Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

martedì 22 settembre 2015

Islanda boicotta Israele e altre campagne di boicottaggio


Un articolo buono per tutte le occasioni ...
Bisogna ammettere che gli Islandesi gli "attributi" li hanno, prima fanno fallire le banche che ai tempi dei derivati, si sono rovinate con speculazioni azzardate ed arrestato i banchieri colpevoli, o meglio i bancari, hanno pagato solo la parte garantita dalla legge del fondo di garanzia ed ora boicottano Israele.

Particolare che un'arma utilizzata normalmente dall'ebraismo dal 1500 vedi Spagna, richiesta in Inghilterra nel 1700 contro il regno Austro Ungarico ed applicata contro la Germania prima della seconda guerra mondiale, per questo tema vi rimando ad un altro post di prossima pubblicazione, ora gli si ritorce contro.
Non per nulla l'ONU applica le sanzioni ... a buon intenditor ...

Al solito, i sionisti rispondono così, "loro" da settant'anni attuano un genocidio indiscriminato e criminale, "tu" che lo fai notare, lo ricordi e cerchi di fermarlo sei un cattivissimo antisemita delinquente 👊 e pericoloso "per loro"...





Islanda boicotta Israele

Global Research, 18 settembre 2015
di Stephen Lendman

Il mondo intero ha bisogno di seguire l'esempio dell'Islanda. La sua capitale Città di Reykjavik non comprerà prodotti made in Israele.

Il suo consiglio comunale ha votato per il boicottaggio finché continua occupazione territorio palestinese - un atto coraggioso meritevole elogi, forse ispirando un maggior numero di città in tutto il mondo a seguirne l'esempio, allora forse le nazioni se si materializza una abbastanza efficace resistenza popolare contro la sua malvagità .

Le petizioni in Gran Bretagna e in America per arrestare Netanyahu hanno attirato sempre di più migliaia di persone comuni - a esprimere la rabbia giustificabile contro uno stato di apartheid che brutalizza i palestinesi per non essere ebrei.

Reykjavik, consigliera Alleanza sociale Democratica Bjork Vilhelmsdottir ha introdotto la mozione per boicottare - la sua ultima azione prima di ritirarsi dalla politica, esprimendo il supporto per lunga sofferenza palestinese, riconoscendo il loro diritto all'autodeterminazione, libera dall'oppressione israeliana.

L'alleanza Sinistra Verde membro della coalizione di governo Soley Tomasdottir ha espresso la speranza che l'azione di Reykjavik sarà un passo verso la fine dell'occupazione illegale di Israele. Il boicottaggio di altri paesi colpevoli di violazioni dei diritti umani ha detto possono seguire.
"Agendo, noi come un consiglio comunale, anche se siamo una piccola città del nord, stiamo facendo tutto il possibile per fare pressione sul governo di Israele a fermare l'occupazione dei territori palestinesi",
ha detto all'emittente RUV pubblica islandese .

Israele ha reagito come previsto.
"Un vulcano di odio è in eruzione nel consiglio comunale di Reykjavik,"
ha strepitato portavoce del ministero degli esteri Emmanuel Nahshon.
"Non c’è alcuna ragione o giustificazione per questo provvedimento a parte l’odio in se stesso, che si fa sentire sotto forma di appelli al boicottaggio contro Israele, lo stato ebraico",
ha aggiunto.
"Ci auguriamo che qualcuno in Islanda si svegli e fermi questa cieca unilateralità rivolta contro l’unica democrazia del Medio Oriente, Israele".
La mossa è in gran parte simbolica, ennesimo successo BDS. Il suo sito web ha evidenziato "un decennio di solidarietà fattiva con i palestinesi", citando il seguente:

Una Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) il rapporto mostra anno dopo anno che gli investimenti esteri diretti in Israele sono scesi del 46% nel 2014.

Ronny Manos dell'UNCTAD ha detto
"noi crediamo che ciò che ha portato al calo degli investimenti in Israele è l'Operazione bordo di protezione e il boicottaggio che Israele si trova ad affrontare".
- La multinazionale francese Veolia non è riuscita a vincere importanti contratti in Europa e in altri paesi a causa del suo coinvolgimento in violazioni dei diritti umani israeliani.

- L'Università di Johannesburg ha tagliato legami con Ben-Gurion University di Israele in risposta alle chiamate di 400 accademici sudafricani al boicottaggio.

- Tre quarti di docenti e studenti dell'Università di Londra SOAS hanno votato per eseguire il BDS.

- Un numero crescente di artisti si rifiutano di esibirsi in Israele. Molti accademici rifiutano di tenere lezioni o a partecipare a conferenze israeliane. Migliaia di professionisti e attivisti supportano culturalmente boicottaggio di Israele.

