Et voila il copione si ripete per l'ennesima volta a confermare la false flags, incredibile come questi sbadatissimi terroristi combinazione riescono a lasciare sempre i documenti sul luogo del delitto che sono poi ovviamente la cosa che nemmeno dovresti portarti dietro.
Ma sappiamo anche a confermare la false flags che il Mossad è specializzato è mondialmente conosciuto per questo, furto di documenti e mistificazioni di identità, per questo anni fa la Nuova Zelanda ha interrotto i rapporti diplomatici con Israele.
Master of deception, maestri dell'inganno ...
Le giustificazioni dei media del tipo che i martiri devono farsi riconoscere sono pure manipolazioni, quello che è interessante ricordare è che il passaporto di Muhammad Atta l'11 settembre riuscì a rimanere intatto dopo la deflagrazione dei fantomatici aerei la polverizzazione di 3 grattacieli immensi ma lui l'impavido Ma sappiamo anche a confermare la false flags che il Mossad è specializzato è mondialmente conosciuto per questo, furto di documenti e mistificazioni di identità, per questo anni fa la Nuova Zelanda ha interrotto i rapporti diplomatici con Israele.
Master of deception, maestri dell'inganno ...
passaporto d'acciaio supera tutte le esplosioni incendi crolli e magicamente salto fuori nelle mani degli investigatori che combinazione nell'istante dell'impatto già sapevano chi era il colpevole ....
Il sospetto è un richiedente asilo che sarebbe legato ad ambienti islamisti. Imminente un blitz in Nord Reno-Westfalia.
Proseguono le ricerche a Berlino e in tutta la Germania per individuare il responsabile dell'attentato che nella sera di lunedì ha tolto la vita a 12 persone, quando un camion si è schiantato sulla folla ai mercatini di Natale della zona ovest della città.
La polizia ha ritrovato nel camion un documento di identità appartenente ad un tunisino, ricercato a livello internazionale e sul cui capo pende un mandato d'arresto internazionale.
Si tratta di un ventiquattrenne, Anis Amri, nato nella città di Tataouine. Alto 178 cm, pesa circa 75 chili, moro con gli occhi castani, asrebbe armato e pericoloso. Secondo i media tedeschi l'uomo avrebbe fatto richiesta di asilo politico in Germania nell'aprile 2016, ottenendo un permesso di residenza. Quindi si sarebbe stabilito fra Berlino e la regione del Nord Reno-Westfalia. Inoltre sarebbe stato in contatto con gli estremisti legati ad Abu Walla - che, ricorda la Suddeutsche Zeitung, è stato arrestato a novembre con l'accusa di reclutare miliziani per il jihad.
Fra i documenti di Anis A. ritrovati a bordo del mezzo ci sarebbe la cosiddetta "Duldung", cioè la sospensione del permesso di soggiorno. Pare infatti che il nordafricano si fosse registrato con due nomi falsi e anche con diverse date di nascita.
Secondo Dpa, la polizia si starebbe preparando a un "imminente" blitz nel Land del Nord Reno-Westfalia, una delle regioni più ricche del Paese, dove peraltro si concentra sia il maggior numero di richiedenti asilo sia le più importanti comunità islamiste radicali della Germania.
Stamane rilasciato un secondo sospetto
Stamane la polizia federale tedesca ha fermato un secondo sospetto, ma lo ha già rilasciato nel corso della mattinata. Ieri era invece stato scarcerato l'immigrato 23enne pachistano indicato in un primo momento come l'autore del massacro e detenuto per oltre dodici ore come il principale indiziato dopo che era stato catturato al termine di un lungo inseguimento nei pressi dello zoo di Berlino.
Il responsabile della strage, chiunque egli sia, resta pertanto armato e a piede libero.
E di che stiamo parlando favolette per idioti ...
Poi rivendicato dall'ISIS, tutti tendono a dimenticare che la Clinton in persona ha confermato che è una loro creazione ...
Arturo Navone
di Ivan Francese 21/12/2016
Proseguono le ricerche a Berlino e in tutta la Germania per individuare il responsabile dell'attentato che nella sera di lunedì ha tolto la vita a 12 persone, quando un camion si è schiantato sulla folla ai mercatini di Natale della zona ovest della città.
La polizia ha ritrovato nel camion un documento di identità appartenente ad un tunisino, ricercato a livello internazionale e sul cui capo pende un mandato d'arresto internazionale.
Si tratta di un ventiquattrenne, Anis Amri, nato nella città di Tataouine. Alto 178 cm, pesa circa 75 chili, moro con gli occhi castani, asrebbe armato e pericoloso. Secondo i media tedeschi l'uomo avrebbe fatto richiesta di asilo politico in Germania nell'aprile 2016, ottenendo un permesso di residenza. Quindi si sarebbe stabilito fra Berlino e la regione del Nord Reno-Westfalia. Inoltre sarebbe stato in contatto con gli estremisti legati ad Abu Walla - che, ricorda la Suddeutsche Zeitung, è stato arrestato a novembre con l'accusa di reclutare miliziani per il jihad.
Fra i documenti di Anis A. ritrovati a bordo del mezzo ci sarebbe la cosiddetta "Duldung", cioè la sospensione del permesso di soggiorno. Pare infatti che il nordafricano si fosse registrato con due nomi falsi e anche con diverse date di nascita.
"Imminente un blitz in Nord Reno-Westfalia"
Secondo Dpa, la polizia si starebbe preparando a un "imminente" blitz nel Land del Nord Reno-Westfalia, una delle regioni più ricche del Paese, dove peraltro si concentra sia il maggior numero di richiedenti asilo sia le più importanti comunità islamiste radicali della Germania.
Secondo gli inquirenti l'autista del tir, che si è dato alla fuga, sarebbe ferito: durante la giornata la polizia ha eseguito interrogatori e verifiche negli ospedali cittadini e di tutta la regione del Brandeburgo. Inoltre sono state effettuate perquisizioni nel centro di accoglienza per migranti di Emmerich, non lontano dal confine con i Paesi Bassi. L'uomo infatti sarebbe riuscito a dileguarsi fra la folla scivolando giù dalla cabina di guida al momento dello schianto, dopo una folle lotta con il camionista polacco che aveva tentato di interrompere la corsa omicida del tir.
Stamane rilasciato un secondo sospetto
Stamane la polizia federale tedesca ha fermato un secondo sospetto, ma lo ha già rilasciato nel corso della mattinata. Ieri era invece stato scarcerato l'immigrato 23enne pachistano indicato in un primo momento come l'autore del massacro e detenuto per oltre dodici ore come il principale indiziato dopo che era stato catturato al termine di un lungo inseguimento nei pressi dello zoo di Berlino.
Il responsabile della strage, chiunque egli sia, resta pertanto armato e a piede libero.
Nella foto Ansa scattata a Lampedusa il 3 aprile 2011, si riconosce tra i minori che appiccarono l'incendio alla Casa Fraternità della parrocchia a Lampedusa, Anis Amir, seduto a terra e controllato dalle forze dell'ordine
Fonte /ilgiornale