Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

lunedì 12 giugno 2017

Italia - Governo - Sinistra - Ennesimo Colpo di Stato, approvato il CETA, i Media non pervenuti ...

Manifestazione contro il CETA in Vallonia nell’autunno scorso

"La globalizzazione è inevitabile e deve funzionare per tutti"
Christine Lagarde, il numero uno del FMI, al Forum Mondiale di Davos dello scorso gennaio.
“Il CETA è un trattato simile al TTIP (quello tra USA e UE), che in un certo senso lo sostituisce visto che molte multinazionali statunitensi hanno una sede anche in Canada, e che, solo per citare alcuni rischi, distruggerà 167.000 posti di lavoro, svenderà i servizi pubblici italiani, renderà irreversibili le privatizzazioni (sanità e ospedali, gestione dell’acqua, servizi sociali, istruzione), sdoganerà in Europa gli OGM, di cui il Canada è il terzo produttore mondiale, e circa 130 mila tonnellate di carne canadese trattata con ormoni”.
Come avevamo anticipato la dittatura delle multinazionali e dei Banksters loro proprietari procede inesorabile, il Nuovo DisOrdine Mondiale in sintesi, posteggiato il TTIP, passa il CETA.
La situazione è grave perchè solo una nazione può avere un parlamento e quindi il Parlamento Europeo non può legiferare ed è illegittimo, l'Europa tra l'altro non ha una costituzione MA ci impongono lo stesso politiche criminali decise altrove e i politici previe minacce, ricatti e/o corruzioni approvano, la BCE fa il resto, illegittima anche lei, il sistema è sempre lo stesso, silenzio assenso il popolo nulla dice e il sistema si autolegittima, ma sperare che il popolo si svegli è come credere ai miracoli e a Babbo Natale ....

E ora non resta che aggiungere che il governo italiano illegittimo anche lui, una bella serie, ora con il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per la sua ratifica e attuazione; significa che a breve approderà al Parlamento per seguire il consueto iter legislativo, ed essere votato. Questo è un enorme problema perché le leggi di proposta del governo tendenzialmente (ça va sans dire) vengono approvate, pena la sfiducia di quest’ultimo. Per finire la serie i media se ne sono dimenticati, certamente direttiva governativa, quindi voi non mi crederete perchè se non lo dice il TG ... e invece io ho in mano il comunicato stampa del governo, più avanti, guarda un pò e ve la dovete digerire.

Ora si porteranno via quello che resta dopo il colpo di stato del 1992 :
"svenderà i servizi pubblici italiani, renderà irreversibili le privatizzazioni (sanità e ospedali, gestione dell’acqua, servizi sociali, istruzione)"
L'elenco dei colpi di stato 1992, 1994, 2011 più questo che in realtà lo è dietro ci sono sempre gli stessi con nomi diversi
1992 PCI
1994 Ulivo
2011 Partito Delinquenti
2017 Partito Delinquenti
La guerra civile non è finita ma la fanno solo loro ...
E vanno avanti dal 1943 a svendere l'Italia al nemico .
...

Cosa fare dunque? Informarsi, prima di tutto. Capire cosa contiene il trattato, rendersi conto degli scarsi vantaggi economici che promette e delle enormi ripercussioni economiche, sociali, sanitarie, agricole e ambientali che comporta. Ancora, parlarne. Fare pressioni sui canali mediatici nazionali grandi e piccoli, e sopratutto, la parte più difficile, far capire ai nostri politici che un loro sì ci costerà caro, ma loro lo sanno benissimo.l





Il Tribunale UE dà torto alla Commissione Europea su

CETA e TTIP
12 maggio 2017

Dario Tamburrano



La Commissione Europea non doveva e non poteva fermare l'azione dei cittadini.

La Corte di Giustizia Europea ha stabilito l’altro ieri 10 maggio 2007 che la Commissione Europea non doveva e non poteva sbarrare la strada all’azione dei cittadini europei contro il TTIP e contro il CETA. 

Il TTIP é entrato in freezer, ma non é morto, dopo l’elezione di Trump alla presidenza degli USA. Il CETA é invece già stato approvato dal Consiglio UE e dal Parlamento Europeo. E’ pronto ad entrare in vigore provvisoriamente, ma a tempo indeterminato, così da aggirare la prevedibile opposizione di vari Parlamenti degli Stati UE alla ratifica definitiva.

