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La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

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Contra factum non valet argumentum”

sabato 28 maggio 2016

''C'è un piano segreto se vince il BREXIT in Inghilterra: L'ESERCITO EUROPEO''



DOPPIO CLAMOROSO SCOOP DEL TIMES E DEL FINANCIAL TIMES: ''C'E' UN PIANO SEGRETO UE SE VINCE IL BREXIT: L'ESERCITO EUROPEO''

Chissà come mai ogni volta che si parla di uscire dall'euro in automatico si sentono nominare guerre, eserciti, come le guerre vengono sempre direzionate verso quelle nazioni che non hanno una banca centrale Rothschild.
venerdì 27 maggio 2016

LONDRA - Pare incredibile, ma in Italia nessuno avvisa l'opinione pubblica che col Brexit cambierà radicalmente sia la Ue che le sue malridotte istituzioni e che in sede europea si stanno prendendo delle "contromisure" - segrete ! - alla cui definizione partecipa anche l'italiana Federica Mogherini.

Bisogna leggere la stampa estera, per scoprirlo, benchè sia escluso che il premier Renzi ne sia all'oscuro, e quindi è plausibile ipotizzare abbia preteso la censura totale. Ma a svelare la notizia con due clamorosi scoop ci hanno ha pensato stamattina due quotidiani britannici.
"I leader europei - rivela in prima pagina il Financial Times - hanno avviato colloqui segreti sul futuro dell'Unione Europea senza Regno Unito, delineando un 'piano B' focalizzato non sull'economia ma su una più stretta cooperazione nella difesa e nella sicurezza. Nelle ultime settimane, tra Hannover, Roma e Bruxelles, ci sono stati diversi incontri segreti ad alto livello per discutere di una risposta comune all'eventuale Brexit, che rappresenterebbe la più grave battuta d'arresto nella storia dell'Unione, iniziata quasi 60 anni fa".
Già da queste poche righe si evidenzia l'enormità della cosa, tenuta ben celata dall'informazione italiana.
"Sono soprattutto la cancelliera della Germania, Angela Merkel, e il presidente della Francia, Francois Holland - prosegue il Financial Times - a puntare sulla cooperazione nella difesa e nella sicurezza, piuttosto che sull'ulteriore integrazione dell'area dell'euro che viceversa ormai è data per persa".
"La prima sfida, comunque, - precisa il quotidiano finanziario londinese - sarebbe la gestione delle turbolenze finanziarie e politiche subito dopo il voto del 23 giugno, in caso di vittoria del "no". Le prime dichiarazioni sarebbero mirate a rassicurare i mercati. Seguirebbe, quindi, una riunione straordinaria dei leader, senza quello britannico, e d'altra parte un vertice di tutti i 28 leader Ue è già in programma il 28 e 29 giugno".
Lo scoop del Financial Times, che evidentemente ha attinto a una fonte diretta di altissimo livello informata perfino dei dettagli, prosegue così:
"Tutti esprimeranno in quella riunione straordinaria il rammarico, ma diranno che bisogna andare avanti. Tuttavia, sul come non c'e' un allineamento. Parigi teme il contagio ed è propensa a mandare a Londra il messaggio punitivo di un divorzio lungo e costoso. Berlino teme che ciò possa aggravare le divisioni, così Angela Merkel è propensa a scaricare i costi soprattutto sui privati, sui mercati. Mentre l'alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini intanto sta lavorando da tempo e segretamente a un progetto titolato Global Strategy on Foreign and Security Policy, sostenuto dalla Germania e da altri paesi membri dell'Unione europea, che prevede lo sviluppo di nuove strutture militari e operative, incluso un quartier generale: il primo passo verso la creazione di un esercito dell'Ue".
Il davvero clamoroso scoop del Financial Times viene affiancato da un altro articolo - ovviamente coordinato - sullo stesso tema pubblicato sempre oggi dal Times di Londra. Si legge:
" Circa il lavori riservati e al massimo livello della Ue per far nascere l'esercito Ue, che ora sarebbe una risposta un po' vendicativa al Brexit, va detto che già da tempo circolava come proposta, e proprio su di essa il Regno Unito aveva posto il veto nel 2011. Adesso, segretamente preparato in questo periodo, il piano per l'esercito Ue sara' sottoposto ai governi solo dopo il referendum britannico del 23 giugno. Fino ad allora solo una ristretta cerchia di diplomatici, privi di dispositivi elettronici ma autorizzati a prendere appunti a mano, potra' accedere alle carte".
E' uno scoop dentro lo scoop del Financial Times, quello di The Times, ultra secolare quotidano conservatore britannico, la cui autorevolezza è indiscussa a livello mondiale.

