Così doveva apparire il Saccorhytus coronarius, nostro antichissimo antenato |
Affascinante il lavoro del paleontologo, ricercare, collegare, intuire le radici e la storia remota del pianeta e dell'umanità e complimenti, in questo caso riconoscere e ritrovare dei reperti fossili, di 540 milioni di anni fa sotto 3 tonnellate di rocce sedimentarie, di 1,3 millimetri, ci vuole ben più dello studio, passione, dedizione, costanza, direi anche un pizzico di follia e visionalità ...
31 gennaio 2017
I paleontologi hanno scoperto un nuovo tassello del puzzle dell'evoluzione della vita sulla Terra: uno dei più antichi fossili che possono essere collegati alla discendenza umana.
Da scavi effettuati da un team internazionale di paleontologi, Jian Han, Simon Conway Morris, Qiang Ou, Degan Shu & Hai Huang, provenienti da Cina, Germania e Gran Bretagna, sepolti sotto tre tonnellate di calcare, in rocce sedimentarie, nella provincia dello Shaanxi, nella Cina nordoccidentale sono venuti alla luce 45 fossili più piccoli di un chicco di riso che apparterrebbero a una specie finora sconosciuta, imparentata alla lontana con i vertebrati e per cui con l'uomo.
Ricostruzione artistica del Saccorhytus coronarius |
Ricostruzione del Saccorhytus coronarius |
La scoperta contribuisce a colmare un vuoto nella linea di una categoria di organismi chiamati Deuterostomes che comprendono il gruppo di appartenenza (vertebrati), nonché una serie di forme diverse che includono echinodermi, hemichordata, i cordati e i gruppi più problematici quali vetulicolians e vetulocystids. I reperti fossili del Cambriano sono ben popolati con esempi rappresentativi, ma i possibili intermedi, sono controversi e la natura dei deuterostomi originali rimane idealizzato.
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Saccorhytus coronarius
Tuttavia, il ritrovamento di questi esemplari non è stato affatto semplice. Per isolarli dalla roccia circostante, spiega Jian Han, della Northwest University,«abbiamo dovuto elaborare enormi volumi di calcare e successivamente sottoporli al microscopio elettronico e alla TAC».
Ma alla fine i ricercatori sono stati in grado di ricostruire l’aspetto di questo antichissimo microorganismo e il suo modo di vivere.
In quell’angolo di mondo, all’inizio del periodo Cambriano, il mare era poco profondo, e il Saccorhytus era così piccolo che probabilmente viveva tra i granelli di sabbia sul fondo del mare.
Secondo lo studio era a simmetria bilaterale, una caratteristica ereditata da molti dei suoi discendenti, compresi gli esseri umani e si caratterizza per il suo corpo globulare o emisferico con una bocca prominente. Il suo corpo era coperto da una spessa cuticola ma flessibile. Questo, secondo i ricercatori, suggerisce che il microorganismo era dotato di una sorta di muscolatura che gli permetteva di muoversi contraendosi in modo simile a quello dei lombrichi. Aveva quattro ruge nodulate di sopra della sua bocca. Attorno al suo corpo ci sono otto aperture in forma di tronco di cono con pieghe radiali, denominati "coni corpo". Due serie di piccoli pori circolari si verificano anche sul corpo; le serie sono ampiamente separate una corre parallela ai coni corpo, mentre l'altra serie è più dorsale e consiste di schiere sub-lineari. In quest'ultimo gruppo di pori potevano essere alloggiate delle setole, che potevano aver giocato un ruolo tattile, compresa la connessione temporanea, mentre il primo set può avere una funzione sensoriale, se avessero potuto alternativamente rilasciare contenuti interni come muco adesivo o gameti. Nella metà zona del suo corpo, spine sporgono anteriormente.
In quell’angolo di mondo, all’inizio del periodo Cambriano, il mare era poco profondo, e il Saccorhytus era così piccolo che probabilmente viveva tra i granelli di sabbia sul fondo del mare.
Fossili di Saccorhytus coronarius al microscopio. NATURE |
Fossile di Saccorhytus coronarius al microscopio elettronico |
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I fossili rinvenuti fanno pensare a piccole maschere con un buco nel mezzo a fare da bocca. Questa doveva essere circondata da rugosità che probabilmente permettevano all'organismo di catturare piccole prede.
Meiofauna |
Il Laboratorio dei Fossili Gioco Clementoni |
La mappa della discendenza degli organismi che dal Saccorhytus coronarius ha portato ai vertebrati. NATURE |
«Se a un primo esame i fossili scoperti somigliano a piccoli granelli neri, sotto il microscopio lasciano attoniti. Si possono infatti osservare molte caratteristiche che hanno permesso una serie di importanti deduzioni. È difficile ovviamente tracciare una precisa linea di discendenza tra noi uomini e il Saccorhytus coronarius, tuttavia non c’è dubbio che possiamo realmente considerarlo un nostro antichissimo antenato».
Fonte focus Nature en.wikipedia ilnavigatorecurioso
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