Il Libro che le Multinazionali
Non Ti Farebbero Mai Leggere
La sentenza che il Tribunale dell’Unione Europea ha pronunciato riguarda l’ECI lanciata dalla coalizione internazionale STOP TTIP per fermare il TTIP ed il CETA. L’ECI è uno strumento istituzionale a disposizione dei cittadini previsto dai trattati europei. La Commissione Europea, nel 2014, ha rifiutato di registrare l’ECI e di darvi seguito, sostenendo che essa mancava di legittimità legale. STOP TTIP ha fatto ricorso e il10 maggio 2017 il tribunale si é pronunciato: la Commissione ha torto, l’ECI contro il TTIP e contro il CETA é perfettamente legittima e andava registrata.

Negli oltre due anni e mezzo trascorsi in attesa della sentenza, tuttavia, é stato perfezionato l’iter per l’adozione del CETA che l’ECI chiedeva di fermare.


“Il Primo ministro canadese, Trudeau, qualche giorno fa, si legge nella nota del M5S sul blog di Beppe Grillo, è venuto alla Camera dei deputati. A riceverlo in pompa magna prima la presidente della Camera, Boldrini, e poi il presidente del Consiglio Gentiloni, che, in conferenza stampa con il premier canadese accanto, ha svelato la vera mission delle vacanze romane di Trudeau: sponsorizzare il Ceta, l’accordo commerciale di libero scambio tra Canada ed Unione europea che asfalta Made in Italy e sovranità nazionale”.

Trudeau in Italia, un modo per spalmare vaselina sul trattato CETA
30 maggio 2017
Dario Tamburrano

Il premier canadese é venuto per favorire l’indigeribile accordo commerciale fra UE e Canada “gemello” del TTIP. Il Governo ha appena approvato il disegno di legge per la ratifica

La visita oggi in Italia del primo ministro canadese Trudeau e l’indigeribile trattato CETA fra UE e Canada sono come il dito e la luna. Recita il proverbio: “Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Concentrandosi perlopiù sul dito, i media italiani spiegano quanto é bello e giovane Trudeau (pare che l’unico suo difetto siano i calzini a righe); lo immortalano con la maglia di Totti; lo mostrano durante la visita fra le rovine di Amatrice.

Il Business dell'Acqua

In realtà Trudeau é venuto per spalmare vaselina sul CETA, l’accordo “gemello” del famigerato TTIP fra UE ed USA. Il CETA é sul punto di entrare in vigore e costituisce una riforma istituzionale nascosta perché incarica i burocrati di esaminare preventivamente le nuove leggi al di fuori del processo democratico per accertare che esse non ostacolino gli scambi commerciali. A questo viene subordinata la possibilità di prendere decisioni nel pubblico interesse. Poco prima della visita di Trudeau il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per la ratifica del CETA da parte del Parlamento Italiano.

Il CETA non porta vantaggi ai cittadini di UE e Canada. Anzi: distrugge 167.000 posti di lavoro (questa almeno é la stima) e costituisce un duro colpo per l’agricoltura europea. Esso inoltre impone amplissimi margini per l’intervento privato nei servizi e detta i criteri per l’apertura di attività economiche.

Come se non bastasse, il trattato CETA lascia in bianco il paragrafo relativo alle caratteristiche che gli alimenti canadesi devono possedere per essere venduti nell’UE (in Canada si producono e si consumano OGM e carne agli ormoni): anche i requisiti dei cibi destinati alle nostre tavole vengono demandati dai burocrati e vengono collocati al di fuori del controllo democratico. Il trattato contiene inoltre potenti siluri diretti contro i criteri finora seguiti dall’UE per prendere decisioni su alimenti e industria.

La gran parte del CETA sta per entrare in vigore a titolo provvisorio e a tempo indeterminato per aggirare la prevedibile opposizione dei Parlamenti di vari Stati UE alla ratifica. Se e quando la ratifica avverrà, sarà applicata anche la clausola ISDS (ribattezzata per l’occasione ICS), che consente agli investitori canadesi nell’UE (e viceversa) di citare in giudizio lo Stato in caso di leggi lesive dei loro interessi.

Il testo completo del CETA conta circa 1600 pagine in linguaggio legale e burocratico ed é disponibile solo in inglese. A meno di non essere specialisti, si ha l’impressione di trovarsi davanti a quei trattati che i pellerossa firmavano con i visi pallidi pur senza essere in grado di comprenderli e che poi, la storia insegna, si ritorcevano dolorosamente contro di loro.


