Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

sabato 21 novembre 2015

ORA DATEVI, DIAMOCI, DA FARE ... Non c’è altra strada. Non c'è di Paolo Barnard

"They must find it difficult...Those who have taken authority as the truth,rather than truth as the authority". - Gerald Massey - Egyptologist
"Devono trovare difficile ... Coloro che hanno preso l'autorità come la verità, piuttosto che la verità come l'autorità". - Gerald Massey - Egittologo
21 novembre 2015

Raccolgo quì : "Alcune considerazioni su..." di Paolo Barnard in merito all'emergenza in cui ci stanno costringendo a vivere e se non facciamo qualcosa sarà sempre peggio ...
Non è una questione di ideologie, ne di razze o di religioni, leggo sotto destra, sinistra, è vero delle destre finanziarie che però finanziarono la nascita delle sinistre che storicamente sono state il loro braccio armato a volte inconsapevole, molto meno anzi per niente i loro capi politici che ancora oggi fanno i loro "affarucci", banche, appalti, cooperative, enti locali, centri di potere, magistratura, politica appunto, corruzione, corruzione, corruzione.

A stringere destra è capitalismo, sionismo, Israele e tutti i loro camaleonti politici, il comunismo anche, la sinistra "dovrebbe" essere il popolo, il socialismo, lo è stato il fascismo, ma ora loro chiamano fascisti quelli che li hanno macellati ... il gioco delle tre carte, cerebralmente bolliti, no, in assoluta malafede ... già che li hanno messi in trappola ma ancora non hanno capito come ... Mission Impossible ...
Il Comunismo e il Nuovo Ordine Mondiale: La frode utopistica di Wall Street - School of Darkness di Bella Dodd
Sono 3000 anni che ci prendono per il culo con le religioni e 300 con le ideologie e ci fanno massacrare, il miliardo di morti è abbondantemente superato ...
La questione si riduce a "noi" contro "loro".

Paolo Barnard
Ho già scritto più volte che viviamo disperatamente nella trappola tesaci dalle destre finanziarie 35 anni fa. Tutti noi, specialmente le sinistre. La riassumo in pochissime parole: ci hanno fatto passare dall’Era dei Diritti, all’Era della Contrattazione sul Grado di Abolizione dei Diritti, dove essere di sinistra significa solo lesinare qualche rimasuglio di Diritto nel dialogo con loro. Ci hanno reso Plausibile l’Inimmaginabile
Esempio: la privatizzazione dell’acqua, o la precarizzazione del lavoro – essendo entrambi elementi essenziali alla sopravvivenza fisica dell’essere umano, è come se ci avessero privatizzato e precarizzato i globuli bianchi, o la milza. Inimmaginabile? Affatto. E’ accaduto. Le destre hanno vinto, e stravinto. Questa resa al dibattito sui Gradi di Abolizione dei Diritti ha avvelenato a pioggia tutta la nostra vita civica, politica, sociale, con i risultati che tutti vediamo. E’ tutto lì il problema.

Ora, se vogliamo combattere questa catastrofe dobbiamo saltare indietro di 250 anni, e ripensare a quegli uomini che allora dissero basta all’Inimmaginabile reso Plausibile, cioè agli Assolutismi, alla barbarie, alle atrocità sociali. E dobbiamo fare quello che hanno fatto loro:

IMMAGINARE NUOVI DIROMPENTI DIRITTI. E PROPORLI.

Il “libero contratto revocabile” fra Stato e popolo, la tutela del lavoro, pene più umane, erano nel ‘700 idee all’apparenza deliranti, al limite del ridicolo persino. Eppure le immaginarono, e hanno cambiato la Storia.

Bene. Avete capito. O immaginiamo un altro Stato dei Diritti, dirompente nei contenuti, o siamo condannati. Se lo immaginiamo oggi, lo avremo forse fra tanti anni, ma non c’è altra scelta. Qualcuno deve iniziare, deve iniziare a cambiare la Storia. Noi.

