Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

venerdì 7 settembre 2018

Operazione Ricchezza, Gualtiero Jacopetti - Film Documentario 1983


L'ultimo documentario di Gualtiero Jacopetti, certo non è  MondoCaneZio Tom o Africa Addio, è più leggero, ma certe persone sono una garanzia per cui vale la pena di guardarlo, "Tutto quanto fa cultura", inserisco al termine due contributi per capire il personaggio e il fenomeno che ha creato.  Il film racconta la storia di una delle più grandi dighe del mondo e la vita di uomini in cerca di oro e diamanti nelle sabbie del fiume che attraversa la provincia di Caroní, in Venezuela.

Imperdibile, forte e scandaloso il suo Africa Addio - Film Documentario Cult 1966, con l'ultima intervista e altri approfondimenti.

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'OPERAZIONE RICCHEZZA' : LA FEBBRE DELL'ORO SECONDO JACOPETTI



A proposito di febbre dell'oro, ci è venuto in mente l'ultimo film di uno dei registi meno discussi e più discutibili del cinema italiano : Gualtiero Jacopetti, noto anche come 'quello dei Mondo Cane'.


Il film si intitola Operazione ricchezza, ed è stato girato nel 1983. Mai distribuito, è rimasto a poltrire nell'oscurità fino al restauro che la Cineteca di Bologna ha realizzato qualche anno fa. Forse è l'unico film di Jacopetti a poter essere definito senza rimorsi 'documentario' : peraltro, porta con sé un senso di sfida che osiamo avvicinare a Herzog.

Operazione ricchezza nasce su commissione: lo finanzia un ingegnere viareggino che ha fatto fortuna in Sud America, e che intende con questo film esaltare una delle opere più imponenti realizzate dalla sua impresa di costruzioni: un'enorme diga sul fiume Orinoco in Venezuela. Presto, però Jacopetti ne approfitta per seguire i suoi interessi e partire all'avventura. Il film diventa quindi un viaggio a tratti incredibile tra le meraviglie naturali e le follie umane del paese. Così, e siamo negli anni Ottanta, scopriamo una comunità cosmopolita di cercatori d'oro (non possono mancare gli italiani) che sembra uscita da una dimensione parallela, ricorda Jacopetti :
“Vivevano in maniera improbabile ogni tanto trovavano una pietra, ma insomma, erano quasi poeti”.
 

GUALTIERO JACOPETTI - OPERAZIONE RICCHEZZA  1983


Questo è l' ultimo  film documentario di Gualtiero Jacopetti. Girato in Venezuela e Prodotto da Benvenuto Barsanti un emigrante italiano divenuto ricchissimo costruttore E vecchio amico di Jacopetti dai tempi dell' infanzia viareggina. Il film racconta la storia di una delle più grandi dighe del mondo, la vita dei suoi uomini e la ricerca di oro e diamanti nelle sabbie del rio Caronì che attraversa la provincia di Guri Guayana in Venezuela. Per la prima volta Jacopetti gira un film/documentario da solo. Non c'era Prosperi, nè Climati, nè io che stavo a Manila. Un difficile soggetto, dal quale Jacopetti ha saputo trarre gli spunti più divertenti, consoni alla sua natura e al suo sense of humour. Così in molte sequenze, come nel balletto dei trattori e nei primi piani, riaffiora MondoCane e anche Zio Tom e Africa Addio. Buona visione . - G.Lomi -


La recensione su Operazione ricchezza di mm40

Un viaggio in Venezuela per l'ultimo documentario diretto da Gualtiero Jacopetti, alla scoperta della seconda diga più grande del mondo, dei locali cercatori d'oro e di diamanti, delle imponenti modernizzazioni in atto in questo Paese profondamente legato a tradizioni antiche.