Governo Italiano Presidenza del Consiglio dei Ministri




24 Maggio 2017

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, mercoledì 24 maggio 2017, alle ore 18.50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.


ACCORDI INTERNAZIONALI


Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di partenariato strategico tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Canada, dall’altra, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016 e dell’Accordo economico e commerciale globale tra il Canada, da una parte, e l’Unione europea e i suoi Stati membri, dall’altra, con allegati, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, e relativo strumento interpretativo comune (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Angelino Alfano, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo di partenariato strategico tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Canada, dall’altra, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, nonché dell’Accordo economico e commerciale globale tra il Canada, da una parte, e l’Unione europea e i suoi Stati membri, dall’altra, con allegati, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, e relativo strumento interpretativo comune.

Di seguito le principali caratteristiche dei due accordi.

1. Accordo di partenariato strategico (Strategic partnership Agreement – SPA)

L’Accordo di partenariato strategico (SPA) mira a rafforzare il dialogo politico e a migliorare la cooperazione ai livelli bilaterale, regionale e multilaterale e riaffermare lo status strategico delle relazioni tra l’Unione europea (e i suoi Stati membri) e il Canada.

Trappola Globale Sabina Marineo
Si pongono le basi per una più ampia collaborazione in materia di tutela dei diritti umani, non proliferazione delle armi di distruzione di massa, lotta al terrorismo, promozione della pace e della stabilità, su questioni economiche globali, nonché in tema di fiscalità, sviluppo sostenibile, benessere dei cittadini, scienza, tecnologia, ricerca e innovazione, cultura e istruzione, gestione delle catastrofi naturali e causate dall’uomo, giustizia, libertà e sicurezza, ambiente e cambiamenti climatici. A tal ultimo proposito, l’Accordo stabilisce che le parti continuino a sostenere gli sforzi internazionali nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell’accordo di Parigi. A ciò potrà ricollegarsi il programma G7/Salute, “Impatto dei cambiamenti climatici sulla salute”, proposto dalla Presidenza italiana agli altri Stati, tra cui il Canada, per definire una strategia comune di mitigazione e di adattamento.

Si prevede infine il rafforzamento della collaborazione su questioni quali le migrazioni, l’asilo e la gestione delle frontiere, la cooperazione giudiziaria, la lotta alla criminalità organizzata e informatica, alla corruzione, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, la protezione consolare e dei dati personali.

2. Accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement – CETA)

Lo scopo dell’Accordo economico e commerciale globale (CETA) tra l’Unione europea (e i suoi Stati membri) e il Canada è stabilire relazioni economiche avanzate e privilegiate, fondate su valori e interessi comuni, con un partner strategico.

Si creano nuove opportunità per il commercio e gli investimenti tra le due sponde dell’Atlantico grazie a un migliore accesso al mercato per le merci e i servizi e a norme rafforzate in materia di scambi commerciali per gli operatori economici. Sul piano commerciale, si stima che il CETA determinerà una crescita dell’interscambio di beni e servizi con l’Ue del 22,9%, per circa 26 miliardi di euro. Benefici sono attesi anche per gli scambi con l’Italia, che nel 2015 è stata l’ottavo maggiore Paese fornitore ed il tredicesimo mercato di destinazione, con esportazioni verso il Canada per circa 7,3 miliardi di dollari canadesi.

L’Accordo garantirà comunque espressamente il diritto dei governi di legiferare nel settore delle politiche pubbliche, salvaguardando i servizi pubblici (approvvigionamento idrico, sanità, servizi sociali, istruzione) e dando la facoltà agli Stati membri di decidere quali servizi desiderano mantenere universali e pubblici e se sovvenzionarli o privatizzarli in futuro.
Gentiloni approva il CETA in silenzio stampa

L’ultimo consiglio dei ministri ha approvato ddl di ratifica del trattato di libero scambio con il Canada, un provvedimento dalle nefaste ripercussioni di cui nessuno dei grandi e piccoli media nazionali ha dato notizia.
di Guido Rossi
26 maggio 2017 