- Oltre 30 associazioni studentesche degli Stati Uniti e 11 in Canada hanno votato per sostenere BDS.

- La più grande Company defence d'Israele Elbit Systems ha perso un importante contratto brasiliano.

- SodaStream chiuso la sua fabbrica di insediamento.

- L'American Studies Association è la più antica e la più grande organizzazione della nazione coinvolta nello studio interdisciplinare della cultura e della storia degli Stati Uniti. Ha votato di boicottare le istituzioni accademiche israeliane.

- Il Kuwait ha boicottato 50 aziende che traggono profitto dall'occupazione israeliana.

- L'African National Congress ha dichiarato il supporto a BDS. 

- Gli organizzatori del Sao Paulo Festival hanno concluso un accordo di sponsorizzazione con Israele.

- Le principali banche europee si dismettono da società israeliane. 

- Le azioni comunitarie hanno bloccato navi israeliane dall'attracco nei porti mondiali.

- Esportatori israeliani stanno sperimentando calo delle vendite in Europa. Il Cile ha sospeso un accordo commerciale con Israele dopo l'estate 2014 con l'aggressione di Gaza.

- Le Chiese degli Stati Uniti disinvestono dalle aziende coinvolte nella occupazione di Israele.

- L'azienda idrica statale Mekorot ha perso contratti in Argentina, Portogallo e Paesi Bassi.

- Oltre 500 accademici europei hanno chiesto ai paesi dell'UE di boicottare prodotti degli insediamenti israeliani. Un numero crescente di amministrazioni delle città europee sostengono BDS.

- Citando il "terrorismo di Stato" israeliano, Venezuela e Bolivia hanno tagliato i rapporti diplomatici.

- La Norvegia si rifiuta di vendergli le armi.

Questi e numerosi altri esempi dell'efficacia dello spettacolo BDS l'indignazione mondiale in crescita contro i crimini israeliani quotidiane troppo orribili da ignorare, anche contro i bambini palestinesi.

Sono terrorizzati, brutalizzati, o assassinati a sangue freddo. Defence for Children International-Palestina (DCIP) ha riportato circa 2.000 bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane negli ultimi 15 anni.

E' accusato "l'ambiente iper-militarizzato" di Israele, chiamando la sua estate 2014 "Operazione bordo di protezione" una guerra ai bambini di Gaza. Oltre 550 morti, 68% sotto i 12 anni.

E' stato fatto saltare il sistema giudiziario israeliano per negare ai bambini palestinesi i diritti fondamentali. Ha detto che le condizioni non miglioreranno fino alla fine dell'occupazione.

L'attivismo globale BDS è la sola campagna più efficace contro l'illegalità israeliana. E colpisce duro dove fa più male - economicamente, così come esporre la sua immagine fasulla come uno stato democratico. Mette in evidenza la sua brutalità dell'apartheid.

Stephen Lendman vive a Chicago. Può essere raggiunto a lendmanstephen@sbcglobal.net.
Il suo nuovo libro, come redattore e collaboratore si intitola "Flashpoint in Ucraina: EUR Unità per l'egemonia Rischi WW III."
http://www.claritypress.com/LendmanIII.html
Visita il suo sito blog a sjlendman.blogspot.com.
Ascoltate discussioni all'avanguardia con ospiti illustri, relativa alla graduale Radio News Hour sulla Radio Network Progressive.
E 'in onda tre volte alla settimana: in diretta la domenica at 1PM tempo centrale più due programmi archiviati preregistrati.

Copyright © Stephen Lendman, Global Research, 2015
Traduzione Arturo Navone per UnMondo Impossibile …

Boicottaggio fino a quando Israele non si conformerà al Diritto Internazionale

L’Ue sfida Israele. Bruxelles ai paesi membri : “Non fate affari con le colonie”
27 giugno 2014

L’Unione ha chiesto ai cittadini e alle società europee di non impegnarsi in attività e investimenti negli insediamenti israeliani, territori che Bruxelles considera occupati illegalmente. L’invito è contenuto in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri italiano a nome delle istituzioni europee. 

L'iniziativa, secondo il quotidiano Haaretz, partirebbe da "un'azione congiunta" da parte dei 5 maggiori Paesi dell'Ue : Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna.

L’Unione europea ha chiesto ai cittadini e alle società europee di non fare affari negli insediamenti israeliani, affermando che esistono rischi di tipo legale, economico e di reputazione nel condurre attività simili nei territori che l’Ue considera occupati illegalmente. L’invito è contenuto in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri italiano a nome dell’Ue, di cui l’Italia assumerà la presidenza di turno la prossima settimana. Le compagnie che hanno rapporti economici con gli insediamenti dovrebbero prendere in considerazione le violazioni dei diritti umani e “le potenziali implicazioni negative di tali attività sulla loro reputazione o immagine”, afferma il comunicato, aggiungendo che le transazioni finanziarie, gli investimenti, gli acquisti, i contratti e il turismo negli insediamenti creano vantaggi solo ai coloni.