L'ultimo film diretto da Gualtiero Jacopetti è a tutti gli effetti il suo primo film; si intende: in solitaria, senza la collaborazione dei soliti sodali che da circa un quarto di secolo lo accompagnano in giro per il mondo. Questa volta il discusso cineasta di Mondo cane si è recato in Venezuela dove, con l'aiuto di un vecchio amico che qui ha fatto fortuna (Benvenuto Barsanti, produttore della pellicola), pone il suo occhio curioso sulle abitudini, sulle magnificenze e sulle contraddizioni del luogo. Il metodo di lavoro è il consueto per Jacopetti, ma lo stile è ben diverso: Operazione ricchezza è infatti un documentario vero e proprio, prescinde dal famigerato tono scandalistico tipico dei suoi film e si limita a descrivere, commentando il meno possibile (chiedere a Jacopetti di non porre alcun commento alle immagini sarebbe in effetti stato troppo). La voce narrante è quella di Sergio Rossi; l'utilizzo ripetuto e spavaldo di Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd è probabilmente abusivo. Film girato nel 1983 e subito dopo accantonato dal suo autore, è stato recuperato e restaurato dalla Cineteca di Bologna nel 2012, pochi mesi dopo la morte di Jacopetti.

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Omaggio a Jacopetti

Gualtiero Jacopetti
Il film "Operazione Ricchezza" fu commissionato a Jacopetti dall’ingegner Barzanti, un costruttore viareggino arricchitosi con la fabbricazione di navi che venivano condotte per mare e vendute in Sud America. Jacopetti realizzò un reportage per il Corriere della Sera, in cui raccontava una di queste imprese italiane tipiche del dopoguerra. Fu diversi anni dopo che ricevette l’incarico dalla famiglia Barzanti, nel frattempo passata alla costruzione di grandi infrastrutture, per la realizzazione di un film che raccontasse l’azienda in Venezuela.

Inizialmente perplesso Jacopetti visitò l’azienda, ai tempi stavano costruendo la seconda diga più importante dell’Orinoco, e pian piano si entusiasmò al progetto. Trovò nell’Orinoco la chiave per rendere questa iniziativa aziendale un film documentario :
 << Ho seguito tappa per tappa il percorso del fiume dove si poteva atterrare con l’elicottero. Incontrai una sequela di personaggi incredibili, cercatori d’oro tra cui italiani che vivevano in maniera improbabile, ogni tanto trovavano una pietra, ma insomma erano quasi poeti. Arrivai fino al principio del fiume che inizia con il salto Angel, la cascata più alta al mondo, circa mille metri, l’acqua in basso diventa polvere. Salimmo sulla cima della cascata e lì trovammo i resti dell’elicottero di Angel, un pilota americano che si schiantò sul colmo della cascata. Pensai che la cosa si faceva interessante, pensai che era più la storia di un fiume che la storia di una centrale elettrica>>
<<E’ un’opera industriale però è un documentario con la storia del fiume e dei suoi personaggi, sulla diga e sul suo funzionamento meccanico, è una cosa pazzesca, cos’è l’acqua, basta una goccia…E’ un film inedito, mai stato pubblicato, una cosa seria, ho impiegato 6 mesi di tempo per farlo>>. (lmg)

Folle intervista di Tatti Sanguineti a Gualtiero Jacopetti

Da "Ciak point - Fantasmi a Roma", striscia quotidiana di approfondimento cinematografico sulla terza edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma (Raisat Cinema, 2008) a cura di Tatti Sanguineti e Luca Martera.
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Il docufilm su Jacopetti diventa invisibile
23/09/2009

«Magnifico». Così Piera De Tassis, direttore del Festival di Roma , definisce L’importanza di essere scomodo : Gualtiero Jacopetti, il documentario di Andrea Bettinetti. Dunque esso sarà incluso nella rassegna romana (dal 15 ottobre) ? No. «Si lavora a un evento speciale post-festival, con un film inedito di Jacopetti, riedito dalla Cineteca di Bologna», spiega la De Tassis. E prosegue «Post-festival sì, Festival no, perché ormai la sua programmazione non può esser modificata». L’inedito di Jacopetti è Operazione ricchezza (1983) documentario girato in Venezuela sulla costruzione di una diga.

