Come si evince dai due contributi successivi la BCE con Trattato di Maastricht non è un'istituzione comunitaria e la ratifica del Trattato non è stata una decisione presa dai parlamenti ma eterodiretta, presa altrove, come ormai tutti avrebbero dovuto già tempo comprendere tutte le decisioni che riguardano politica ed economia vengono prese da un ristretto gruppo di persone, detto "l'elite" e imposte poi coercitivamente ai burattini politici mediante corruzione o minacce e ricatti.
Questa vicenda non è che il naturale proseguo di quanto avevamo già appurato tempo addietro : "Ennesima TRUFFA, l'Unione Europea giuridicamente non esiste !!" e di quanti altri intrallazzi potete trovare nel finale negli articoli correlati e certamente non siamo a conoscenza di tutto o abbiamo potuto recensirlo.
Altra cosa "gravissima" che si evince è "La truffa del Sistema Monetario e Bancario" che è replicata in tutto il pianeta ed è la causa di TUTTI I MALI dell'umanità, tutti gli Stati del mondo sono indebitati, per una cifra complessiva che supera i 200.000, duecentomila miliardi di euro, questo dovrebbe insospettirci : come mai siamo "tutti" indebitati, a chi dobbiamo tutti questi soldi ? Forse agli Alieni ?
A questo dobbiamo aggiungere quanto già "maltolto" nel passato che potremmo quantificare nell'equivalente ma è un calcolo troppo complicato per ora, mi informerò, vi renderete ben conto che rapinata l'umanità di questa folle e incalcolabile cifra ne possiamo desumere senza possibilità di errore come dicevo prima che è la causa di TUTTI I MALI dell'umanità.
Dicevamo, a chi dobbiamo tutti questi soldi ? Forse agli Alieni ?
No, li dobbiamo al medesimo ristretto gruppo di persone di cui sopra, detto "l'elite" che con il solito sistema delle scatole cinesi controlla tutto e che impone i suoi voleri coercitivamente ai burattini politici mediante corruzione o minacce e ricatti e di conseguenza a noi.
Ho in preparazione gli articoli per approfondire gli argomenti, quello che possiamo fare quì e ora è aderire alla causa collettiva promossa dall'Avvocato Alfonso Marra : Denuncia contro l'espropriazione della sovranità monetaria, il signoraggio e la magistratura corrotta per coloro che vogliono presentarla, siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, vediamo ora la truffa ...
9 novembre 2014
BCE e Trattato di Maastricht
Dalla Truffa alla Tragedia |
Le banche centrali delle singole nazioni europee, prima del Trattato di Maastricht, avevano un'indipendenza dal potere politico variabile tra il 40 e il 65%; oggi, dopo i cambiamenti determinati dall'avvento dell'euro, hanno raggiunto il 90%. Dunque, mentre nessuna influenza può giungere dal potere politico alla BCE, che è del tutto al riparo dai controlli democratici, dai vertici monetari giungono al potere politico continue indicazioni, parametri cui attenersi, precisi paletti che coinvolgono l'intera economia delle nazioni.
L'art. 4 non la menziona tra le istituzioni (Parlamento europeo, Consiglio, Commissione, Corte di Giustizia e Corte dei Conti) della Comunità. Alla BCE, però, il Trattato conferisce personalità giuridica e lo Statuto riconosce la più ampia capacità di agire in ciascuno degli Stati membri.
Sotto il profilo giuridico-formale, la BCE non è, dunque, un'istituzione comunitaria.
NeuroSchiavi |
Gli Stati della Comunità Europea hanno con la BCE rapporti di tipo esterno, come con uno Stato estero e autonomo, e non possono interferire in alcun modo con le politiche economiche della BCE, che può quindi fissare a suo arbitrio TUS, quantità di denaro da immettere sul mercato e quant'altro di sua competenza in modo indipendente. E, ancora, mentre i dibattiti e le sedute delle Camere dei deputati e del Senato sono aperte al pubblico e le sentenze della Camera dei Deputati e del Senato sono aperte al pubblico e le sentenze delle Corti di Giustizia devono essere dettagliatamente motivate e pubblicate, dall'altra parte - dalla parte del vero potere - le riunioni del consiglio direttivo della BCE sono assolutamente secretate; ed è lo stesso consiglio che, di volta in volta, decide se pubblicare le proprie deliberazioni, se pubblicarne solo alcune parti o non pubblicarle affatto. Oltre tutto questo, i dirigenti della BCE godono di una sostanziale immunità: non sono infatti previste, all'interno della BCE, sanzioni per comportamenti impropri dei dirigenti. Il Trattato di Maastricht ha fatto di loro membri intoccabili di una società segreta che condiziona gli Stati e i popoli. E non stiamo esagerando: le norme sono esplicite.