E’ arrivato il CETA, ma non ditelo in giro. Il governo ha approvato il disegno di legge per la sua ratifica ed attuazione, ossia per l’accordo economico e commerciale tra l’Unione europea e il Canada. Ma piano, per favore! Non strillatelo. Eh già, perché il temuto trattato, firmato lo scorso 30 ottobre a Bruxelles e ratificato dal parlamento europeo questo febbraio sta per approdare al parlamento italiano per seguire l’iter legislativo ed essere votato. Chi lo dice? Il consiglio dei ministri che si è riunito mercoledì sera in fretta e furia e senza neanche un minuto di preavviso; quel CDM di cui i rappresentanti solitamente si affrettano a propagandare i risultati e per il quale invece non è stata convocata neanche l’ombra di una conferenza stampa. E come mai, c’è da chiedersi, neanche il più ridicolo e scarso dei media (provare per credere? Fatevi un giro su google) ha dato questa notizia di epocale importanza? Perché è meglio farlo passare in sordina, o perché forse questo “gran valore” economico non lo ha? Per entrambi i motivi.

Scopo dell’Accordo, si legge nel comunicato del governo,
“è stabilire relazioni economiche avanzate e privilegiate, fondate su valori e interessi comuni, con un partner strategico”. 
Si creano nuove opportunità per il commercio e gli investimenti tra le due sponde dell’Atlantico , si legge ancora
“grazie a un migliore accesso al mercato per le merci e i servizi e a norme rafforzate in materia di scambi commerciali per gli operatori economici”.
L'Alimentazione in Ostaggio
Accidenti, che grande occasione, addirittura la sola Italia potrebbe beneficiare in termini di maggiori esportazioni verso il Canada “per circa 7,3 miliardi di dollari canadesi”. Ripetiamolo insieme: sette miliardi. Per avere un’idea, l’IMU che noi italiani abbiamo pagato sui nostri immobili, nel solo 2016, è costata 10 miliardi di euro; circa la stessa cifra è stata spesa dal governo Renzi per pagare i famigerati “80 euro”. Il governo Gentiloni ha recentemente “salvato” il sistema bancario creando con estrema facilità un fondo da 20 miliardi di euro. Di esempi se ne potrebbero fare a bizzeffe, ma il concetto è chiaro: questo accordo economicamente non vale la carta su cui è stampato, e il problema maggiore è che a fronte di un così ridicolo guadagno – nemmeno sicuro, considerato che si tratta di stime – stiamo per svendere completamente la nostra nazione, e non è un esagerazione. Perché ciò che più fa male è che i nostri governanti si affrettino a specificare come l’accordo
“garantirà comunque espressamente il diritto dei governi di legiferare nel settore delle politiche pubbliche, salvaguardando i servizi pubblici (approvvigionamento idrico, sanità, servizi sociali, istruzione) e dando la facoltà agli Stati membri di decidere quali servizi desiderano mantenere universali e pubblici e se sovvenzionarli o privatizzarli in futuro”.
Peccato che la cosa, oltre a suonare palesemente come una “escusatio non petita”, è oltremodo falsa.

Spieghiamoci. E’ vero che “espressamente” il testo del CETA, nelle sue premesse, “riconosce” agli Stati membri il diritto di prendere autonome decisioni in materie di interesse pubblico come appunto la sanità e il resto, ma in maniera altrettanto precisa descrive il funzionamento del “dispute settlement”, ossia di un arbitrato internazionale cui una “parte” (che può essere uno Stato ma anche un’azienda che opera sul suo territorio) può fare ricorso in caso sia in disaccordo con decisioni prese da altre parti. Tradotto, un’altra nazione o peggio una semplice società, spesso multinazionale, può impugnare una decisione di uno Stato anche quando adottata “nel diritto di legiferare nel settore delle politiche pubbliche”, qualora questa vada a “discriminare” il business dell’azienda. Il funzionamento di questo “tribunale privato” fa diretto richiamo al DSS, identico strumento previsto dall’Organizzazione Mondiale del commercio (o “WTO”, accordo simile al CETA ma su scala globale). Quest’ultimo prevede la selezione di un “panel” di giudici, composto da esperti provenienti solitamente dal mondo della consulenza privata (esatto, delle multinazionali) o da atenei altrettanto privati. Il panel redige un rapporto contenente la propria opinione circa l’esistenza o meno di un’infrazione alle regole del WTO.