E’ di ieri la notizia, pubblicata dal quotidiano israeliano Haaretz, che 5 paesi europei, tra cui l’Italia, sono decisi ad ‘avvertire’ i propri cittadini a non impegnarsi in “attività finanziarie o investimenti” nelle colonie israeliane in Cisgiordania e nelle Alture del Golan annesse dallo stato di Israele. Una mossa che può significare di fatto boicottaggio economico degli insediamenti nei Territori occupati e che appare una risposta al governo di Benyamin Netanyahu dopo il nuovo fallimento delle trattative di pace – promosse dagli Usa – tra Israele e l’Autorità nazionale palestinese (Anp). La Francia – riportava ieri Haaretz con grande evidenza – ha di recente pubblicato sul sito del proprio ministero degli esteri un “avviso” con il quale si ricorda che le colonie israeliane sono considerate illegali in base al diritto internazionale e che di conseguenza le attività economiche in queste realtà comportano rischi legali. Il quotidiano – che cita una fonte diplomatica francese – ha sostenuto che la decisione di Parigi farebbe parte di “un’azione congiunta” da parte dei cinque maggiori Paesi dell’Ue : oltre la Francia, anche la Germania, la Gran Bretagna,l’Italia e la Spagna. La novità di questo processo – secondo il giornale – e’ costituita dall’attuale posizione francese (che segue analoghi “avvisi” già diffusi da Germania e Gran Bretagna nei mesi corsi) e l’adesione, dopo lo stop dei negoziati, di Italia e Spagna.

“Gli avvisi di lavoro non dovrebbero essere accolti come una sorpresa. Gli stati membri hanno perso la pazienza nel non essere interpellati”,

ha detto il rappresentante dell’Ue in Israele Lars Faaborg-Andersen.
“Se continuerà l’espansione delle colonie, altre nazioni Ue – ha aggiunto il rappresentante dell’Ue – emetteranno simili avvisi”.
“Questo è un segnale molto incoraggiante da parte dei paesi europei – esulta il membro dell’OLP, Hanan Ashrawi – specialmente perché questa presa di posizione si rivolge ai cittadini del settore privato”.
“E’ chiaro – ha proseguito la Ashrawi – che i paesi europei non vogliano essere più complici della politica di insediamenti israeliana e cerchino di applicare la legge internazionale anche entro i propri confini”.
Fonte Il Fatto Quotidiano

Fondo olandese scarica banche israeliane: “Hanno filiali in Cisgiordania”
12 gennaio 2014

La PGGM, tra i principali gestori di fondi pensione in Europa, ha venduto le azioni di 5 istituti di credito di Gerusalemme perché "finanziano gli insediamenti coloniali nei territori palestinesi occupati" e, quindi, violano il diritto internazionale

Per il quotidiano israeliano Haaretz l’empasse ammonterebbe solo a poche decine di milioni di euro. Ma la decisione rappresenta un grosso danno d’immagine per le banche di Gerusalemme e potrebbe spingere altre società europee a portare avanti iniziative simili. L’olandese Pggm, tra le maggiori società di gestione fondi pensione d’Europa, ha annunciato in queste ore di aver ritirato i propri investimenti dai cinque istituti di credito israeliani più importanti: Bank Hapoalim, Bank Leumi, First International Bank of Israel, Israel Discount Bank e Mizrahi Tefahot Bank. Il motivo ? Hanno filiali in Cisgiordania e finanziano gli insediamenti coloniali nei territori palestinesi occupati.

Insomma violano l’articolo 49 della IV Convenzione di Ginevra, che proibisce a una potenza occupante di trasferire la sua popolazione civile nel territorio che occupa. Per il fondo, che muove un patrimonio di oltre 150 miliardi di euro, le colonie non solo sono illegali rispetto al diritto internazionale, così come stabilito dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aia nel 2004, ma rappresentano un ostacolo a una possibile soluzione nel conflitto israelo-palestinese. Così la PGGM ha venduto tutte le azioni delle banche in questione e ha assicurato di non aver ceduto a pressioni politiche.

Da diversi anni la società dei Paesi Bassi ha cercato una mediazione, ma le banche si sono difese rispondendo che la legge israeliana non permette loro di cessare la fornitura del servizio a soggetti legati agli insediamenti dei coloni. Gli olandesi hanno rimandato la risposta al mittente :

“Visto che non ci sarà alcun cambiamento in futuro, abbiamo deciso di tagliare i rapporti”,
si legge nel comunicato pubblicato dal fondo pensioni, che dal 1 gennaio ha smesso di investire nei cinque istituti di credito. Una scelta etica abbracciata dalla compagnia olandese che sembra riflette la posizione dell’attuale governo di centrosinistra, che considera la presenza di colonie israeliane in territorio palestinese “una minaccia per la pace”.