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Le perdite delle sovranità monetaria e legislativa per gli Stati membri in campo monetario, sovranità che sono parti essenziali della sovranità nazionale, da parte degli stati europei, è stata stabilita in maniera fatale dagli art. 105 e 117 del Trattato di Maastricht.
Il protocollo sul SEBC (Sistema Europeo Banche Centrali), ricalcando l'art 107 del Trattato, stabilisce, all'art.7:
''Indipendenza - Conformemente all'articolo 107 del trattato, nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal trattato e dal presente statuto, ne la BCE, ne una Banca Centrale nazionale, ne un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri ne da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari, nonché i Governi degli Stati membri, si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti''.
Il medesimo protocollo stabilisce anche il diritto di segretezza (ossia di non rendere pubbliche le ragioni di ciò che decidono sulla testa dei cittadini europei) per i signori della BCE:
''10.4.Le riunioni hanno carattere di riservatezza. Il Consiglio direttivo puo' decidere di rendere pubblico il risultato delle proprie deliberazioni''.
L'art. 12 del Protocollo, che si intitola ''Responsabilita' degli organi decisionali'', in realtà non prevede alcuna responsabilità. Congiunto all'immunità dalle indagini giudiziari per i dirigenti della BCE, questo articolo sancisce la sovranità dei banchieri centrali sugli Stati che si sono a essi sottoposti.
L'art. 16 del Protocollo sancisce la perdita di sovranità monetaria degli Stati in favore dei banchieri centrali europei:
''Conformemente all'articolo 105 A, paragrafo 1 del trattato, il Consiglio direttivo ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità''.
Ciò, ovviamente, non significa che non possono introdursi, da parte di soggetti privati o pubblici, monete complementari sulla base di una convenzione, di un contratto, di un accordo. Come in effetti sta avvenendo, per esempio, in quattordici città tedesche. Significa semplicemente che gli Stati aderenti si impegnano a usare e accettare, per legge, l'euro come moneta comune e unica.
Euroschiavi svela i segreti e i meccanismi di un sistema di potere che si è eretto e mantenuto sul fatto di essere ignorato dalla gente, soprattutto dai lavoratori, dai risparmiatori e dai contribuenti, e indica come porre fine legalmente a questo saccheggio.
L'attuale crisi sistemica è stata causata non dalla finanza pubblica, ma da quella privata, che, con le sue speculazioni, ha creato circa 1,5 milioni di miliardi di titoli tossici.
La gestione della crisi, però, viene affidata a uomini di quest'ultima, che ne fanno pagare il conto all'economia reale e ai popoli anziché alle grandi banche private di cui sono dirigenti.
L'incombente disastro socio-economico nasce dalla natura della moneta che usiamo tutti i giorni: la moneta-debito che crea più debito di quanto ne possa estinguere. Il continuo crescere dell'indebitamento fa sì che cresca incessantemente la quota di reddito, privato e pubblico, che viene assorbita dalle banche per interessi passivi. Ciò ha eroso i margini di rendimento fino a costringere le imprese a cessare o fallire. Questa è la causa dell'attuale recessione.
Tasse, tagli, sacrifici sono del tutto inefficaci su questo meccanismo. Una truffa nella truffa.
Il sistema bancario crea la moneta a costo zero e senza copertura, e la presta a Stati e a privati contro interesse oltre all'obbligo di rimborso. Quindi si appropria, a spese della società, di questo valore, senza creare valore in cambio. Ma non contabilizza questo ricavo, detto "signoraggio", e non vi paga sopra le tasse. Da qui il buco nero che sta divorando le economie che usano moneta-debito. Ma anche una possibilità di soluzione pratica, che i governi dovranno considerare ben oltre la Modem Money Theory.
