Una nazione di piagnoni lamentosi ... |
Al solito, inizio gli articoli e se devo incrociarli con altri mi perdo, capita sempre qualcos'altro, ma visto che in questo periodo il pianeta gioca i campionati del mondo e noi ci succhiamo il pollice va benissimo tirarlo fuori, era anche venuto bene. Tanto per cambiare ci perdiamo la faccia e una valanga di soldi, poco male, la faccia e ben di più, l'onore ce lo siamo giocato 70 anni fa, contestualmente la quinta colonna nemica ci ha venduto agli usurai della terra, così per i soldi era assai prevedibile e ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Già vi vedo, quelli che resteranno, vaccinati, drogati, microchippati, sterilizzati, asessuati, di colore incerto con identità vaga a spaccare le pietre in mesto silenzio, dominati da una super razza, chissà quale ?? ☺ Questo ci hanno detto i grandi pensatori, massoni, del secolo scorso, Huxley, Orwell, Lipperman, Kalergi, ecc ...
Qualche indicazione : Leteorie ufficiali del controllo mentale e le tecniche utilizzate daimass media, LASINARCHIA UNIVERSALE, PROGETTO DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE. AlfredoBonatesta, Ipiani del Nuovo Ordine Mondiale denunciati nel 1969 da un insider, ilDr. Lawrence Dunegan lascio il testo così come era all'indomani dell'eliminazione con la Svezia.
14 novembre/2017
Quando una cosa è ovvia ed evidente non ci arrivo solo io, ecco perchè spesso uso articoli di altri, li commento e li introduco.
Da decenni non seguo più il calcio, lo sviluppo del campionato del 1984 mi fece rendere conto che era tutta una truffa, ero poi presente all'Heysel a Bruxelles il 29 maggio 1985, la tragica finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, dove finii in mondovisione,
sono 33 anni che tutti mi vedete negli highlight trasmessi nei telegiornali per la ricorrenza, cosa da guinness dei primati e a sapere chi sono si evince che non mi sono mai tirato indietro nemmeno da più giovane ed è per questo che spesso mi posso permettere in tutta tranquillità e onestà delle uscite un pò pesanti sui comportamenti codardi e traditori della massa.
A quel punto dopo anni di "onorata carriera" decisi che se pur in quegli anni mi fossi divertito come un matto era tempo di andar a fare altro, di tempo ne avevo perso fin troppo, per rimanere in tema e in allenamento andai a giocare a football americano. L'apoteosi della truffa calcistica planetaria fu evidente poi con il mondiale in Corea e Giappone, prima o poi mi deciderò di scrivere un articolo e raccontarla. Certo non sono da meno le olimpiadi, dopo aver seguito completamente quelle in Grecia anni addietro mi era venuto da vomitare ...
Dunque, nemmeno mi ricordavo della doppia sfida con la Svezia dei giorni scorsi per l'accesso alle fasi finali del mondiale in Russia il prossimo anno, il mattino dopo la sconfitta della prima partita sentii il risultato alla radio, e scrissi il seguente post su Facebook :
"Della Serie Perle ai Porci ...Se non foste così Idioti Ignoranti e Codardi da farvi Fottere € 100.000 Miliardi, Centomila, con il Signoraggio Bancario e Invadere dai Barbari che vi sodomizzeranno come la storia insegna, tra il resto, sicuramente l'Italia parteciperebbe ai Mondiali ...Eheheheh solo queste Cagate capite .... "Al solito qualche bestia idiota conformista cercò di venirmi addosso, ma la realtà, puoi girarla come vuoi, non cambia ...
Successivamente sentii la seguente intervista dell'allenatore della Ternana, Sandro Pochesci durante la conferenza stampa prima della gara col Novara: "La Svezia ci ha menato!"
"L'Italia ha perso con la Svezia per la troppa paura. Con tutti questi stranieri il calcio italiano sta finendo, una volta eravamo noi italiani che 'menavamo'. La Svezia è come una squadra di Lega Pro, senza tirare in porta si esce dal mondiale. Ora ci menano gli avversari, i settori giovanili sono pieni di stranieri. Non c'è più un italiano che mena, siamo diventati tutti pariolini. Il calcio italiano è finito. Per paura! Non si può giocare così, se io vedo la mia squadra che gioca in questo modo me ne vado. Dobbiamo tutti tirare fuori l'orgoglio italiano, prendere i nostri giocatori dalle serie inferiori e farli giocare al posto degli oriundi. Se non andiamo al Mondiale ci rimettiamo tutti, dai giornalisti agli addetti ai lavori. Perde l'Italia. La Svezia ci ha menato ragazzi. Dobbiamo cambiare le regole, svegliarci. Basta stranieri".