La mia proposta è questa. Ognuno di voi si impegni in questi giorni a immaginare uno o più Nuovi Diritti. Ma intendo nuovi, dirompenti, cioè sogni, quello che vorremmo come ideale assoluto, non importa quanto sembrino inapplicabili o antistorici. Immaginateli, scriveteli in poche righe, non scrivete trattati di seimila parole, ma 3 o 4 righe al massimo (leggete sotto), fatelo pensandoci bene senza fretta. E inviatemeli. Faremo un Nuovo Contratto Sociale di Diritti da tramutare in leggi dello Stato, pubblicato in questo sito e altrove, e lo faremo girare, e già avremo fatto il nostro compito nella Storia.

Tre esempi:
1) Il Diritto ad avere tempo per vivere. Che significa non dover lavorare di continuo proprio lungo tutti gli anni più belli della nostra vita - es. poter optare per un anno di libertà dal lavoro ogni cinque, da poter dedicare alla cura fisica o spirituale o emotiva di sé stessi e dei propri cari, con la garanzia di una piena sussistenza nondimeno. Sancito per legge.

2) Il Diritto ad avere una casa. Senza doversi indebitare per decenni in un mercato del denaro da cappio alla gola. La casa è un bene di sopravvivenza, come l’aria, esattamente uguale, e non può essere un privilegio per cui intrappolarsi per tutta la vita lavorativa. Sancito per legge.

3) Il Diritto a non essere poveri. Cioè l'indigenza dichiarata illegale, come il furto, che si trasforma nel dovere di chi ha tanto di ridistribuire a chi ha meno. Cioè la comunità umana si compensa come fa l’acqua nei vasi comunicanti, per l’interesse ditutto il genere umano. Sancito per legge.
Ecc.

Non so se avete capito. Qui non si tratta di bisticciare sui dettagli di questa o di quella corruttela, di questo o di quel modo di fare politica, cioè non si tratta di negoziare i dettagli di una prigionia infame, non si tratta di negoziare se la nostra catena ai piedi deve essere lunga un metro o tre, come fanno anche i ‘nuovi paladini’ dell’Antisistema italiano, come fanno i sindacati, come fa la sinistra.

Qui non si tratta di dialogare con questo Sistema. No, basta, fine.

Qui si tratta di immaginare un altro modo di essere uomini e donne insieme, un altro Illuminismo. Niente di meno, o siamo morti. Chiaro?

Datevi, diamoci, da fare.
Paolo Barnard

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Da non dimenticare. Da fare.


Le persone devono urgentemente imparare a tornare protagoniste sia dell'informazione che dell'azione civica, e non, anzi, mai seguaci o fans dei 'personaggi forti' che sanno, che possono, che contano. I 'personaggi forti' devono invece divenire 'piccoli' al servizio dei forti, che siete voi persone. Ecco i passaggi per arrivare a ciò:

Ogni volta che voi pubblico ascoltate o leggete il lavoro di chi vi informa, dovete imporvi di pensare che si tratta solo di fonti, non di oracoli, ma fonti da ascoltare a debita distanza, fra le tante altre fonti che ascolterete. Dovete arrivare al punto dove non esista più la relazione col giornalista 'personaggio/divo/esperto', che va visto sempre come un vostro consulente fra i tanti. Per far comprendere a chi legge quale dovrebbe essere l’atteggiamento esteriore e interiore di una cittadinanza sana nei confronti di chi li informa, chiunque egli/ella sia, vi chiedo di immaginare come il Consiglio di Amministrazione di un gigante industriale – per es. la Microsoft Corporation – si relaziona con un loro consulente. Lo convoca, gli dice senza troppe storie “Prego si faccia avanti, ci dica”, lo ascolta e poi “Bene, grazie, si accomodi”. Punto. E il consulente saluta e si mette da parte piccolo e secondario, per lasciare ai manager l’importante compito esecutivo. Ora, un pubblico di cittadini sani deve sentirsi esattamente come il management, cioè al centro del potere e delle decisioni, e deve ridurre gli odierni 'giornalisti/divi/esperti' al ruolo del consulente.