Si ripeterà l'esclusione avvenuta alla Mostra di Venezia. Ora la produzione del film di Bettinetti vuol proporre il documentario al Torino Film Festival, diretto da Gianni Amelio, che si aprirà in novembre. Ma perché non puntare sul Festival di Cannes? Fu infatti grazie a Cannes che Mondo cane di Jacopetti (ora in dvd Medusa, come Africa addio) divenne uno dei maggiori successi mondiali, anche di critica: fu coronato col David di Donatello come miglior film; col Golden Globe come migliore film non americano; con la nomination all'Oscar per il motivo conduttore di Riz Ortolani (More).
Complotto contro Jacopetti, pensano alcuni. Non della De Tassis: lei ne scriveva bene quando altri ne parlavano male, se ne parlavano. Contro Jacopetti ci sono però l’oblio, la prevenzione, l’ignoranza.
L’oblio deriva dal tempo: Jacopetti, novantenne, si ritirò cinquantenne dal cinema, dopo averne tratto il meglio, cioè fama, donne e soldi; e il peggio, cioè la perdita dell'amata Belinda Lee nell’incidente stradale in California, girando La donna nel mondo.
La prevenzione deriva dall’ideologia: Africa addio era parimenti sferzante con colonialisti e colonizzati, ma la critica ammetteva che solo i primi fossero spregevoli, i secondi no.
E l’ignoranza? Citi Jacopetti e ti senti rispondere: «Ma non era morto?».
Comunque l’aria della battaglia giova alla sua riscoperta. Nell’ultima puntata di Matrix (Canale 5), il ministro Gasparri ha deprecato l'esclusione veneziana del documentario di Bettinetti, riferendosi al Giornale che l’aveva denunciata. E lunedì Vittorio Sgarbi annuncerà in una conferenza stampa a Roma che Visioni, Festival del cinema religioso di Salemi - dove lui è assessore alla cultura - premierà Jacopetti. Proiettando frammenti (il film va ancora rifinito) del documentario di Bettinetti su Jacopetti.
Il 3 settembre 2019 Jacopetti avrà cent'anni. Quel giorno qualcuno dirà: «Ma non era morto?». Ma sarà lui a seppellirli. Tutti.



Lucca Film Festival, omaggio ai Mondo Movies di
Gualtiero Jacopetti
30 marzo 2016

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016 rende omaggio con una mostra e una retrospettiva alla figura del controverso e spesso misconosciuto cineasta Gualtiero Jacopetti, nativo di Barga e capostipite, con il suo “Mondo cane”, dei "Mondo Movies” o shockumentary, che con le loro immagini forti e scioccanti invasero le sale cinematografiche italiane a partire dagli anni Sessanta.

A 5 anni dalla sua scomparsa, alla Galleria Comunale e alla Galleria Bel Canto di Barga, dal 1 aprile al 1 maggio 2016, si tiene Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in Italia, a cura di Paolo Zelati, mentre a Lucca e a Bargail festival propone una sezione tutta dedicata a Jacopetti, a cura di Alessandro Stefani, Simone Gonnelli e Nicola Borrelli.