ONTV: Sandro Pochesci sulla Nazionale: "Il calcio italiano è finito
e lo prendevano anche in giro, aveva perfettamente ragione, non solo, la sua dichiarazione limitata nascondeva un malessere ben peggiore cronico e patologico, gli italiani stanno buscando da una vita e da chiunque in mesto silenzio e con le orecchie basse, vediamo un pò se qualcuno ne sapeva qualcosa :
Osservazioni stranamente profetiche di Benito Mussolini :
Osservazioni stranamente profetiche di Benito Mussolini :
“Con l’8 settembre si è perduto qualcosa di molto prezioso: che l’Italia faticherà duramente a riconquistare: l’onore nazionale e il rispetto che sino ad ieri essa aveva in tutto il mondo.
Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori.
Non sarà difficile all’ipocrisia del tradizionalismo britannico trovare dei pretesti con cui mascherare i suoi sentimenti di vendetta e tutto sarà fatto nel nome della democrazia, delle giustizia e della libertà: un paravento dietro il quale si nascondono gli interessi del più sudicio capitalismo, venga questo da Londra o da New York o da Mosca.Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale.. Probabilmente nei paesi vinti si provvederà immediatamente a imporre una così detta costituzione democratica: ne seguiranno liti parlamentari, scandali politici e turpitudini morali senza fine, da cui ci si potrà attendere di tutto eccetto che qualcosa di buono e di costruttivo”.
Stesso tenore per un altro che avete e avete fatto massacrare : “Con l’8 settembre si è perduto qualcosa di molto prezioso: che l’Italia faticherà duramente a riconquistare: l’onore nazionale e il rispetto che sino ad ieri essa aveva in tutto il mondo.
Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori.
Non sarà difficile all’ipocrisia del tradizionalismo britannico trovare dei pretesti con cui mascherare i suoi sentimenti di vendetta e tutto sarà fatto nel nome della democrazia, delle giustizia e della libertà: un paravento dietro il quale si nascondono gli interessi del più sudicio capitalismo, venga questo da Londra o da New York o da Mosca.Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale.. Probabilmente nei paesi vinti si provvederà immediatamente a imporre una così detta costituzione democratica: ne seguiranno liti parlamentari, scandali politici e turpitudini morali senza fine, da cui ci si potrà attendere di tutto eccetto che qualcosa di buono e di costruttivo”.
«Craxi: via noi, il regime violento della finanza vi farà a pezzi» - Bettino Craxi -Il dilemma, che dilemma poi non è, come mai quelli che ci vedono lungo vengono eliminati e voi ci mettete sempre le zozze mani ??
Il prossimo articolo spiega perfettamente corsi e ricorsi economici e sportivi, correlazioni generalmente non percepite, quello che segue quanto si è perso e come. Giusto per concludere vi siete mai chiesti come mai nei regimi nazionalisti o comunque nei popoli patriottici lo sport è importantissimo e invece in Italia l'educazione fisica nelle scuole è questione oscura, si parlava addirittura di eliminarla Educazione fisica a scuola? L’Italia è ancora indietro, e se continuiamo così, avvertono i medici, entro il 2020, cioè molto presto, avremo bambini e adolescenti con un grado zero di capacità motorie..
Se poi non è ancora chiaro, la sconfitta di una nazionale è la sconfitta individuale di ogni cittadino, da chi non gioca a chi porta i figli agli allenamenti, chi è scarso, chi eccelle, chi allena, chi semplicemente si limita a fare lo spettatore, in un qualche modo la sua parte la fa anche lui, tutto il sistema paese concorre, dovrebbe concorrere e i migliori lo rappresentano, ma se ce poco da rappresentare il risultato sarà una schifezza ... questo è quanto ...