Nelle ultime settimane Gerusalemme è stata colpita da una serie diboicottaggi, disinvestimenti e sanzioni per la sua politica di occupazione militare, che hanno fatto balzare dalla sedia parecchi funzionari israeliani. Molti dei quali, poi, proprio dall’Olanda. La decisione della Pggm si somma infatti ad altre simili: il mese scorso l’azienda idrica Vitens ha sospeso le relazioni commerciali con la compagnia idrica nazionale di Israele, Mekorot, data le operazioni di quest’ultima in insediamenti in Cisgiordania. Poche settimane prima, un’altra società olandese, la Haskoning Dhv, specializzata in opere pubbliche, ha annullato un progetto per costruire un impianto di trattamento delle acque reflue a Gerusalemme Est. Il governo israeliano ha già espresso il suo disappunto per l’atmosfera “incline al boicottaggio che sembra arrivare dall’Olanda”. Dal ministero degli Esteri di Amsterdam hanno fatto sapere però che la decisione, presa in particolare dalla PGGM, è stata “indipendente e senza alcuna nostra intromissione”.



Anche tra gli accademici italiani si diffonde il virus del boicottaggio contro Israele Boicotta Israele anche in Italia di Mario Baudino Sulla falsariga di quanto è già accaduto in Gran Bretagna, un nutrito gruppo di accademici italiani sta lavorando a un appello che invita la comunità scientifica al boicottaggio culturale di Israele, […]

Incredibile: Dustin Hoffman boicotta Festival cinema israeliano!  Anche Meg Ryan pronta al boicottaggio Dustin Hoffman boicotta Festival cinema israeliano! di Alessandro Gatta L’attore ebreo si allontana dalla rassegna di Gerusalemme dopo l’attacco alla Freedom Flotilla Gerusalemme – […]
10 febbraio 2010 La settimana scorsa un altro musicista di fama mondiale, Carlos Santana, ha annunciato di aver annullato un concerto progettato per questa estate in Israele. Secondo la stampa locale, Santana si sarebbe arreso a pressioni politiche. In una intervista alla televisione israeliana il musicista ha detto di avere radici ebraiche e ha promesso che si esibirà in Israele “in un’altra occasione”.

Orange cede alle pressioni dei boicottatori e annuncia il ritiro del marchio da Israele
Non c’è campo in Israele L’ipocrisia della Orange che pensa di abbandonare lo stato ebraico L’amministratore delegato del gigante della telefonia francese Orange, Stéphane Richard, al Cairo ha detto che, […]


Anche la Spagna finanzia i boicottatori antisraeliani
La Spagna boicotta i prodotti d’Israele di Dimitri Buffa La tv palestinese da giorni sta mandando in onda una specie di “pubblicità regresso” sponsorizzata anche dal governo e dal ministero […]

Anche il regista Mike Leigh si iscrive al partito dei boicottatori di Israele
Cinema, regista Mike Leigh cancella visita in Israele: “Da Freedom Flotilla in poi governo israeliano sempre peggio” (ANSA) – TEL AVIV, 18 OTT – Il regista inglese Mike Leigh, di […]


Anche Elvis Costello si iscrive al partito dei boicottatori di Israele
Israele: Elvis Costello annulla concerti, e’ boicottaggio politico Gerusalemme, 18 mag. – (Adnkronos/Aki) – Il cantante Elvis Costello ha deciso di annullare i suoi due concerti programmati per il 30 giugno e il primo luglio all’Anfiteatro di Caesaerea. Lo fa sapere lo stesso musicista sul suo sito Internet, spiegando che la sua decisione risponde all’appello di boicottare Israele. ”Ci sono occasioni in cui avere semplicemente il proprio nome inserito in un programma di concerti può essere interpretato come un atto politico che risuona più di tutto quello che può essere cantato e si puo’ presumere che non si abbia memoria della sofferenza degli innocenti”, scrive l’icona britannica del rock sulla sua pagina Web.[…]

L’UE cede alle pressioni degli odiatori di Israele: si all’etichettatura dei prodotti di Giudea e Samaria
 I prodotti agricoli israeliani provenienti dalla Giudea e la Samaria, considerati contesi con i palestinesi e quindi classificati come “colonie”, dovranno avere una […]

L’Olanda taglia la pensione ai sopravvissuti alla Shoah che vanno a vivere in Giudea e Samaria Prove generali di antisemitismo in Europa Una sopravvissuta alla Shoah va a vivere in Cisgiordania e l’Olanda le comunica che le taglia la pensione del 35%, perché quelli sono “territori […]


Festival del Cinema di Toronto: ancora un insulso boicottaggio antisraeliano

Festival del Cinema di Toronto: ancora un insulso boicottaggio antisraeliano Toronto, 06/09/2009 – Jane Fonda, Danny Glover ed Eve Ensler hanno aderito al boicottaggio del festival del cinema di Toronto […]

lunedì 21 settembre 2015

PARLA MILTON FRIEDMAN . I CONSIGLI ALLA SECONDA REPUBBLICA DEL PREMIO NOBEL AMERICANO, PADRE DEI FAMOSI CHICAGO BOYS forza Italia ? io vi dico sveglia Italia!