Oggi purtroppo accade l’esatto contrario: il 'giornalista/divo/esperto' troneggia, sentenzia, lancia diktat, e il pubblico piccolo piccolo lo adora, lo ammira, e, peggio, si raggruppa in fans club e ‘parrocchie’ dal seguito quasi sempre acritico. Ed è tristemente emblematico che l’immaginario colloquio che ho sopra descritto sia nella realtà di oggi esattamente il modo in cui, al termine della serata-dibattito con l’esperto/divo, viene invece accolto il pubblico quando chiede timidamente la parola: i 'personaggi' gli dicono “Prego si faccia avanti, chieda”, e poi “Bene, grazie, si accomodi”, cioè torni piccolo piccolo, marginale. I 'personaggi' troneggiano, firmano autografi, sono al centro. Voi ai margini. Assurdo, deleterio.

In questo modo la gente è solo sospinta a rimanere secondaria, cioè si annulla e non crescerà mai. La gente deve ripensarsi Consiglio di Amministrazione, e mettersi sempre al centro. (da L'Informazione è Noi)

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IL POTERE 1: High Octane Capitalism Ahead

Erano pochi anni fa, guidavo in piena notte lungo una strada deserta alla periferia di Palo Alto, in California. I fari illuminavano cose scontate in un posto così: i grandi incroci delle statali americane, con l’immancabile distributore 7 Eleven illuminato da scoppiare, e i prefabbricati a destra e a sinistra della carreggiata con le insegne al neon Jack’n a Box, Burger King, Pizza Hut, ma anche Psychic Palm Reading ecc.

Lungo un tratto particolarmente rado di abitazioni butto l’occhio su un gigantesco cartellone pubblicitario che mi viene incontro, insolitamente poco illuminato, che significa illuminato appieno ma non all’americana per intenderci. Mi blocco, freno in mezzo alla strada e lì mi pianto. Quello che sto fissando è un poster di almeno 10 metri per 5, tutto arancione, che reca la seguente scritta in nero, enorme:
“HIGH OCTANE CAPITALISM AHEAD”.
Tradotto: “Ci aspetta un capitalismo a tutto gas”.

In basso a destra la firma: Forbes, cioè i profeti a mezzo stampa del capitalismo americano.

Per me, fermo lì nel silenzio di una strada deserta, è tutt’uno vedere e capire, leggere e sentire. Quel poster, nell’arroganza duplice delle sue dimensioni e della certezza di quell’affermazione, mi sbatte in faccia la verità:
Il Capitalismo dei Beni di Consumo ha vinto, punto.
Infatti, esso è l’unica interpretazione dell’esistenza umana che ha saputo dilagare trasversalmente in tutto il mondo, trapassando indenne culture, religioni, ideologie e regimi politici diversi, dall’Iran alla Cina, dall’Africa al Baltico al Nepal, e che attende al varco i ‘bolivariani’ dell’America Latina non appena questi avranno preso possesso di uno standard di vita decente per mezzo delle loro odierne ‘rivoluzioni’. Ha piantato davanti a noi per anni e già ben oltre il nostro orizzonte i paletti di un unico percorso obbligato, un destino se volete, ovvero una serie di appuntamenti ai quali non ci potremo sottrarre, né noi cittadini di un mondo ricco già fradicio di esistenza commerciale né quelli dei Paesi emergenti. E, si badi bene, ciò accadrà indifferentemente dalle crisi che il Capitalismo dei Beni di Consumo potrà vivere, come quella odierna, che non scalfisce neppure microscopicamente la certezza della sua diffusione.

I manovratori da destra che stanno dietro a quello sconcertante poster non hanno solo vinto, hanno stravinto, e di più. Hanno stra-stravinto. E c’è la concreta possibilità che le alternative – politiche, umanitaristiche, sociali o movimentiste - siano morte per sempre, che siano state sconfitte una volta di troppo per non rialzarsi mai più, soffocate dal Capitalismo dei Beni di Consumo.

Uscite dai circoli di ‘belle anime’, chiudete i libri delle ‘belle anime’, disertate le serate con le ‘belle anime’. Andate nei luoghi delle persone comuni, e stateci. Verrete travolti dall’assordante mantra del Capitalismo dei Beni di Consumo, schiacciati come larve dalle sue dimensioni.

