tecniche e pratiche, che non usano, cercando sempre qualcosa di nuovo, oppure che utilizzano in maniera vuota e compulsiva, priva di intento e di senso.
Fin qui sembrerebbe che non ci sia scampo, che ovunque ci si giri una trappola ci aspetti. In realtà ci sono degli individui sinceramente e onestamente votati al servizio e alla condivisione, che propongono e gestiscono con maestria ed efficacia dei percorsi di evoluzione. È utile sottolineare che chiunque cerchi un percorso per la propria vita che calpesti i passi di qualcun altro, è letteralmente sulla strada sbagliata; ognuno ha il suo proprio peculiare, originale, esclusivo percorso nella propria vita, ed è proprio questo che dà senso alla vita stessa.
Un discorso a parte meritano i corsi attinenti allo sciamanesimo e ad altre pratiche esoteriche, sia sconosciute, sia appartenenti a tradizioni molto conosciute.

Collezionare corsi e seminari
La gente è attratta da ciò che è esotico, strano, non da ciò che le cambierebbe realmente, in modo positivo la vita. Sembra che il massimo interesse sia mettere un altro corso nella collezione di corsi e seminari, come se fosse una medaglia che ci darà maggior valore: è solo alimento per un ego ipertrofico castrato e castrante che blocca l’evoluzione. “Faccio un altro corso, così da avere la coscienza a posto…” Delle decine di corsi fatti alla fine non resterà traccia in una memoria distratta dal futile e dall’inutile, attratta anche in quest’ambito dall’apparire, in cui abbiamo trasferito integralmente i vizi della cultura materialista, in cui un ego insaziabile ci spinge a riempirci di cose e utilizzare il tempo in funzione compensativa e competitiva.

Purtroppo questa tendenza è fortemente amplificata dalle operazioni di marketing e vendita effettuate da molti operatori del settore, che fanno leva, più che sulle reali necessità della gente, su bisogni egoici (auto affermazione, auto compiacimento, narcisismo, ecc. NdR), o di appartenenza e di riconoscimento, generati e poi frustrati dalla società malata in cui viviamo.

Non è difficile individuare questi personaggi, è facile vedere che sono copie mal riuscite degli originali dei quali scimmiottano posture e linguaggi quando anche non ne copiano palesemente le opere. Ragionieri e commercianti che si improvvisano sciamani, ex politici riciclati al mental training, sarti che vendono tessuti e collanine tribali ad un costo 50 volte superiore al reale, non perché abbia qualche utilità a chi le acquista ma solo per arricchirsi, se non di soldi, di carisma… 

C’è chi letteralmente si inventa pratiche e rituali inesistenti nelle tradizioni; e gli allocchi abboccano, c’è chi parla di discipline e scienze di cui non ha nessuna formazione, al massimo ha letto un libro sul quale ha ignorantemente e superficialmente speculato, c’è chi frequenta un seminario di un week end, poi un altro e un altro ancora, dopodiché, nel giro di pochi mesi, tutti questi vanno in giro a tenere corsi e seminari, da grandi specialisti. Conosco fior di specialisti, esperti e umili che ci hanno messo più di un decennio impegnato in studi continui, ad azzardarsi ad insegnare, niente a paragone con i suddetti!
Purtroppo ormai settimanalmente osserviamo il plagio mal riuscito di tecniche, corsi, iniziative e addirittura gruppi associativi, da parte di chi vuole solo approfittare del lavoro e della fatica altrui per ingrossare il portafoglio o aumentare il popolo degli adepti.


(1a puntata-continua)
Per saperne di più
Adorno Theodor W., La personalità autoritaria – G.Polimeni- filosofico.net
Bakan Joel, The Corporation: The Pathological Pursuit of Profit and Power – Free Press -NY , 2005
Bernays Edward, Propaganda, ed. Lupetti, Bologna, (1928) – 2008
Bobin Christian, Resuscitare, Gribaudi ed., Milano – 2003
Cooper Milton William: Behold a Pale Horse, Light Technology Publishing, Flagstaff Az. USA, 1991
Danziger Kurt, La comunicazione interpersonale, Zanichelli, Bologna, 198
Lakoff George, Non pensare all’elefante, Fusi orari, Assago (MI), 2006
Lippmann Walter, L’opinione pubblica, Donzelli, Roma, 2004
Mannheim Karl, L’uomo e la società in un’età di ricostruzione – Comunità Milano, 1959
Oliverio Ferraris Anna, Chi manipola la tua mente? Giunti, Firenze, 2010
Packard Vance, I persuasori occulti, Einaudi, Torino, 2005
Riesman David, La folla solitaria, Il Mulino 2009

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