Dovete privatizzare tutto seguendo il sistema della repubblica Ceca . e poi tagliate senza pieta' la spesa pubblica: il welfare state e ' finito per sempre. e ancora: abolite i controlli amministrativi, lasciate in pace gli evasori fiscali, tornate alle gabbie salariali e fate fluttuare la lira

PARLA MILTON FRIEDMAN. I CONSIGLI ALLA SECONDA REPUBBLICA DEL PREMIO NOBEL AMERICANO, PADRE DEI FAMOSI CHICAGO BOYS TITOLO: 
FORZA ITALIA ? IO VI DICO SVEGLIA ITALIA ! 
Dovete privatizzare tutto seguendo il sistema della repubblica Ceca. E poi tagliate senza pieta' la spesa pubblica: il welfare state e' finito per sempre. E ancora: abolite i controlli amministrativi, lasciate in pace gli evasori fiscali, tornate alle gabbie salariali e fate fluttuare la lira.                   
Ancora una stagione di gloria per il professor Milton Friedman, indigeno di Brooklyn, classe 1912. Prima gli anni dell' universita' di Chicago, profeta del laissez faire, poi gli ammiratori Ronald Reagan e Margaret Thatcher, i suoi allievi, i Chicago boys, che mettono in pratica la teoria, in corpore vili nel Cile del generale Augusto Pinochet. Nel 1976 il Nobel. Adesso la gloria italiana: il suo ex allievo Antonio Martino, ministro degli Esteri, il ministro del Bilancio, Giancarlo Pagliarini, che invoca il suo nome. Attivissimo, il nemico storico di Lord Keynes, del welfare state e dell' intervento pubblico nell'economia e' soddisfatto dell' attenzione italiana. E ha, naturalmente, un piano per la nostra economia, che anticipa dettagliatamente al Corriere della sera. 
"Per prima cosa voglio dirle che sono felice per la nomina del mio pupillo Martino a ministro degli Esteri. E bravo, intelligente, fara' bene. Arrivate tardi, ma arrivate. Sveglia italiani: il comunismo e' finito, il socialismo pure, lo stato semina disastri. Ci sono solo due modi per governare l'economia. Uno: lo scambio volontario, il mercato. Due: il comando dall'alto, militare o statale. Convivono sempre. Anche in Urss, ai tempi brezneviani, c'era un po' di piccolo mercato, L'opposto era Hong Kong, dove lo stato contava meno del dieci per cento in economia, non c'erano regole, l' esempio storico di libero mercato. "Le riassumo il nostro credo, in cui spero il governo di Silvio Berlusconi vorra' riconoscersi: l' amministrazione statale deve provvedere solo servizi essenziali alla societa' . Nel XIX secolo gli Stati Uniti spendevano una cifra irrisoria per l'economia, e all'apice dell'Impero Britannico, gli inglesi non superavano il dieci. Lo stato deve assicurare solo la difesa, la proprieta' privata, l'ordine e la legge, le elezioni, il sistema giudiziario. Punto. Purtroppo deve esserci una legge e un sistema fiscale, ma la proprieta' privata deve essere libera. E come puo' pensare lei di possedere una casa se lo stato le impone l'equo canone? E come puo' pensare di possedere un vestito se lo stato le impone di comprarne uno fatto nel Paese?". 
Breve pausa. Il professore riprende: 
"Ah, lo stato deve pure regolare la politica monetaria". Se Hong Kong era il paradiso del libero mercato e l'Urss il suo Inferno, cos'e' l'Italia, un Purgatorio? E gli Stati Uniti il Limbo? "Guardi che l'Italia e' molto piu' libera di quel che voi credete, grazie al mercato nero e all'evasione fiscale. Il mercato nero, Napoli, e l'evasione fiscale hanno salvato il vostro Paese, sottraendo ingenti capitali al controllo delle burocrazie statali. E per questo io ho piu' fiducia nell'Italia di quel che si possa avere dalle statistiche, che sono pessimiste. Il vostro mercato nero e' un modello di efficienza. Il governo un modello di inefficienza. In certe situazioni un evasore e' un patriota. Ci sono tasse immorali. Non facciamo moralismi, un conto e' rubare o uccidere, un conto evadere le tasse. Lei ha mai conosciuto qualcuno che obietta al contrabbando, se non semplicemente per il pericolo di venir catturato?" 