Indice:
Prefazione
Introduzione a una soluzione
Introduzione
Come è nato questo libro e di che cosa tratta
Concetti fondamentali
Le banche centrali di emissione
Banche e sovranità
Debito pubblico e signoraggio bancario
Disinformazione e controinformazione
Progetti di riforma monetaria
In Italia solo MSI e Rifondazione Comunista votarono contro :
L' ITALIA APPROVA MAASTRICHT
di Leopoldo Fabiani
30 OTTOBRE 1992
Traditori al Governo |
ROMA - Quinto tra i paesi europei ieri l'Italia ha ratificato il trattato di Maastricht sull'Unione europea. Il risultato finale del voto alla Camera (403 voti favorevoli, 46 contrari e 18 astenuti) è stato giudicato "incoraggiante" dal ministro degli esteri Emilio Colombo, anche se l' esito positivo era ampiamente scontato, dopo che anche la Lega si era pronunciata a favore dell' Europa. Ma molto meno incoraggiante è stato il modo di approvazione del trattato e il clima che si respirava a Montecitorio. Anche prima che la notizia bomba del 'caso De Lorenzo' facesse irruzione tra i deputati, ieri i parlamentari nei loro capannelli parlavano di tutt'altro. Chi della direzione del proprio partito, (quella Pds del giorno avanti, quella socialista che si tiene oggi, quella democristiana che avrebbe potuto essere e non è stata) chi delle nomine bancarie, chi della Rai da commissariare. La parola 'Maastricht' , era difficile da captare nell'aria, mentre è stato possibile cogliere al volo un "ma che si vota oggi?"
E se ieri il voto ha richiamato in Parlamento un numero notevole di deputati, non si può nascondere che nei giorni scorsi, durante il dibattito di merito a qualche deputato è capitato di parlare all'aula deserta. E sì che, dopo la decisione di partecipare alla guerra nel Golfo, questa è la più importante scelta di politica estera presa dall'Italia negli ultimi anni e impegnerà il futuro del paese per almeno il prossimo decennio. Alla fine lo stesso Colombo, come il pidiessino Claudio Petruccioli, sono arrivati alla conclusione che sarebbe meglio riformare la procedura che regola i dibattiti parlamentari. E ancora ieri, durante l' intervento di Colombo, il presidente della Camera Giorgio Napolitano ha dovuto richiamare più volte gli onorevoli per permettere al ministro di proseguire: "Colleghi, vi prego, riducete il vostro brusio". Molti possono essere i motivi dell'indifferenza dei parlamentari. Il senso di una decisione già presa altrove, i dubbi sulla effettiva praticabilità dell' Unione monetaria dopo la tempesta monetaria del mese scorso, l' europeismo sempre proclamato dai politici italiani. Ieri il ministro Colombo nel suo intervento ha voluto comunque ripetere che
"il trattato di Maastricht, con tutti i suoi limiti, rappresenta comunque un considerevole passo in avanti verso il nostro ideale d'Europa".
E ha spiegato il rifiuto del governo alla proposta di Marco Pannella, sospendere cioè l'approvazione del trattato fino al vertice di Edimburgo del 10 dicembre, con la necessità di tener fede all'impegno preso dai 12 a New York dopo il referendum francese:
"Approvare Maastricht nei tempi stabiliti e senza modifiche o rinegoziazioni di sorta".
La Dittatura Europea |
Il governo ha respinto anche tutti gli ordini del giorno che comportavano emendamenti o "riserve" sul trattato che va "approvato o respinto così com'è" come ha spiegato anche il presidente della Camera Giorgio Napolitano. Sono stati invece accolti come "raccomandazioni" ordini del giorno presentati dall'opposizione, come quello del Pds firmato da Massimo D'Alema o quello dei Verdi di Francesco Rutelli. I Verdi si sono poi astenuti nel voto finale (altrettanto ha fatto la Rete) perché chiedono un maggiore impegno sulla democratizzazione della Comunità. Contrario il Msi:
"Il trattato è un mostriciattolo giuridico e costituzionale che non salvaguarda gli interessi nazionali",
ha detto Mirko Tremaglia. E anche Rifondazione comunista:
"Nasce un' Europa autoritaria decisa dalle banche centrali e dalle strutture militari".
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Il gruppo di Marco Pannella, in nome di Altiero Spinelli, non se l'è sentita di votare contro né di astenersi. Ma ha lasciato in aula un solo deputato a votare a favore. Infine i deputati 'pacifisti' del Pds che hanno parecchie riserve sul trattato, si sono riconosciuti nella "sofferta decisione" di approvare annunciata dal capogruppo D'Alema. Ora che il trattato è approvato, l'Italia si è assunta un impegno tutt'altro che leggero. C'è il sentiero del risanamento finanziario, obbligatorio per rispettare i criteri previsti dall'Unione monetaria, stretto, ripido e molto faticoso, soprattutto per quello che riguarda il deficit pubblico. E c'è poi la modifica costituzionale da compiere, non subito ma in tempi piuttosto brevi, per accogliere il diritto di cittadinanza come stabilito a Maastricht. Per concedere il diritto di voto, attivo e passivo, nelle elezioni locali a cittadini di altri paesi Cee residenti in Italia, il governo presenterà al Parlamento un disegno di legge di modifica costituzionale.
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