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Esso non ha la forza legale di una vera e propria sentenza eppure la procedura di appello ha una durata massima prevista in novanta giorni, e la sentenza, dopo l’approvazione, è definitiva. Sintetizzando: l’Organizzazione Mondiale del Commercio (cui l’Europa e l’Italia hanno aderito da più di vent’anni, nel 1995) ha fini prettamente economici e finanziari; gli Stati, si dice, sono sovrani, eppure i principi che regolano gli scambi internazionali sono al di sopra delle leggi nazionali, ed internazionali; in caso di controversie, le parti (non gli Stati in realtà, quanto le società multinazionali “discriminate”) possono rivolgersi al WTO e chiedere se sia giusto o meno non applicare il suo regolamento; il WTO, privato e- sicuramente -imparzialissimo, emette la sentenza, che, per carità, non ha forza legale vera e propria (non essendo un vero tribunale), però è ad ogni modo inappellabile e definitiva. Democraticamente. E quel che è previsto per il WTO vale per il CETA. Il tribunale del WTO è stato mai adito per questioni sugli scambi internazionali? Oh sì! Solo gli Stati Uniti sono stati coinvolti in più di 95 casi contro società private, e di questi processi gli USA, in qualità di nazione, ne ha persi 38 e vinti appena 9. Gli altri o sono stati risolti tramite negoziazioni preliminari oppure sono ancora in dibattimento. In circa 20 casi il Panel addirittura non è mai stato formato, e la maggior parte dei processi che hanno perso riguarda livelli di standard ambientale, misure di sicurezza, tasse e agricoltura.

Questo panegirico forse può risultare oscuro pertanto è utile fare una semplificazione: lo Stato italiano, al contrario di quanto dice il governo Gentiloni, non può decidere autonomamente alcunché, prima di tutto perché fa parte dell’Unione europea e ha siglato accordi comunitari come il Patto di stabilità e il fiscal compact, oltre a far parte di un’unione monetaria, quindi di partenza non ha alcun potere decisionale in termini di politiche monetarie, fiscali, economiche e sociali. Secondo poi, pur godesse di una simile sovranità, comunque rischierebbe di trovarsi contro cause miliardarie, private, e di perderle, con tanti saluti al “potere politico”. Quel che allora il misero comunicato stampa del consiglio dei ministri dice in parte è vero, ossia che il governo può “decidere quali servizi mantenere universali e pubblici e se sovvenzionarli o privatizzarli in futuro”. Scopo dell’accordo è infatti di liberalizzare completamente qualsivoglia tipo di merce o servizio, inclusi quelli che teoricamente uno Stato soltanto dovrebbe garantire, e che invece già stanno finendo in mano ai privati (cliniche sanitarie, scuole, ecc ecc), in un mondo che sempre più sarà alla portata di poche persone e tasche. Ed ecco che la nostra carta Costituzionale si trasforma in carta igienica.

Scoperte Mediche Non Autorizzate
Marco Pizzuti
Quanto alle “potenzialità” di esportazione la nostra bella Penisola, da sempre caratterizzata da una grande vocazione all’export, già da tempo ha incrementato la vendita dei propri beni all’estero. Siamo più competitivi? Facciamo cose migliori? Ne più ne meno come prima, semplicemente gli italiani non hanno più una lira (i consumi domestici sono drasticamente calati, grazie a politiche iniziate da Mario Monti che in una celebre intervista ammise di “distruggere la domanda interna”) e quindi le imprese (quelle che non hanno chiuso) si sono arrangiante puntando ancor più sui mercati forestieri; solo pochi giorni fa l’Istat ha registrato nei suoi dati la “morte” della classe media italiana. Nel frattempo, visto che le merci di qualità come quelle nostrane non ce le possiamo permettere, nei nostri negozi arrivano tonnellate di merce a basso costo ma di pessima qualità che viene assoggettata a controlli scarsi o addirittura nulli, poiché già siamo in un’unione di libero scambio, l’Unione europea, che stiamo per estendere al Canada. Inutile dire che simili politiche danneggiano direttamente le nostre imprese, dunque il lavoro e in generale il benessere del nostro popolo. Tutto questo per, forse, sette miseri miliardi. Neanche i 30 denari di Giuda.

Monti confessa : "Stiamo distruggendo la domanda interna
Alla fine l'ha detto. Intervistato dalla CNN, così Mario Monti : "Stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale. Quindi, ci deve essere una operazione di domanda attraverso l'Europa, un'espansione della domanda". Cosa era venuto a fare l'abbiamo sempre saputo, ma forse lui non l'aveva mai detto così chiaramente. Ma come si distrugge la domanda interna? LEGGI BENE QUI: .byoblu


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