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La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

martedì 28 febbraio 2017

Laura Boldrini esulta per la sua raccolta firme contro il dissenso in rete, noi firmiamo per mandare a casa lei



#bastabufale fa solo 14mila firme. Contro la Boldrini già in 40mila

Laura Boldrini esulta per la raccolta firme contro le fake news. Ma online spopola una petizione per ottenere le sue dimissioni

21/02/2017

Laura Boldrini esulta, anche se non è chiaro perché. La sua raccolta firme contro le bufale online (www.bastabufale.it) ha raggiunto la mastodontica - si fa per dire - cifra di 14mila sottoscrizioni.

 Censura 2007 Peter Phillips
Per carità, sono passati solo dieci giorni dal lancio dell'iniziativa, ma non è certo una cifra enorme per una campagna sponsorizzata dalla presidente dalla Camera, rilanciata da tutti quotidiani nazionali e soprattutto che richiede pochi sforzi agli italiani (basta indicare nome, cognome e mail: niente soldi o controlli ufficiali).

Lasciamo perdere il fatto che per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare di firme ne servirebbero 50 mila. Per fare un confronto limitiamoci alle battaglie della Rete. La petizione lanciata su CitizenGo Italia per chiedere le dimissioni di Francesco Spano, il direttore dell'Unar finito nella bufera per il finanziamento di circoli gay in cui si praticano orge e prostituzione, ha raccolto in un giorno ben 17 mila firme. Ed è rimasta online meno di 24 ore. Oppure si pensi alla richiesta di dimissioni di Valeria Fedeli, neo ministro dell'Istruzione beccata con una laurea mai conseguita: pochi giri di orologio e in 89 mila persone misero una sigla sotto la sottoscrizione online. Allo stesso modo la campagna per fermare lo spettacolo Gender nelle scuole, Fa'Afafine, raggiunse 80 mila adesioni in soli sei giorni.

Potremmo andare avanti per ore ed ore. In realtà se la petizione #bastabufale è, come dice la maestrina,
"la dimostrazione di quanto sia sentito il problema della disinformazione, delle bufale e delle false notizie nel nostro Paese", 
Libri Proibiti
allora c'è da pensare che non siano molti gli italiani interessati al tema. Povera Boldrini. Inoltre bastabufale.it non è certo il massimo della credibilità. All'appello del presidente della Camera, come scritto alcuni giorni fa da ilGiornale, insieme a Fiorello e Francesco Totti, si è infatti registrato pure Sandro Il Bufalaro. Chi è? Nessuno: un troll (falso profilo) inventato da noi. Chissà se tra le 14 mila firme rivendicate dalla Boldrini c'è ancora lui, visto che a noi non sono arrivate mail di cancellazione. È credibile una campagna contro le bufale che si vanta del sostegno di un Bufalaro?

Comunque, passi pure questa. Il fatto è che un appello che chiede soltanto nome, cognome e mail ai sottoscrittori non è certo il massimo dell'attendibilità. Per fare un esempio, da circa sei mesi sulla piattaforma Change.org gira una petizione per chiedere alla Boldrini di lasciare la poltrona della terza carica dello Stato.
"Non possiamo permettere - si legge - che a rappresentarci ci siano persone come lei".
Totale adesioni: circa 40 mila. Raccolte allo stesso modo in cui le raccoglie lo staff presidenziale: ovvero non certificate.


Alla fine della campagna, scriveva ieri la divina Laura su Facebook,
"convocheremo intorno a un tavolo tutti i soggetti che possono e devono contribuire ad arginare il fenomeno delle fake news". Ovvero Google, Facebook, i giornali, il governo e via decendo. "Piú firme avrá l'appello più saremo forti nel far sentire la nostra voce",
dice Boldrini. Per ora l'hanno seguita in pochi.