La mostra
Nel 1962 Jacopetti diresse, insieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara, il film-documentario Mondo cane, che segnò la nascita di un vero e proprio genere, quello dei Mondo Movies. “Tra le varie correnti del Cinema di Exploitation a livello mondiale – spiega il curatore Paolo Zelati - il Mondo Movie è sicuramente una delle più bizzarre ed interessanti. Nonostante sia possibile associare la sua nascita a Europa di notte (1958) di Alessandro Blasetti e ai successivi Il mondo di notte (1959) di Luigi Vanzi e America di Notte (1961) di Giuseppe Scotese, è solo con Mondo cane che il genere assume quelle caratteristiche fondamentali che ritroveremo in decine di shockumentary prodotti dal 1962 fino alla fine degli anni Ottanta. Soprattutto durante gli anni Sessanta, in cui il ‘mostrabile’ su grande schermo era ancora fortemente limitato da censura e società, il Mondo Movie – seppur mascherato dietro roboanti intenti pedagogici di varia natura – diventa il primo genere ad accontentare le aspettative voyeuristiche di quella fetta di pubblico, piuttosto ampia considerando gli incassi, a caccia dei brividi del ‘proibito’. Brividi che, ovviamente, si possono ricondurre alle due parole magiche di tutto il cinema d'exploitation: sesso e violenza. E per raggiungere tale scopo il Genere si concentra essenzialmente su due ‘macro-filoni’: quello “Etnico/Esotico, con particolare predilezione verso l'Africa e le sue tradizioni tribali, e quello Sexy/Notturno, praticamente un lunghissimo tour virtuale per i Night Club, le sale da ballo e i concorsi di bellezza di tutto il mondo. Tra le caratteristiche vincenti del Mondo Movie, perlomeno per quanto riguarda l'Italia, c'è quella di poter contare su alcuni dei più originali, affascinanti e colorati manifesti cinematografici del ventennio Sessanta/Settanta. Buona parte del merito per questo risultato va addebitato a due strepitosi pittori, autori dei manifesti più interessanti di tutto il genere :
Manfredo Acerbo (1913-1989) e Sandro Simeoni (1928-2007)”. 

La mostra Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in Italia vuole essere un omaggio a Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi e, contemporaneamente, intende fornire uno sguardo onnicomprensivo sullo sviluppo del Mondo Movie attraverso l'iconografia dei suoi manifesti, locandine e fotobuste originali sia di “Mondo cane” che degli altri film del regista, ma anche una serie di 30 fotobuste che illustreranno altrettanti “Mondo movie”, realizzati nel corso degli anni Sessanta e Settanta. Nello stesso tempo celebra e ricorda il talento di Manfredo Acerbo – suo il manifesto di Mondo cane e di “Il Mondo di Notte 2” - e Sandro Simeoni – di cui vedremo il magnifico 2fogli di “Universo di notte” - e di tutti gli altri cartellonisti che hanno contribuito a portare il pubblico nelle sale. In esposizione troviamo infine due pubblicazioni di giornali locali: una poesia scritta da Jacopetti al suo ritorno a Barga dopo la Liberazione, pubblicata su “La Nuova Corsonna” nel novembre 1946, e l’articolo “La donna nel mondo in prima visione al cinema Roma” uscito sul Giornale di Barga nel marzo 1963, in occasione dell’arrivo del regista in città per la prima visione del suo film.
La retrospettiva

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema presenta quest’anno la retrospettiva “integrale”di Gualtiero Jacopetti, con l’eccezione di Mondo cane 2, sempre rinnegato dal regista, perché ritenuto un’operazione puramente commerciale. Si comincia lunedì 4 aprile alle ore 15, all’Auditorium Vincenzo da Massa e Carrara di Lucca, con la proiezione di Operazione ricchezza (1983) e alle 21 di Mondo Candido (1975). Martedì 5 aprile, sempre all’Auditorium, alle 15 va in scena La donna nel mondo (1963), giovedì 7 (alle 15 all’Auditorium) Africa addio (1966), venerdì 8 (ore 15) al Cinema Centrale di Lucca tocca a Mondo cane (1962). Sabato 9 aprile invece l’omaggio a Jacopetti si chiude a Barga, con una giornata a lui dedicata: alle 17 al cinema Roma (che ospitò la prima proiezione de La donna nel mondo nel 1963) viene proiettato il documentario Il giro del mondo in 16 anni - la storia di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi (2013), alla presenza del regista Federico Caddeo. E a seguire, alle ore 21.30, è prevista la proiezione della versione originale del film Addio Zio Tom (1971), che quando uscì fu ritirata e rimessa in circolazione con alcuni tagli. Sono state aggiunte scene da filmati di repertorio dell'epoca. Saranno presenti Christine Jacopetti, figlia di Gualtiero, Stefano Loparco, autore dell'unica biografia su Jacopetti, e Federico Caddeo, che ha conosciuto Jacopetti negli ultimi 5 anni di vita.


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