Avete capito cosi', dalla viva voce di Friedman il suo credo, come condensato nel celebre volume, scritto con Anna Schwartz sulla storia della politica monetaria americana e come tramandato agli allievi: il Welfare state offende i valori antichi dell'umanesimo, argomentava gia' nel 1962 "Capitalism and Freedom", scritto con la moglie Rose. Ora ascoltate il profeta sull'Italia :
"Siete un grande Paese. Grande tradizione di mercato, voi inventate banche e contabilita' . Allora dovete passare dal 50 per cento dell' economia controllata dallo stato al 10 per cento. Ecco come: 1) Privatizzare. 2) Privatizzare. 3) Privatizzare. Dovete privatizzare l'Eni? Ecco la ricetta. Niente polemiche sbagliate tra nocciolo duro di azionisti scelti e azionariato popolare diffuso. Seguite il metodo della repubblica ceca. Ogni cittadino avra' dei buoni, perche' sono i cittadini, con le tasse, che hanno pagato questi giganti. Questi buoni saranno redimibili con azioni. Ogni cittadino un capitalista. Altrimenti si centralizza la proprieta' e noi vogliamo disperdere! Hanno fatto cosi' anche in British Columbia e ha funzionato. 4) Dopo la privatizzazione, tagliate la spesa pubblica e tagliate le tasse. Infischiatevene del deficit, il deficit sono tasse. Conta ridurre la spesa. Se spendete 100 e ricavate 50 in tasse, da dove vengono le altre 50 lire? Da tasse nascoste, comunque, mica credera' in Babbo Natale? 5) Abrogate ogni tariffa e controllo, le quote sulle automobili, i computer, i prodotti giapponesi. State alla larga dalle burocrazie europee e dai serpenti monetari. Lasciate fluttuare la lira in liberta'. Se il governo fa bene sara' forte, altrimenti, se va male, capirete che l'estero vi critica. Ritorno alle gabbie salariali, subito". Professor Friedman, ascolti l' avvocato del Diavolo keynesiano: i Chicago Boys hanno appoggiato un dittatore crudele come Pinochet e l'economia cilena non e' comunque svizzera; la deregulation ha stroncato varie industrie americane; il deficit creato da Ronald Reagan lo ricorderanno parecchie generazioni; quanto a ridurre la spesa pubblica, furono gli investimenti massicci nell'industria militare la sigla degli anni di Reagan; oggi alla Casa Bianca risiede un neokeynesiano. "Il Cile e' un fiore, i ragazzi arrivarono con l'inflazione al 2000 per cento e la stroncarono in poco tempo. E con il risanamento e' arrivata anche la democrazia. Privatizzarono tutto, la previdenza, la scuola, con certificati speciali per chi va alla scuola privata. Guardi il Brasile e guardi il Cile, oggi. Negli Stati Uniti il caos lo provoco' George Bush, alzando le tasse. Reagan, riducendole dall'85 per cento al 28, in certi casi, ottenne la piu' lunga ripresa economica del dopoguerra. Certo, ci fu la forte spesa militare, ma nacque da considerazioni politiche, ridurre sul lastrico l'Urss, non economiche. I ricchi si arricchirono e i poveri si impoverirono? Questa e' la regola delle societa' tecnologiche, dove chi ha molto sapere fa soldi e chi non e' specializzato, fa la fame. Lo vedrete presto anche in Italia. Bush si innamoro' invece degli ecologisti con il Clean Air Act, con le leggi a favore degli handicappati e distrusse la ripresa. Clinton non fa nulla: e' neutrale, sull'economia non ha mosso un dito". Con Silvio Berlusconi arriva al governo un imprenditore e in Italia c' e' preoccupazione. "Sciocchezze. Non conosco Berlusconi, ma non credo che essere un imprenditore di successo comporti la squalifica come politico. Anzi! Spero faccia coppia con Antonio Martino che e' stato abilissimo a scegliere gli Esteri e non un dicastero economico. Oggi l' economia si governa dall'estero, il mercato e' mondiale. Martino fara' come George Shultz, che da ministro del Tesoro non cavo' un ragno dal buco e da segretario di stato fece fare al paese molti affari".