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Un paese al fallimento non ha squadre di calcio vincenti: dedicato a chi tifa per l’EUropa tedesca (e dunque non si va in Russia, tanto è sotto embargo…)
Nord Corea – Italia 1-0. 19 luglio 1966, Middlesborough Inghilterra |
"Personalmente vedo l’uscita dell’Italia dal girone finale dei mondiali di calcio come la Nemesi, la giusta punizione per un paese cantato da Dante quale regno dell’ignavia, mai definizione fu più azzeccata".
di Mitt Dolcino
13 novembre 2017
C’è una regola abbastanza affidabile: vittorie ricorrenti nello sport arrivano quando un paese funzione, nel caso del calcio quando l’economia “tira” almeno in certi settori in cui il Paese rappresentato eccelle. Questo vale certamente per l’Italia: i 4 mondiali di calcio vinti sono arrivati a seguito di grandi miglioramenti differenziali a livello economico. Anche il mondiale del 1982 in Spagna arrivò a seguito dell’aggancio della ripresa made in USA con Reagan, come quasi sempre accade con i Repubblicani al potere l’Italia trova affinità quanto meno economica con il colosso d’oltreoceano. Stesso discorso vale certamente per i mondiali pre-bellici dove la crescita innescata dalle conquiste fasciste, prima di fare la follia di seguire Hitler (a detta di Churchill, parole sue, furono loro a spingerci nelle braccia di Adolfo, anche qui, soprattutto qui, fino a che non si capiscono come andarono esattamente le cose saremo destinati a finire allo stesso modo, anzi ben peggio, molto peggio, visti i presupposti NdR), avevano dato nuova linfa alla speranza italica di crescita.
La ratio vale anche per il mondiale del 2006, quando l’Italia era il darling europeo degli anglosassoni, con la proficua guerra in Iraq mentre Germania e Francia arrancavano nel Vecchio Continente, incazzate con gli italiani troppo filo USA (ce l’avrebbero fatta pagare 4 anni dopo, ndr). Tutto sommato anche per Italia ’90 si poteva vincere, l’economia italiana pre-Tangentopoli tirava alla grande, si ricordino anche i trionfi sportivi del venerato Moro di Venezia figlio di Montedison, azienda poi svenduta ai francesi per via di una tangente pagata alla magistratura milanese (leggasi, al giudice Curtò e consorte Antonia Di Pietro). Anche in USA 2000 si ebbe molta sfortuna, si poteva vincere sulle ali dell’illusione speranzosa – mal riposta – della scellerata entrata nell’euro.
La ratio vale anche per il mondiale del 2006, quando l’Italia era il darling europeo degli anglosassoni, con la proficua guerra in Iraq mentre Germania e Francia arrancavano nel Vecchio Continente, incazzate con gli italiani troppo filo USA (ce l’avrebbero fatta pagare 4 anni dopo, ndr). Tutto sommato anche per Italia ’90 si poteva vincere, l’economia italiana pre-Tangentopoli tirava alla grande, si ricordino anche i trionfi sportivi del venerato Moro di Venezia figlio di Montedison, azienda poi svenduta ai francesi per via di una tangente pagata alla magistratura milanese (leggasi, al giudice Curtò e consorte Antonia Di Pietro). Anche in USA 2000 si ebbe molta sfortuna, si poteva vincere sulle ali dell’illusione speranzosa – mal riposta – della scellerata entrata nell’euro.
Oggi l’Italia è letteralmente annichilita dallo schema che la Germania ha imposto attraverso l’euro, un piano per affosssare il più grande alleato USA non anglosassone in Europa. Dunque, mica volete che oggi si vinca un mondiale di calcio? Peggio, l’Italia è prossima al fallimento economico (detto in plain italian), nei piani franco-tedeschi il prossimo anno arriverà la Troika per disporre degli assets nazionali più preziosi, in presenza di una classe politica nazionale NON ELETTA che fa da 4 governi (aggiornamento 4 marzo 2018, 5 cinque governi non eletti NdR) gli interessi stranieri e NON quelli italiani.
Dunque, un paese al collasso, prossimo al fallimento, con l’INPS che deve attingere per oltre 100 mld di euro annui ai bilanci statali per non fallire, con crescita del PIL nulla o quasi, con centinaia di migliaia di disperati che arrivano sulle coste – e bisogna anche mantenerli (la sinistra in realtà dice che costoro saranno il futuro, c’è da crederle, davvero…) -, con le tasse più alte d’Europa per le imprese, un paese così pensate davvero che possa vincere i mondiali? Nemmeno per sogno.
Anzi, la logica direbbe che – per le condizioni economicamente disperate in cui l’Italia è oggi, prossima all’arrivo della troika, NON dovrebbe nemmeno qualificarsi per il girone finale.
Infatti or ora stiamo faticando con la Svezia, vuoto per pieno sarà molto difficile qualificarsi. Ben inteso, da italiano spero di sbagliarmi, ma obiettivamente anche se si dovesse passare il turno con questa squadra non si andrebbe lontano.