Interessante commento all'articolo :
Un "politico", specialmente di estrazione comunista, che lotta contro le "Fake news" in realtà sta sostenendo: "le menzogne per condizionare le masse le devo poter emettere solo io".
I Libri Sono
Pericolosi
Segnali e dichiarazioni che sono preoccupatissimi per la forza della rete e dei social network, il dissenso e il risveglio delle coscienze sono innumerevoli, in primis Israele che chiede Censura mondiale di Internet e ha creato anche un meccanismo Sniper, il nuovo Golem, ricordiamo Napolitano ma anche Zbigniew Brzeziński il fondatore della commissione trilaterale ed ex consigliere per la sicurezza nazionale USA tra i tanti, ma c'è lo speculatore George Soros tra i ricchissimi finanziatori del nuovo sistema “anti-bufale” annunciato da Facebook, una rivelazione, del Daily Mail, che poi verranno valutate secondo linee guida dettate da una organizzazione finanziata da Soros appunto e Bill Gates tra gli altri, farò seguire un articolo, sempre il peggio del peggio, grandi manovre finalizzare a questo obiettivo sono già in corso in USA, Francia, Gran Bretagna, Germania, la guerra continua anzi è al massimo della sua espressione, perchè mai c'era stato un tentativo di difesa e ribellione, forse il 1968 ma era cosa molto diversa, probabilmente un embrione non completamente consapevole, ora è tutto più che ben chiaro !!!
Imprescindibile che noi ci difendiamo, è l'unica arma che abbiamo al momento, magari faremo una contro raccolta di firme, per ora :
"PER ORGANIZZARE UNA DIFESA EFFICACE CONTRO IL DDL GAMBARO CHE CHIEDE SANZIONI E RECLUSIONE PER CHI MANIFESTA LIBERO PENSIERO IN RETE . PARTECIPATE ALL’ INCONTRO – DIBATTITO“REGOLAMENTAZIONE DELL’ONLINE – NO A PROPOSTE LIBERTICIDE”NELLA SALA ISMA DEL SENATO (PIAZZA CAPRANICA) GIOVEDI 2 MARZO DALLE ORE 11:00. WAC (Web Activists Community) e Pandora TV, su iniziativa della senatrice De Pin".
Articolo 71 della Costituzione Italiana
"Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli".
Ma torniamo alla "cara" presidente del consiglio, dato che si è distinta per tutto quello che può essere contro il popolo italiano, pare invasata, è evidente che fa ed è al soldo di interessi sovranazionali, deve andare a casa, abbiamo parecchie petizioni attive in rete ne ho selezionate tre :

Dimissioni On. Laura Boldrini

Sottoscrizione pubblica per richiedere le dimissioni dell'On. Laura Boldrini dalla carica di Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Ieri si è svolto in Aula l'omicidio verso la Democrazia, la Presidente Boldrini ha pensato di usare la "Tagliola" strumento che toglie alle opposizione anche l'unico diritto che hanno: LA PAROLA! Dimissioni Subito! 54.600 firme


Dimissioni della Presidente della Camera Laura Boldrini

Laura Boldrini riveste la carica di presidente della Camera dei Deputati, la seconda più importante carica della Repubblica Italiana dopo quella del Presidente della Repubblica e insieme al Presidente del Senato.

In virtù di ciò, oltre il suo ruolo, ovvero quello di provvedere al corretto funzionamento della Camera dei deputati, Laura Boldrini dovrebbe avere come scopo principale del suo lavoro, quello di fare gli interessi del popolo italiano.

In questi anni abbiamo visto la Boldrini impegnata in ogni tipo di battaglia legata al tema dell'accoglienza o in merito alla sostituzione di alcune parole, che a suo dire, andrebbero usate al femminile.

Proprio tale "passione" per alcuni temi specifici, dimostra, come il suo contribuito in politica, sia legato quasi ed esclusivamente a tematiche che non migliorino in alcun modo la condizione del cittadino comune.

Per questo crediamo che una delle più alte cariche dello Stato come il presidente della Camera dei Deputati non possa essere impersonata dalla figura di Laura Boldrini e per il medesimo motivo ne chiediamo le dimissioni.  41.600 firme

DIMISSIONI DI LAURA BOLDRINI E DEL MINISTRO CECILE KYENGE

Dopo gli ennesimi episodi di inaudita violenza e atti osceni in luogo pubblico da parte di extracomunitari nei confronti degli italiani offendendo la nostra dignità e privandoci della nostra vita...
Il presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge devono dare le proprie dimissioni per il bene dell'Italia. 6.000 firme

Fonte ilgiornale

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