Gianni Riotta 
FonteCorriere della Sera (30 maggio 1994)

Le tanto demonizzate parole dell'allora premier, Silvio Berlusconi "che era moralmente giusto evadere tasse troppo alte" avevano una provenienza da premio Nobel per l'economia ma questo ovviamente non faceva comodo a chi invece aveva interesse a devastare nazione ed economia per meri interessi di parte e ricerca del potere.
Le privatizzazioni di cui parla  il professor Friedman nulla hanno a che vedere con quelle a cui siamo abituati noi, dell'Italia e dell'Argentina degli anni '90 o della Grecia del 2015, rapina e svendita sottocosto a volte motivate da crisi indotte ad hoc per depredare le nazioni di asset, aziende e ricchezza e ridurle sul lastrico giustificando poi politiche repressive ma se mai con una gestione compartecipata dai cittadini che non potrebbe che aumentare anche una coscienza civica.
Interessante l'avvertimento di stare alla larga dalle burocrazie europee e dai serpenti monetari, come si sa era già tutto scritto e deciso e dopo il colpo di stato magistratico di mani pulite del 1992 ne sopravenne un altro di medesima fattura e stesso protagonista nel 1995 che portò poi all'avvento del centrosinistra con cinque governi diversi in cinque anni ed i conseguenti decreto salva banche di D'Alema e la funesta entrata nell'€uro di cui tutti conosciamo e ne patiamo le conseguenze ..

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venerdì 18 settembre 2015

Intervista esclusiva a Bin Laden che nega coinvolgimenti nell’11 Settembre. 28 Settembre 2001:


Testo integrale del settembre 2001 intervista “esclusiva” di carta pakistano

Nota del Global Research Editor
Portiamo all’attenzione dei nostri lettori il seguente testo dell’intervista di Osama bin Laden con un quotidiano pakistano, pubblicato a Karachi il 28 settembre, 2001, è stato tradotto in inglese dalla BBC World e reso pubblico il 29 settembre, 2001.
L’autenticità di questa intervista resta da confermare. E’ disponibile in riconosciuti archivi di notizie elettroniche, tra cui la BBC. La sua autenticità non è stata messa in discussione.  
L’intervista tende a demistificare il personaggio Osama bin Laden.
Osama bin Laden nega categoricamente il suo coinvolgimento negli attentati 9/11. Dichiarazioni di Bin Laden in questa intervista sono nettamente diverse da quelle fatte nei presunti videocassette Osama.
In questa intervista, Osama bin Laden presenta una comprensione della politica estera degli Stati Uniti. Egli esprime le sue opinioni in merito alle perdite di vita occorse l’11 Settembre. Egli si concentra sul sostegno della CIA per il traffico di stupefacenti.
Egli fa anche affermazioni su chi, a suo parere, potrebbe essere il probabile autore di attentati dell’11 settembre.
Si tratta di un testo importante che non è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica occidentale.
Abbiamo evidenziato le sezioni principali di questa intervista.
E ‘nostra speranza che il testo di questa intervista, pubblicata il 28 settembre 2001 appena una settimana prima dell’inizio della guerra in Afghanistan, contribuirà ad una migliore comprensione della storia di Al Qaeda, il ruolo di Osama bin Laden e il tragico eventi di 11 settembre 2001.
Questa intervista è pubblicato solo a scopo informativo. GR non ha in alcun modo approva le dichiarazioni in questa intervista.
Michel Chossudovsky, 9 Settembre 2014