Personalmente vedo l’uscita dell’Italia dal girone finale dei mondiali di calcio come la Nemesi, la giusta punizione per un paese cantato da Dante quale regno dell’ignavia, mai definizione fu più azzeccata.
NEL 1966 LA SCONFITTA CON LA COREA FERMO’ L’INVASIONE DEI CALCIATORI STRANIERI IN ITALIA CONCENTRANDOSI SUGLI ITALIANI, PORTANDO IN DOTE IL MONDIALE 15 ANNI DOPO. OGGI CHE FARA’ L’ITALIA? Oggi che anche i giovani italiani scappano…
Milan Champions |
Ora, precisamente in questo contesto mi piacerebbe sapere se qualcuno che difende a spada tratta questa EUropa della moneta unica ha anche il coraggio di incazzarsi se l’Italia non dovesse qualificarsi per i Mondiali russi. Vado oltre, ad esempio il Milan del Cavaliere vinceva perchè l’economia tirava, perchè il Cavaliere fu un grande condottiero sportivo, perchè c’erano delle nicchie con enorme valore associato che permettevano al calcio italiano di eccellere. Oggi c’è qualcosa o qualcuno che eccelle in Italia? Voi direte, la Ferrari o qualcosa del genere. Vero, ma allora dovreste tifare Olanda visto che la sede è là. Ovvero, le delocalizzazioni imposte da tasse altissime come conseguenza del rigore euroimposto ormai hanno lasciato il deserto economico (e sociale), un paese con bassi stipendi, dormitorio di vecchi, a forte emigrazione di italiani capaci e formati, serbatoio di manodopera a basso costo, con masse consumanti ma non rispamianti in quanto il valore aggiunto deve rimanere per forza oltre Gottardo. E tutto questo per preciso volere eurotedesco…
Io ringrazio particolarmente gli ultimi 4 primi ministri non eletti (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) per NON aver difeso il paese, avremo qualcuno con cui prendercela.Sappiate che NON gioirò per l’eventuale mancata qualifica, spero anzi che l’Italia possa farcela. D’ogni modo non tutto il male vien per nuocere: se la mancata qualifica potesse essere utile a farvi capire che l’Italia è davvero nella cacca fino al collo, al contrario di quello che i media cooptati al potere europeo vogliono farvi credere, per tenervi tranquilli, beh, questo sarebbe davvero un ottimo risultato.
Meglio di una vittoria sportiva.
La sconfitta degli azzurri costa all'Italia
10 miliardi
10 miliardi
14 novembre/2017
Un Mondiale di calcio non è, infatti, solo un evento sportivo, ma una sorta di «Expo» per il Paese che vi partecipa. E, in «gioco» ci sono davvero tanti interessi. Certo fare calcoli esatti è difficile ma il calcio mondiale crea un enorme interesse, soprattutto televisivo. Quando c'è il Mondiale l'audience sale e il valore degli spot pubblicitari pure. L'audience tocca punte di 17-20 milioni di spettatori con ricadute milionarie su pubblicità e consumi. Per l'Italia, paese calciofilo per eccellenza, il Mondiale vale oro anche per la valorizzazione delle vendite nazionali all'estero, soprattutto del made in Italy. Fino a comprendere un giro d'affari fatto di viaggi e turismo.
Numeri che si moltiplicano in caso di vittoria. Secondo Coldiretti, infatti, una vittoria mondiale sarebbe vale l'1% del Pil, lo 0,7% per il Financial Times. Qualcosa, dunque, tra i 16 e gli 11 miliardi, considerando che il prodotto interno lordo si aggira sui 1600 miliardi. Certo la vittoria non sembrava tra le opzioni, ma una partecipazione con il passaggio di una parte dei gironi può valere almeno a 10 miliardi.
Un Mondiale senza Italia peserà anche sulle casse dell'Erario: l'uscita anticipata può valere anche un milione di euro in meno per il Fisco a livello di giocate. Per le stime legate solo al business strettamente sportivo, si parla di almeno 100 milioni di euro. Quello russo, che guarderemo distrattamente da casa, è il Mondiale più ricco di sempre, con un montepremi destinato alle squadre che tocca i 400 milioni di dollari. La FIGC avrebbe infatti potuto incassare un minimo di poco superiore agli 8 milioni di euro (qualificazioni). Arrivare ai quarti avrebbe garantito oltre 15 milioni per salire fino ai 24 milioni riservati alla finalista e ai 32,5 milioni in palio per chi conquista la coppa.