E allora. Noi, queste sincere ma inutili ‘belle anime’ che siamo, dobbiamo fermare le nostre macchine, tutte, fermare le ruote, ogni nostra azione o progetto, e riflettere su quanto segue:

Come hanno fatto, trentacinque anni fa, un nugolo di intellettuali, economisti e politici a progettare e poi a realizzare la più inimmaginabile sovversione di tendenza politico-sociale della Storia moderna? Come hanno saputo in sole tre decadi arrestare 250 anni di lotte dal basso e iniziare a invertirne la rotta? Come hanno annichilito le sinistre di tutto il mondo occidentale? Come hanno potuto renderci di nuovo plausibile l’inimmaginabile? E cosa sono divenute oggi quelle sparute forze di 35 anni fa? Come hanno lavorato? Come lavorano ogni giorno?

Perché non vi è dubbio che i nostri avversari noi non li conosciamo, non abbiamo dedicato che una frazione del nostro tempo a studiarne le mosse e le forze, perdendo invece anni a inveire contro le loro ‘ombre sul muro’, i Bush e i Berlusconi di questo mondo. Essi sono un esercito di cui noi ignoriamo quasi tutto. E come potremo mai combatterli?

Sto parlando delle destre economiche e finanziarie che in pochi anni, e seguendo poche ma semplicissime regole, rimanendo compatte, immensamente disciplinate, al lavoro 24 ore su 24 sempre, con oggi a disposizione i migliori cervelli della terra, con mezzi incalcolabili rispetto ai nostri, con al loro servizio praticamente tutta la classe dirigente del mondo, tutti i media che contano, e con il consenso di miliardi di persone obnubilate dalla loro Esistenza Commerciale, stanno portando al trionfo il Capitalismo dei Beni di Consumo.

Dobbiamo comprendere come hanno fatto a creare un consenso talmente dilagante fra i popoli da riuscire in tutto ciò. Sappiamo che lo hanno fatto in silenzio, lavorando incessantemente a CONTATTO CON LA GENTE COMUNE, macinando incessantemente il loro consenso, senza manifestazioni, cortei, chiasso, gesta clamorose, senza bandiere colorate e feste di piazza. Oggi, se avete l’onestà di guardavi in tasca, di osservare come vivete, cosa consumate e con quali comfort, hanno intrappolato anche voi, nonostante tutto.

Nell'azione civica/politica, per contrastare (se ancora sarà possibile) il Potere (il nemico NdR), ecco i passaggi:

- Studiarlo a fondo, per capire chi veramente è (non è la Casta, non è la mafia, non è la Chiesa), che storia ha avuto, fin dove è arrivato, con quali armi si muove, cosa sta pianificando per il futuro.

- Formarci in un esercito di attivisti di ampiezza nazionale. Mettere quindi da parte le differenze che separano i nostri gruppi che formano i Movimenti, cioè rinunciare ai nostri individualismi per un fronte comune, unico, compatto, disciplinato, implacabile di attivisti al lavoro ovunque, sempre, con linee guida universali, sempre le stesse e con metodi in perenne evoluzione.

- Capire che cosa, in questo periodo della Storia, innesca il cambiamento, quale vettore, quale tipo di interazione umana.Individuare queste chiavi di svolta con precisione, così come si isola una molecola benefica.

- Studiare di conseguenza una comunicazione immensamente abile per attirare l’attenzione del mondo della GENTE COMUNE.

- Studiare i metodi per rendere la comunicazione gradevole ma penetrante.

- Diffonderci nei LUOGHI DELLA GENTE COMUNE, implacabili, pazienti, tutto l’anno, per tentare di creare un consenso opposto a quello oggi dominante usando quei metodi attentamente studiati. Essere presenti in modo massiccio nelle scuole e università.

- Sopra ogni altra azione, ci deve essere il tentativo da parte degli attivisti di trovare l'ANTIDOTO alla paralisi della partecipazione dei cittadini alla polis. Se non sapremo sbloccare la cittadinanza paralizzata, inattiva, apatica di fronte a qualsiasi scandalo e persino orrore, abbiamo perso, perché quella paralisi è stata, è, e sarà l'arma finale del Potere.

- Essere molto ben finanziati, cioè cercare e ingaggiare sponsor‘illuminati’ capaci di vedere il vantaggio di lungo termine di un mondo più giusto. Senza finanziamenti è inutile persino pensare al cambiamento.

