Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

giovedì 31 dicembre 2015

Gran Muftì saudita chiama ISIS "parte dell'esercito israeliano"


Bruce Riedel
28 Dicembre, 2015

Il chierico più anziano in Arabia Saudita ha chiesto una maggiore cooperazione islamica contro lo Stato islamico, ma anche di etichettare ISIS una "parte dell'esercito israeliano." L'intervista rivelatrice di questa settimana con il Gran Muftì dell'Arabia Saudita sceicco Abdulaziz Al Sheikh fornisce importante spaccato l'istituzione wahhabita, che è il partner principale della Casa di Saud.

Il Mufti ha elogiato la creazione di un'alleanza militare islamica per combattere il terrorismo, promettendo l'alleanza sconfiggerà lo Stato islamico, che ha etichettato come un movimento eretico e non islamico. La nuova alleanza è il frutto del Vice principe ereditario e ministro della Difesa il principe Muhammad bin Salman, figlio prediletto del re.

Il vecchio religioso di 72 anni è stato chiesto di commenti fatti da Abu Bakr al-Baghdadi, l'auto proclamato califfo dello Stato Islamico, che la nuova alleanza non è grave perché non è "uccidere ebrei e liberare la Palestina". Al-Baghadi chiamato la nuova alleanza saudita guidato una pedina degli Stati Uniti e Israele, promettendo che i "serbatoi dei mujahideen stanno muovendo più vicino al giorno Israele dopo giorno".
Sia le osservazioni del Mufti e di al-Baghdadi dimostrano che Israele rimane il pulsante caldo del problema nel territorio.
Al Sheikh ha respinto la minaccia di al-Baghdadi in Israele, definendolo ha aggiunto "semplicemente una menzogna.": "In realtà Da'esh [un altro termine per lo Stato Islamico] fa parte dei soldati israeliani," quindi afferma un rapporto presunto tra l'esercito israeliano e lo Stato islamico.

Lo sceicco è un discendente diretto del fondatore dell'Islam wahhabita Muhammad ibn Abd al Wahhab del 18° secolo. La famiglia Al-Sheikh è l'equivalente teologica della famiglia Saud.Abdulaziz è stato nominato Gran Mufti nel 1999 da re Fahd. Egli esercita enorme autorità. All'inizio di quest'anno, per esempio, ha assolto principe ereditario e ministro dell'Interno il principe Muhammad bin Nayef da ogni responsabilità per la fuga precipitosa Hajj che ha ucciso centinaia dicendo che era un atto di Dio.

Sia le osservazioni del Mufti e di al-Baghdadi dimostrano che Israele rimane il pulsante caldo del problema nel territorio. 
Se si vuole diffamare il tuo nemico, contrassegnare lui come un fantoccio di Israele.
_______________________________

Bruce Riedel 
Senior Fellow, la politica estera, Center for Middle East Policy, Center for 21st Century Security and Intelligence

Bruce Riedel si è unito Brookings nel 2006 dopo 30 anni di servizio presso la Central Intelligence Agency compresi mobilità internazionale in Medio Oriente e in Europa. Riedel è stato un consulente senior per l'Asia del Sud e il Medio Oriente per gli ultimi quattro presidenti degli Stati Uniti nello staff del Consiglio di sicurezza nazionale alla Casa Bianca.


Fonte  brookings.edu
Traduzione Arturo Navone

Articoli correlati







Bruce Riedel
December 28, 2015

The most senior cleric in Saudi Arabia has called for greater Islamic cooperation against the Islamic State, while also labeling ISIS a "part of the Israeli army." The revealing interview this week with Grand Mufti of Saudi Arabia Sheikh Abdulaziz Al Sheikh provides important insight into the Wahhabi establishment, which is the core partner of the House of Saud.

The Mufti praised the creation of an Islamic military alliance to fight terrorism, promising the alliance will defeat the Islamic State, which he labeled a heretical and un-Islamic movement. The new alliance is the brainchild of Deputy Crown Prince and Defense Minister Prince Muhammed bin Salman, the king’s favorite son.

The 72-year old cleric was asked about comments made by Abu Bakr al-Baghdadi, the self proclaimed caliph of the Islamic State, that the new alliance is not serious because it is not "killing Jews and liberating Palestine." Al-Baghadi called the new Saudi-led alliance a pawn of the United States and Israel, promising that the "tanks of the mujahideen are moving closer to Israel day after day."
Both the Mufti's remarks and al-Baghdadi's illustrate that Israel remains the hot button issue in the Kingdom.
Al Sheikh dismissed al-Baghdadi's threat to Israel, calling it "simply a lie.” He added: “Actually Da’esh [another term for the Islamic State] is part of the Israeli soldiers," therefore asserting a supposed relationship between the Israeli army and the Islamic State.

The Sheikh is a direct descendant of the 18th-century founder of Wahhabi Islam Muhammad Ibn Abd al Wahhab. The Al Sheikh family is the theological equivalent of the Saud family. Abdulaziz was appointed Grand Mufti in 1999 by King Fahd. He wields enormous authority. Earlier this year, for example, he absolved Crown Prince and Interior Minister Prince Muhammed bin Nayef of any responsibility for the Hajj stampede that killed hundreds by saying it was an act of God.

Both the Mufti's remarks and al-Baghdadi's illustrate that Israel remains the hot button issue in the Kingdom. If you want to smear your enemy, label him a stooge of Israel.
____________________________________
Bruce Riedel
Director, The Intelligence Project
Senior Fellow, Foreign Policy, Center for Middle East Policy, Center for 21st Century Security and Intelligence

Bruce Riedel joined Brookings in 2006 after 30 years service at the Central Intelligence Agency including postings overseas in the Middle East and Europe. Riedel was a senior advisor on South Asia and the Middle East to the last four presidents of the United States in the staff of the National Security Council at the White House.

Nessun commento:

Posta un commento