Quanto all'attività commerciale della Federcalcio, è in corso un contratto con Infront per la gestione di marketing e pubblicità legata all'attività delle nazionali con un minimo garantito da 14,2 milioni di euro. A questo andrebbero aggiunti 18,7 milioni della partnership con lo sponsor tecnico Puma che vanno integrati con gli introiti da vendita del materiale tecnico, magliette e gadgets. Sul fronte dei diritti tv, la Rai ha un contratto con la FIGC da 24,7 milioni a stagione che ora è ovviamente a rischio.
Fonte scenarieconomici ilgiornale
La morale è sempre quella :
I problema non sono i politici, Renzie, Di Maio, Junker, i banksters, Rothschild, il clima ... Il vero problema è che mancano gli attributi in mezzo alle gambe ... !!!
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Quel Bilancio attivo. Osservazioni stranamente profetiche di Mussolini
Numeri che si moltiplicano in caso di vittoria. Secondo Coldiretti, infatti, una vittoria mondiale sarebbe vale l'1% del Pil, lo 0,7% per il Financial Times. Qualcosa, dunque, tra i 16 e gli 11 miliardi, considerando che il prodotto interno lordo si aggira sui 1600 miliardi. Certo la vittoria non sembrava tra le opzioni, ma una partecipazione con il passaggio di una parte dei gironi può valere almeno a 10 miliardi.
Un calcolo in cui c'è dentro tutto: sponsor, pubblicità, diritti tv, vendite sportive, mancate scommesse, consumi, viaggi, effetto positivo per la Borsa e i titoli quotati, effetto positivo sul made in Italy all'estero. Insomma il calcio come sport e l'indotto ad esso collegato.Goldman Sachs ricordò qualche mese fa come, nel luglio del 1982, e in quello del 2006 (il mese dei trionfi calcistici degli Azzurri), Piazza Affari garantì ritorni del 3% mese su mese. E si ebbero conseguenze proprio sul Pil: nel 1983 passò all'1,4% rispetto al +0,75 del 1982. Nel 2007 la crescita fu dell'1,9%. L'anno successivo alla vittoria degli azzurri nel campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, l'economia nazionale era cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1% del Pil a valori correnti. Spiega un analista :
«Guardando alle singole voci che impattano sul Pil l'effetto Mondiali sulle vendite all'estero avrebbe inciso per circa 2-3 miliardi potenziali. A beneficiarne maggiormente sarebbero stati i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo come i prodotti artistici e culturali, le automobili, cibi, bevande e moda. Quanto alla pubblicità, tra quella televisiva, cartacea e gli sponsor sono in gioco circa 4 miliardi».Altri 3 miliardi sono da attribuire a mancati consumi interni (nella ristorazione, nel settore media, ad esempio), e a meno scommesse.
Un Mondiale senza Italia peserà anche sulle casse dell'Erario: l'uscita anticipata può valere anche un milione di euro in meno per il Fisco a livello di giocate. Per le stime legate solo al business strettamente sportivo, si parla di almeno 100 milioni di euro. Quello russo, che guarderemo distrattamente da casa, è il Mondiale più ricco di sempre, con un montepremi destinato alle squadre che tocca i 400 milioni di dollari. La FIGC avrebbe infatti potuto incassare un minimo di poco superiore agli 8 milioni di euro (qualificazioni). Arrivare ai quarti avrebbe garantito oltre 15 milioni per salire fino ai 24 milioni riservati alla finalista e ai 32,5 milioni in palio per chi conquista la coppa.
Quanto all'attività commerciale della Federcalcio, è in corso un contratto con Infront per la gestione di marketing e pubblicità legata all'attività delle nazionali con un minimo garantito da 14,2 milioni di euro. A questo andrebbero aggiunti 18,7 milioni della partnership con lo sponsor tecnico Puma che vanno integrati con gli introiti da vendita del materiale tecnico, magliette e gadgets. Sul fronte dei diritti tv, la Rai ha un contratto con la FIGC da 24,7 milioni a stagione che ora è ovviamente a rischio.
Fonte scenarieconomici ilgiornale
La morale è sempre quella :
"Chi è causa del suo mal, pianga se stesso"
I problema non sono i politici, Renzie, Di Maio, Junker, i banksters, Rothschild, il clima ... Il vero problema è che mancano gli attributi in mezzo alle gambe ... !!!
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