- Sapere che è una strada in salita, poiché si tratta di invitare milioni di persone a scelte impopolari, a rinunce, a mutazioni di stili di vita, ma a saper vedere però la CONVENIENZA FINALE di un mondo più in equilibrio. Cioè dirgli: oggi il Sistema ti illude di guadagnare subito dieci ma non ti rendi conto che ti fa perdere mille; noi ti diciamo che ti conviene perdere oggi dieci ma guadagnare mille nel tuo futuro. Questa è la logica di ogni speranza.

Non c’è altra strada. Non c'è.
"Potrà una società che si è così gettata su una eccessiva commercializzazione funzionare ancora come una democrazia deliberativa? Potrà il pubblico ancora trovare e sviluppare la sua voce sovrana? O, viceversa, il suo carattere è stato così profondamente trasformato dai media commerciali da stroncarne per sempre l’abilità di partecipare alla vita pubblica?"
David Bollier, da Silent Theft Ed. Routledge, NY, USA, 2003 pag. 148
ContanteLibero.it
L'alternativa c'è : MICROCHIP sottocutaneo, ci siamo... prima si decantano i vantaggi... poi si comincia ad inserirlo sottocute per scopi ludici, poi per scopi medici, poi per avere vantaggi amministrativi o fiscali e poi sarà obbligo per tutti .... schiavi !!
Se non fai il bravo te lo spengo, non mangi, non bevi, non lavori, non compri, non ti curi, sei un reietto, chiunque ti potrà ammazzare, almeno questo è quanto hanno programmato parecchi anni fà e quello che programmano abbiam ben visto lo portano a termine.
Se pensi che tanto toccherà ad altri e non a te sei un coglione. PUNTO !!
Poi tanto in Israele dove lo hanno progettato hanno già previsto conterrà un veleno e non se ne parla più !!


MICROCHIP sottocutaneo TG1

Non resta che creare un movimento per cercare di salvarsi il culo il più in fretta possibile, internet è un buon punto di partenza, potremo contattare persone già attive ... 
Se qualcuno ha qualche idea o fosse interessato può contattarmi anche su facebook Arturo Navone, contestare il debito pubblico sarebbe già un passo avanti ...

Non c’è altra strada. Non c'è.

Update 11 novembre 2017
Sono passati giusto due anni, non sono più solo ma tutta sta folla non la vedo, però abbiamo aggiustato il tiro, se togliamo dalle mani della mafia bancaria mondiale privata l'Emissione del Denaro, il Signoraggio gli spezziamo le reni e non solo, si sciolgono da soli, sarà dura, durissima ma sa da fa, iniziamo con la denuncia quì ben spiegata in Non posso credere che TU permetta questo - Sistema monetario e Codice Penale. Avv. Alfonso Luigi Marra e in automatico passiamo dall'inferno al paradiso.

L'articolo non l'ho ricordavo più bene, l'ho aperto e ho approfittato per aggiornarlo, ogni volta che l'ho proposto, apriti cielo, Barnard di quà, Barnard di là, l'ha scritto prima Hitler, bella cagata, Barnard parla male delle donne, sapessi che potrei dire e ho anche detto io nega il signoraggio, lo spiega solo diversamente, ha un caratteraccio, sapessi io .... e 3/4,9 degli altri ... è un giudeo ... che ha scritto le peggio cose su USraele, è solo un programmino semplice, semplice, ben spiegato che trovo efficace che puoi ben fare senza di lui, ha appunto un caratteraccio ed è anche sparito dal suo sito ... potrei pure togliergli il nome dell'autore ma ... invidia, ego, diffamazione gratuita e ignoranza sono all'ordine del giorno.

Mi pare di aver scritto nell'articolo del debito pubblico che per fare quello e quindi tutto il resto di conseguenza ci vuole un primo ministro con le palle e un popolo che lo difenda e sostenga, il risultato che la prima opzione è ininfluente se la seconda condizione continua ripetutamente a rivelarsi ignorante, infame, traditrice e opportunista > pensano loro, li stanno macellando uno a uno .
Il punto è : QUALSIASI COSA PIUTTOSTO DI FARE QUALCOSA , TUTTO MENO CHE TOGLIERSI DALLA BRACE DELLO SPIEDO ... 


LA SINARCHIA UNIVERSALE, PROGETTO DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE. Alfredo Bonatesta

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