E The Times, che deve aver avuto accesso alle stesse fonti del Financial Times, conclude così:
"Per Federica Mogherini serve un cambiamento urgente, considerate le sfide del nostro tempo, una bussola per navigare nelle acque di un mondo che cambia velocemente. Ma primo ministro del Regno Unito, David Cameron, ha piu' volte respinto l'idea di un esercito europeo: "Non ne faremo mai parte", ha detto un portavoce del ministero della Difesa, rivendicando il diritto di veto".
L'articolo finisce così, secco, senza commenti, in perfetto stile anglosassone: fatti, non opinioni.

Redazione Milano.

Riprende la notizia The Guardian:
Titolava la prima pagina di The Times di ieri:
"I piani militari UE tenuti segreti agli elettori"
"L'allarme suonava familiare, perché appena due giorni prima un comandante in pensione dell'esercito britannico, il generale Tim Ross, aveva affermato al Daily Express che l'UE stava "muovendo inesorabilmente verso la piena unione politica e tutto ciò che viene con essa", tra cui "forze armate unificate".
Venerdì scorso Nigel Farage, leader Ukip, ha accusato di mentire circa mosse per crearne uno, mentre l'ex segretario alla Difesa Liam Fox ha avvertito oscuramente che
"le intenzioni della difesa in Europa sono una fantasia pericolosa" che rischiava di tagliare il Regno Unito fuori dagli Stati Uniti, "il nostro alleato più vicino e più potente".
Ma c'è una grave, possibilità imminente di questo avvenimento? No.

In pratica, l'UE attualmente gestisce sei missioni militari, più di 11 operazioni civili, per lo più nei Balcani, in Medio Oriente e in Africa. Ma le truppe in servizio in queste missioni non sono sotto la bandiera di un esercito UE, ma le forze nazionali. La Royal Navy della Gran Bretagna comanda le operazioni dell'Unione europea contro i pirati somali; Le truppe francesi stanno addestrando soldati di fanteria in Mali.

La politica della difesa dell'UE resta nelle mani dei governi europei, non dell'esecutivo Ue. Alla fine il capo della politica estera giugno dell'UE, Federica Mogherini, delineerà una "strategia globale in materia di politica estera e di sicurezza". Tale documento pomposamente intitolato chiamerà per una più profonda sicurezza dell'UE e la cooperazione militare, un obiettivo sostenuto da molti paesi, tra cui la Germania.

Ma, al contrario di rapporti, non sarà proporrà un esercito UE. 
"Non c'è assolutamente alcun piano per istituire un esercito UE con la strategia globale",
un portavoce della Mogherini ha detto.

Nick Witney, ex amministratore delegato dell'Agenzia europea per la difesa, ha detto che nessuno ha preso l'idea di un esercito dell'UE sul serio.
"Un esercito significativo UE comporterebbe un generale slovacco comandare gli uomini e le donne tedesche e nessuno vuole questo",
ha detto al Guardian.
"Noi non vogliamo questo e nemmeno uno qualsiasi degli altri 27 Stati membri",
Vorrebbe vedere più cooperazione di difesa.

Verdetto

La creazione di un esercito UE per la guerra sotto il comando di Bruxelles 'è una fantasia condivisa da euroscettici e un piccolo numero di federalisti. L'Europa continuerà sulla strada della cooperazione della difesa in modo esitante, ma un esercito UE è solo per i generali in poltrona.

Come nelle migliori storie secondo me The Guardian molto vicino ai Rothschild fa disinformazione, perchè leggendo diventa chiaro che l'obiettivo è quello, interessante che ce lo nascondano.
Arturo Navone

Fonte ilnord   theguardian
Traduzione di Arturo Navone per Un Mondo Impossibile

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