 Intervista del giornale pakistano “esclusivo” con Osama Bin Ladin

INTERVISTA INTEGRALE

Karachi, il 28 settembre 2001. Intervista di Ummat. Traduzione di Urdu
Ummat: Lei è stato accusato di coinvolgimenti negli attentati di New York e Washington. Cosa vuoi da dire su questo? Se non siete coinvolti, chi potrebbe essere?
Usamah [Osama Bin Laden]: In nome di Allah, il più benefico, il più misericordioso. Lode ad Allah, Che è il creatore di tutto l’universo e Chi ha fatto la terra come una dimora per la pace, per l’intera umanità. Allah è il Sostenitore, che ha inviato il Profeta Muhammad per la nostra guida. Sono grato al Gruppo Ummat di questa intervista, che mi ha dato l’opportunità di esprimere il mio punto di vista.
Ho già detto che io non sono coinvolto negli attacchi dell’11 settembre negli Stati Uniti. Come musulmano, faccio del mio meglio per evitare di dire una bugia. Non ho avuto conoscenza di questi attacchi, né considero l’uccisione di donne innocenti, bambini e altri esseri umani come un atto apprezzabile. L’Islam proibisce severamente di causare danni alle donne innocenti, bambini e altre persone.
Tale pratica è vietata nel corso di una battaglia. E’ negli Stati Uniti, che sta perpetrando ogni maltrattamenti su donne, bambini e persone comuni ad altre fedi , in particolare i seguaci dell’Islam. Tutto ciò che sta accadendo in Palestina negli ultimi 11 mesi è sufficiente a richiamare l’ira di Dio su gli Stati Uniti e Israele.
Vi è anche un monito per i paesi musulmani, che vedono questo come uno spettatore silenzioso. Che cosa avevano in precedenza fatto per le persone innocenti in Iraq, Cecenia e Bosnia?
Solo una conclusione potrebbe essere derivata dall’indifferenza degli Stati Uniti e l’Occidente di fronte a questi atti di terrorismo e al patrocinio dei tiranni da queste potenze. L’America è una potenza anti-islamico ed è alleata con le altre forze anti-islamici. La sua amicizia con i paesi musulmani è solo uno show, piuttosto ingannevole. Attirando o intimidendo questi paesi, gli Stati Uniti li costringono a svolgere un ruolo da loro scelto. Osservate attentamente e vedrete che gli schiavi degli Stati Uniti o sono governanti o sono nemici dei musulmani.
Gli Stati Uniti non hanno amici, né vogliono averne, perché il presupposto di amicizia è quello di venire al livello di un amico o di considerarlo alla pari con voi. L’America non vuole vedere nessuno uguale ad esso. Si aspetta la schiavitù dagli altri. Pertanto, gli altri paesi o sono i suoi schiavi o sono a loro subordinati.
Tuttavia, il nostro caso è diverso. Abbiamo promesso la schiavitù solo a Dio Onnipotente e dopo questo impegno non c’è possibilità di diventare schiavo di qualcun altro. Se lo facciamo, sarà spregevoli. La maggior parte delle nazioni del mondo che sostengono la loro libertà sono quelli religiose, che sono i nemici degli Stati Uniti, o quest’ultimo li considera come i suoi nemici. I paesi che non accettano di diventare suoi schiavi, come la Cina, l’Iran, la Libia, Cuba, Siria, e la Russia diventano nemici degli USA.
Chi ha commesso l’atto dell’11 settembre non sono gli amici del popolo americano. Ho già detto che siamo contro il sistema americano, non contro il suo popolo, mentre in questi attacchi, il popolo americano comune è stato ucciso.
Secondo le mie informazioni, il bilancio delle vittime è molto più alto di quello che il governo degli Stati Uniti ha dichiarato. Ma l’amministrazione Bush non vuole che il panico si diffonda. Gli Stati Uniti dovrebbero cercare di rintracciare gli autori di questi attacchi dentro di sé; le persone che fanno parte del sistema americano, ma sono in realtà contro di esso. O coloro che stanno lavorando per qualche altro sistema; le persone che vogliono fare del nostro secolo come un secolo di conflitto tra l’Islam e il Cristianesimo in modo che la loro civiltà, nazione, paese, o ideologia possa sopravvivere. Negli stessi Stati Uniti, ci sono decine di gruppi ben organizzati e ben attrezzate, che sono in grado di causare una distruzione su larga scala. Allora non si può dimenticare i sionisti americani, che sono infastiditi con il presidente Bush per le elezioni in Florida e vogliono vendicarsi.
Poi ci sono le agenzie di intelligence degli Stati Uniti, che richiedono miliardi di dollari di fondi del Congresso e al governo ogni anno. Questo problema di finanziamenti non era un grosso problema fino all’esistenza della ex Unione Sovietica, ma dopo il crollo del muro il bilancio di queste agenzie è entrato in pericolo.
Avevano bisogno di un nemico. Così, hanno iniziato la propaganda contro Osama e talebani e poi questo incidente è accaduto. Vedete, l’amministrazione Bush ha approvato un budget da 40 miliardi di dollari. Dove va questa quantità enorme di denaro ? Essa sarà fornita alle stesse agenzie, che hanno bisogno di enormi fondi e vogliono esercitare la loro importanza.
Ora hanno la possibilità di spendere i soldi per la loro espansione e per aumentare la loro importanza. Vi darò un esempio. I trafficanti di droga provenienti da tutto il mondo sono in contatto con le agenzie statunitensi. Queste agenzie non vogliono sradicare la coltivazione e il traffico di stupefacenti, perché la loro importanza diminuirebbe. Le persone nella Drug Enforcement Department sono incoraggiati nel traffico di droga in modo che possano mostrare le loro prestazioni e ottenere milioni di dollari di budget. Il generale Noriega è stato fatto un barone della droga dalla CIA e, nel bisogno, fu fatto un capro espiatorio. Allo stesso modo, che si tratti di Bush o di qualsiasi altro presidente degli Stati Uniti, non possono portare Israele davanti alla giustizia per le violazioni dei diritti umani o tenerlo responsabile per tali crimini. Cos’è questo? Non è che esiste un governo all’interno del governo degli Stati Uniti ? E’ a quel governo segreto a cui deve essere chiesto chi ha compiuto gli attacchi.
FONTE
Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality