Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

domenica 29 aprile 2018

Promozioni di APRILE sui Prodotti Biologici e Naturali con sconti fino al 40%








per uno stile di vita naturale ed una alimentazione Raw crudista.

Il Crudismo o (raw food) è il nuovo modello alimentare che prevede l'assunzione di cibi non cotti. La scelta del crudismo è dettata dal fatto che i cibi cotti denaturizzano la composizione originaria del cibo da assumere portando all'intossicazione dell'organismo. Al posto di cuocerli gli alimenti si possono tagliare, frullare, centrifugare, marinare, disidratare confezionando così gustose ricette che mantengono inalterata la struttura degli alimenti preservandone il contenuto enzimatico e i micronutrienti.

Una giusta dieta con cibo crudo è composta dal 75-80% di frutta, 10-20% di verdure, in particolar modo quelle a foglie verdi ed un 5% di noci e semi.

L'Alimentazione crudista è un'alimentazone viva ed è il vero modello alimentare anti-età

Scopri di più su come preparare gustose ricette crudiste consultando la sezione dedicata ai Libri Raw Food, Crudismo e Vegan

Il movimento del crudismo, conosciuto come Raw Food o Living Food è attivo da molti anni, soprattutto in America dove è seguito da parecchie star come Demi Moore, Cher, Uma Thurman, Mel Gibson, Robin Williams, Pierce Brosnan, Barbara Streisand, Sting, Beyonce, David Bowie, Steve Jobs, Anthony Robbins.

Scopri gli alimenti adatti ad uno stile alimentare crudista consultando la nostra sezione dedicata ai Cibi Raw Food.
Mangiare crudo non significa necessariamente mangiare freddo, ma mangiare cibo non cotto nel senso tradizionale (che prevede una temperatura superiore ai 42°C). Con una cottura non superiore ai 42°C, si mantengono vive tutte le proprietà nutritive degli alimenti, che le alte temperature in gran parte distruggono. I cibi, nel crudismo, possono essere scaldati senza per questo far disperdere le vitamine, i minerali, gli enzimi e le altre sostanze nutritive.
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mercoledì 18 aprile 2018

Gli abortisti “devastati” piangono la sconfitta di Hillary Clinton! La fine del sogno americano pro-choice



Questa me la ero persa, proprio non ne sapevo nulla, questa infernale lobby ha un enorme potere, ovviamente in orbita Rockefellerricordo di aver letto, molto tempo fa, che addirittura Ronald Reagan o un suo comitato, dopo il periodo presidenziale si lamentavano del potere di costoro, il Planned Parenthood, la pianificazione familiare, e di come a Washington facessero quello che volevano. Sappiamo che negli States la guerra tra abortisti e antiabortisti è violentissima.

Questa vicenda interessa anche noi, eccome, e deve essere conosciuta perchè come leggeremo sono al vertice di quel movimento criminale che cerca di "imporre una politica estera che imponga l’aborto e l’ideologia gender in tutto il mondo"quindi  tutta la questione omosessuali, femminismo, devastazione della famiglia, quindi della società, materialismo, egoismo, liberismo,  tutto è strettamente correlato, e dunque del "Nuovo DisOrdine Mondiale", i tentacoli della grande bestia, della piovra sono infiniti e devastanti ...
Se ce ne fosse stato bisogno, ancora una conferma che Barack Obama era un venduto ...  

Alla festa elettorale di Hillary Clinton presso il Javits Center di New York,
i sostenitori sembrano sgomenti dalle recenti notizie sulle elezioni.
Questo Trump comincia a essermi sempre più simpatico, e lo dico da sempre, con la posizione presa che leggeremo, aveva già dichiarato guerra in campagna elettorale.
Chiaramente ci sono luci e ombre ma provate voi a muovervi, fare colazione, pranzo e cena con sionisti, lobby degli armamenti, mafia bancaria, neocon, Israele ed ecc., senza fare la fine del Presidente John Kennedy, suo fratello e suo figlio ...  

di Miguel Cuartero Samperi
13 novembre 2016

I leader abortisti e le organizzazioni che premono per promuovere l’aborto sono letteralmente “devastati” dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Questi gruppi consideravano un dato di fatto la vittoria di Hillary Clinton e il conseguente trionfo delle politiche abortiste.

Ma la batosta è stata terribile visto che il candidato repubblicano aveva annunciato che in caso di vittoria avrebbe ritirato i finanziamenti alla Planned Parenthood, il centro di pianificazione familiare ultimamente al travolto da molte polemiche e scandali legati alla vendita di organi dei feti abortiti. Trump ha anche promesso che, in caso di vittoria, avrebbe appoggiato le iniziative pro-life, grazie anche al sostegno di numerosi cattolici che lo hanno accompagnato nella campagna elettorale, a cominciare da Mike Pence, scelto da Trump come vice presidente, un evangelico, conservatore e attivo sul fronte pro-life che nel suo intervento dopo l’elezione ha ringraziato Dio “per la grazia concessa”.


Cecile Richards e Hillary Clinton  Il candidato presidenziale democratico ha  affermato che l'accesso alla salute  riproduttiva è una questione femminile,  una questione di famiglia, una questione  economica e un problema di giustizia.
Cecile Richards e Hillary Clinton
Il candidato presidenziale democratico ha
affermato che l'accesso alla salute
riproduttiva è una questione femminile,
una questione di famiglia, una questione
economica e un problema di giustizia. 
Non è dunque strano che Cecile Richards, presidente di Planned Parenthood abbia inviato una lettera ai suoi collaboratori confidando i suoi sentimenti dopo l’inatteso e “impensabile” esito elettorale. Pur affermando di non avere parole per descrivere quello che è successo durante le presidenziali e quello che ora si prospetta per la sua società, si è detta :
 “arrabbiata, col cuore distrutto, offesa, impressionata, triste, disgustata, vergognata, scoraggiata, esausta e scossa”.
Planned Parenthood, grafico storico,
 numero centri attivi
Sotto l’amministrazione Obama, infatti, la Planned Parenthood riceveva dallo stato 500 milioni di dollari ogni anno di sovvenzioni pubbliche, un idillio che senza dubbio sarebbe continuato (se non migliorato) con Hillary Clinton. Ora inizieranno i guai per una società che nel 2015 è stata costretta a chiudere 23 centri, totalizzando 300 chiusure negli ultimi vent’anni (con Bill Clinton avevano 938 centri mentre, nel 2015, ne sono rimasti 645).

Il Presidente del Planned Parenthood Action Fund, Cecile Richards, sul palco della Convention Nazionale Democratica nel luglio 2016.
Il Presidente del Planned Parenthood Action Fund, Cecile Richards,
sul palco della Convention Nazionale Democratica nel luglio 2016.

Una delle immagini-simbolo della notte elettorale sono state le lacrime dei seguaci della Clinton, increduli del fatto che, nonostante l’appoggio dell’establishment, avevano perso queste elezioni. In tutti i media sono apparse le foto dei fan della Clinton in lacrime.

Ma una di queste immagini ha un enorme valore simbolico che trascende l’immagine stessa. Si tratta della foto, scattata da LifesiteNews, nella quale compare una donna sconsolata piangendo accanto a un uomo, anche lui visibilmente commosso.

La didascalia spiega cosa sta succedendo:
"Lo Shock è stata la reazione dominante, piuttosto che la rabbia per quello che doveva essere il partito della vittoria presidenziale di Hillary Clinton".
La coppia è stata fotografata nel quartier generale della campagna di Clinton nella notte delle elezioni e presumibilmente sta fissando gli schermi televisivi su cui si sta svolgendo uno dei più grandi sconvolgimenti politici della storia.
Per quanto struggente possa essere quella didascalia, racconta solo metà della storia. (NdR)

Ilyse Hogue e suo marito, John Neffinger.
Non si tratta di una anonima fan della Clinton ma di Ilyse Hogue, presidente della NARAL (National Abortion Rights Action League) una delle più potenti lobby abortiste degli Stati Uniti. Questa organizzazione fu fondata con l’obbiettivo di ottenere l’aborto libero durante tutto il tempo della gravidanza.

Hogue era a un passo di coronare il suo sogno, Hillary Clinton aveva infatti annunciato in campagna elettorale che ogni donna aveva diritto ad abortire fino al momento prima del parto. Si capisce dunque che la sconfitta contro Trump ha lasciato questa leader abortista (una delle voci più influenti e popolari del fronte pro-choice americano) sprofondasse del tutto. “Abbiamo bisogno di Hillary” aveva gridato in un raduno democratico, mentre travolta dagli applausi raccontava la sua “fortunata” esperienza di “aborto compassionevole” procurato in gioventù al fine di poter “realizzare i suoi sogni” libera da impedimenti.

Anche i critici pro-vita hanno detto che il discorso ha rivelato il vero status del Partito Democratico nel 2016.
"Il mio unico rimpianto è che il suo discorso non è stato dato durante la prima serata, avrebbe dovuto esserlo davvero",
ha detto Bill Donohue della Catholic League.
I discorsi alla "Convention nazionale democratica" dei "sostenitori dell'aborto" come Hogue, Cecile Richards e Stephanie Schriock "non sono un'anomalia", ha affermato. "In effetti, sono molto in sintonia con la piattaforma del Partito Democratico", che ha rimosso il linguaggio dell'era degli anni '90 in cui si chiedeva che l'aborto fosse "raro", promette ora di "alzarsi in piedi" per Planned Parenthood e chiede un aborto finanziato dai contribuenti (con le tasse NdR) in tutto il mondo. (NdR)

Ilyse Hogue ha dovuto dire addio al sogno di un’America paradiso abortista; ha visto improvvisamente sparire in un baleno l’arrivo di ingenti finanziamenti per l’aborto, la nomina di giudici abortisti nella Corte Suprema, così come l’imposizione di una politica estera che imponesse l’aborto e l’ideologia gender in tutto il mondo (programma che gli Stati Uniti hanno già messo in pratica in molti paesi del terzo mondo).


A proposito di NARAL il sito BallotPedia.org (enciclopedia online di politica americana) segnala che per la campagna elettorale del 2012 questo gruppo abortista ha speso più di 1,7 milioni di dollari per promuovere candidati pro-choice ma, soprattutto, per screditare, attaccare i candidati pro-life che potevano rappresentare un pericolo per la loro campagna.

Dal canto suo, il neo eletto presidente americano Donald Trump, in un articolo pubblicato il 23 gennaio sul Washington Examiner aveva esposto la sua visione “per una cultura della vita” schierandosi apertamente e con orgoglio per il diritto alla vita :
Io sono per il diritto alla vita. Ho questa posizione pur ammettendo eccezioni in casi di stupro, incesto o quando è a rischio la vita della madre. Non sempre l’ho pensata così, ma una esperienza personale assai significativa mi ha portato a riconsiderare il prezioso dono della vita”. Si tratta – scriveva Trump – del “primo, e il più importante, dei nostri diritti «inalienabili»“. “Con il tempo la cultura della vita di questo Paese ha preso a scivolare verso una cultura della morte”.
Il 5 ottobre Trump inviò una lettera a Gail Buckley, presidente della Catholic Leadership Conference, ribadendo ai cattolici :
"Sono e sarò pro-vita. Difenderò la vostra libertà religiosa e il diritto a praticarla pienamente e liberamente, come individui, come proprietari di negozi e istituzioni accademiche. Mi assicurerò che ordini religiose come Le Piccole Sorelle dei Poveri (che hanno sfidato Obama su contraccezione e aborto. Ndr.) non vengano attaccate dal governo federale a causa della loro fede".
Sono dichiarazioni che i grandi media hanno volutamente ignorato per evitare di incoraggiare il voto repubblicano, ma che ora “rischiano” – se il neo presidente manterrà le promesse – di tradursi in politiche concrete a favore della vita e dei diritti dei nascituri, di quella minoranza perseguitata, forse l’unica minoranza ignorata nella campagna elettorale di Hillary Clinton, che ora può, con ragione, sperare in qualcosa di nuovo.

Fonte   testadelserpente


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Vince Trump, tranne che sui giornali. "Se io divento presidente tu vai in galera"




giovedì 12 aprile 2018

Top Secret - Trapelato documento dove risulta che le forze armate statunitensi stanno accelerando lo sviluppo delle armi convenzionali di pronto intervento globale (CPGS)



Terza guerra mondiale in arrivo ?
I presupposti ci sono tutti, ovunque si stanno dotando o si sono dotati di missili balistici a lungo raggio, India, Korea del Nord, Israele, Russia, Iran, USA, Cina quelli che ricordo.
Il giorno dell'ambiguo tweet del Presidente Trump : "arrivano i missili", rivolto alla Russia, che pare essere all'avanguardia nel campo, trovo per puro caso, un documento trapelato dal  Congressional Research Service (CRS), la Biblioteca del Congresso USA, dove descrive come le forze armate statunitensi stanno accelerando lo sviluppo di armi convenzionali di pronto intervento globale (CPGS).
E' vero che le armi hanno spesso anche un effetto deterrente ma non è comunque un bell'argomento, la buona notizia è con queste tipologie di armi si allontana l'uso dell'atomica, ma c'è sempre qualche psicopatico tipo Israele che detiene centinaia di atomiche illegalmente e un protocollo "Samson" da : "Muoia Sansone con tutti i filistei", disponibili a distruggere il mondo se attaccati ...
Altro problema è che i salumieri vendono i salami, i meccanici aggiustano le automobili, i militari fanno i soldati, fanno la guerra, altri costruiscono le armi, gli psicopatici comandano, fino a che non si inverte la tendenza non ne usciamo, o ne usciamo proprio ... !!
Questo documento a questo punto, era segreto, ora abbiamo un manuale tecnico, tattico e strategico per le guerre del XXI secolo, molto interessante ...




Secrecy News
Prompt Global Strike Weapons from CRS
10 aprile 2018

Le forze armate statunitensi stanno accelerando lo sviluppo di armi convenzionali di pronto intervento globale (CPGS) che hanno lo scopo di consentire agli Stati Uniti di colpire obiettivi ovunque sulla Terra con breve preavviso utilizzando armi convenzionali.

Il Dipartimento della Difesa ha richiesto un aumento dei finanziamenti nel 2019 per armi di attacco globali tempestive, 278 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 201 milioni di dollari dell'anno fiscale 2018, con ulteriori aumenti previsti per i prossimi cinque anni.
"Questo dimostra la crescente priorità assegnata al programma nel Pentagono e il crescente interesse per il Congresso nel portare avanti il ​​programma verso lo spiegamento",
secondo un rapporto appena aggiornato su tali armi dal Congressional Research Service :


Armi convenzionali di pronto intervento globale
Missili balistici a lungo raggio:
Background e problemi.

Amy F. Woolf

Specialist in Nuclear Weapons Policy
April 6, 2018
Sommario
Le armi convenzionali di pronto intervento globale (CPGS) permetterebbero agli Stati Uniti di colpire bersagli ovunque sulla Terra in appena un'ora. Questa capacità può rafforzare gli sforzi degli Stati Uniti per scoraggiare e sconfiggere gli avversari permettendo agli Stati Uniti di attaccare obiettivi di alto valore o "fugaci obiettivi" all'inizio o durante un conflitto. Il Congresso ha generalmente sostenuto la missione PGS, ma ha limitato i finanziamenti e ha suggerito alcune modifiche ai finanziamenti per programmi specifici.

Le armi CPGS non sostituiscono le armi nucleari, ma integrerebbero le capacità convenzionali degli Stati Uniti.  Esse fornirebbero una capacità di "nicchia", con un piccolo numero di armi dirette contro bersagli selezionati e critici. Alcuni analisti, tuttavia, hanno sollevato preoccupazioni sulla possibilità che gli avversari degli americani possano interpretare erroneamente il lancio di un missile con testate convenzionali e concludere che i missili trasportano armi nucleari. Gli Stati Uniti. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) sta considerando una serie di sistemi che potrebbero fornire agli Stati Uniti la capacità di attacco a lungo raggio.

L'Air Force e la Marina hanno entrambi considerato di schierare testate convenzionali sui loro missili balistici di lungo raggio. L'Agenzia aeronautica e la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) hanno cercato di sviluppare un veicolo ipersonico di consegna della planata che potesse dispiegarsi su un missile balistico terrestre Peacekeeper modificato, ma i fallimenti dei test hanno portato alla conclusione di questo programma.
A metà degli anni 2000, la Marina ha cercato di schierare testate convenzionali su un piccolo numero di missili balistici lanciati da sottomarini Trident II, ma il Congresso ha respinto i finanziamenti richiesti per questo programma nel 2008. Da allora, il Pentagono ha continuato a sviluppare un veicolo a planata ipersonica, ora noto come il sistema di rientro alternativo, che potrebbe essere schierato su missili a lungo raggio. Allo stato attuale, sembra probabile che questo veicolo possa essere schierato su missili a raggio intermedio sui sottomarini della Marina, per quella che ora è conosciuta come la missione di attacco rapido. Il Congresso può esaminare altre opzioni di armi per la missione CPGS, inclusi bombardieri, missili cruise e possibilmente scramjets o altre tecnologie avanzate.

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La richiesta di budget del Pentagono per l'anno fiscale 2016 aumenta i finanziamenti per il programma CPGS da circa $ 201 milioni nel 2011/2011 a $ 278 milioni nell'anno fiscale 2019; mostra inoltre significativi aumenti dei finanziamenti nei prossimi cinque anni, con un totale di $ 1,9 miliardi assegnati al programma. Ciò dimostra la crescente priorità assegnata al programma nel Pentagono e il crescente interesse per il Congresso nel portare avanti il programma verso la diffusione.

Quando il Congresso esamina le richieste di budget per le armi CPGS, può mettere in dubbio le motivazioni del DOD per la missione, rivedendo se gli Stati Uniti potrebbero dover attaccare prontamente gli obiettivi all'inizio o durante un conflitto, quando non poteva contare su forze terrestri o navali in avanti. Potrebbe anche esaminare se questa capacità ridurrebbe la dipendenza degli Stati Uniti dalle armi nucleari o se, come hanno affermato alcuni critici, potrebbe turbare la stabilità e aumentare il rischio di una risposta nucleare a un attacco degli Stati Uniti. Questo rischio deriva, in parte, dalla possibilità che le nazioni che rilevano il lancio di un'arma PGS statunitense non sarebbero in grado di determinare se l'arma porta una testata nucleare o convenzionale. Il Congresso ha sollevato preoccupazioni su questa possibilità in passato.

Le testate impiegate sui sistemi boost-glide non saranno interessate dal nuovo Trattato START 2010 perché questi sono nuovi tipi di armi strategiche offensive. Ma quelli schierati nei tipi esistenti di veicoli di rientro su tipi esistenti di missili balistici avrebbero contato contro i limiti del trattato. Questo rapporto verrà aggiornato secondo necessità.


Tavola rotonda della Libreria del Congresso USA
Introduzione
I membri del Congresso e i funzionari del Pentagono hanno posto un crescente accento sui programmi statunitensi per sviluppare armi ipersoniche come parte di uno sforzo per acquisire la capacità per gli Stati Uniti di lanciare attacchi contro obiettivi in tutto il mondo in meno di un'ora. Le armi ipersoniche possono viaggiare più velocemente di Mach 5, o circa 1 miglio a 5 miglia al secondo.(1) Questo interesse è guidato sia dalla necessità percepita della missione di sistemi di pronto intervento convenzionali, sia dalle preoccupazioni di restare indietro rispetto a Russia e Cina nello sviluppo di queste tecnologie. (2)  Gli Stati Uniti stanno perseguendo due tecnologie chiave per questo scopo: i sistemi boost-glide che posizionano un aliante ipersonico in cima a un missile balistico e missili da crociera ipersonici che userebbero tecnologie scramjet.

Questo rapporto si concentra, in primo luogo, sul programma in corso del Pentagono per lo sviluppo di sistemi di attacco rapido basati su missili balistici. Questo sforzo è in corso da circa 15 anni. L'amministrazione di George W. Bush ha dimostrato interesse per l'uso di armi convenzionali per missioni di precisione a lungo raggio nel 2001 Nuclear Posture Review (NPR). Questo studio ha richiesto l'integrazione di armi convenzionali di precisione con forze nucleari strategiche in una nuova categoria di armi di "attacco offensivo". (3) Diversi altri studi del Pentagono pubblicati durante l'amministrazione Bush hanno anche invitato gli Stati Uniti a sviluppare la capacità di attaccare obiettivi in tutto il mondo, in meno di un'ora, con testate convenzionali.


L'Amministrazione Obama, nel NPR del 2010, ha anche sottolineato il ruolo che i sistemi non nucleari a lungo raggio potrebbero svolgere nel sostenere la "deterrenza regionale e obiettivi di rassicurazione degli USA". L'NPR del 2010 indicava che le capacità di proiezione di potenza convenzionali facevano parte di "efficaci architetture di sicurezza regionale", (4) sostenendo che queste capacità potevano aiutare gli Stati Uniti a garantire e difendere i propri alleati, riducendo il ruolo delle armi nucleari nella strategia di sicurezza degli Stati Uniti.
La recensione sulla postura nucleare dell'Amministrazione Trump non ha affrontato il ruolo delle armi convenzionali avanzate nella postura nucleare degli Stati Uniti, ma l'Amministrazione ha dimostrato il continuo sostegno allo sviluppo di armi convenzionali di precisione a lungo raggio nella sua richiesta di budget per l'anno fiscale 2015. Inoltre, la revisione della difesa missilistica dell'Amministrazione potrebbe affrontare crescenti preoccupazioni circa la capacità degli Stati Uniti di difendersi dalle armi ipersoniche in fase di sviluppo da parte della Russia e della Cina.

Nel 2003, il Dipartimento della Difesa (DOD) ha identificato in modo specifico un nuovo attacco globale (PGS) mission-prompt, che ha cercato di fornire agli Stati Uniti la possibilità di colpire obiettivi sulla Terra con armi convenzionali in appena un'ora, senza basarsi su forze posizionate in avanti. Il DOD ha sostenuto che questa capacità rafforzerebbe gli sforzi degli Stati Uniti per dissuadere e sconfiggere gli avversari fornendo agli Stati Uniti la possibilità di attaccare obiettivi di alto valore o "obiettivi fugaci" che potrebbero essere visibili prontamente solo per un breve periodo di tempo, all'inizio di o durante un conflitto. Il DOD ha considerato un numero di sistemi che potrebbero fornire agli Stati Uniti la capacità di attacco a lungo raggio. Questi includono bombardieri, missili cruise, missili balistici e tecnologie boost-glide che accoppiano un ripetitore di razzi con un veicolo a scorrimento ipersonico.



Durante l'amministrazione di George W. Bush, gli analisti iniziarono a notare che i missili balistici a lungo raggio armati di testate convenzionali sarebbero un'arma ideale per questa missione. Sostenevano che queste armi, basate negli Stati Uniti o sui sottomarini in mare, potevano attaccare obiettivi in tutto il mondo con un alto grado di precisione in un breve lasso di tempo. Tuttavia, durante gli ultimi anni dell'amministrazione Bush e nei primi anni dell'amministrazione Obama, i programmi di DOD hanno cominciato a concentrarsi sulle armi ipersoniche come tecnologia di scelta per questa missione. Inoltre, nel 2012, il Pentagono ha cambiato il focus del programma da "pronto attacco globale" a "pronto intervento", che ha permesso al programma di considerare lo spiegamento di un aliante ipersonico su un missile a raggio intermedio basato sul mare. Il Pentagono sta conducendo anche ricerche, attraverso DARPA e l'Air Force, di missili da crociera ipersonici a corto raggio, con aria compressa.


Alcuni analisti hanno messo in dubbio la necessità di questi programmi, sollevando preoccupazioni, ad esempio, sulla possibilità che gli avversari americani possano interpretare erroneamente il lancio di un missile con testate convenzionali e concludere che i missili trasportano armi nucleari. Hanno anche messo in dubbio che le capacità militari statunitensi esistenti potrebbero soddisfare la necessità di attacchi rapidi e convenzionali nella maggior parte dei potenziali scenari di conflitto senza aumentare il rischio di errori di calcolo o di fraintendimenti. Il Congresso ha generalmente sostenuto la logica della pronta missione d'attacco. In passato, ha limitato i finanziamenti e suggerito cambiamenti nella direzione di programmi specifici, ma, di recente, ha spinto il Pentagono a dare maggiore priorità al programma e ad accelerarne lo sviluppo. È probabile che il Congresso continui a rivedere le tecnologie e i programmi relativi a questa missione come parte del processo annuale di autorizzazione e appropriazione.



Questo rapporto fornisce una panoramica delle motivazioni alla base della missione PGS / pronto intervento e del possibile dispiegamento di testate convenzionali su missili balistici a lungo raggio o sistemi boost-glide a supporto di questa missione. Quindi esamina gli sforzi dell'Aeronautica e della Marina per sviluppare questi sistemi. Riassume la reazione del Congresso a queste proposte e fornisce un resoconto più dettagliato delle questioni sollevate da questi concetti e programmi.


(1) Jason L. Sherman, “The Hypersonic Arms Race Heats Up,” The Daily Beast, December 3, 2017, https://www.thedailybeast.com/the-hypersonic-arms-race-heats-up. See, also, Paul McCleary, “China Loves DoD Acquisition Culture, Says R&D Chief Griffin,” Breaking Defense, March 6, 2018, https://breakingdefense.com/2018/ 03/china-loves-dod-acquisition-culture-says-r/.
(2) “HASC Seapower Chair Wittman Presses For Hypersonic Focus,” Breaking Defense, February 22, 2018, https://breakingdefense.com/2018/02/hasc-seapower-chair-wittman-presses-for-hypersonic-focus/.
(3) U.S. Congress, Senate Committee on Armed Services, Hearing on the Nuclear Posture Review, Statement of the Honorable Douglas J. Feith, Under Secretary of Defense for Policy, February 14, 2002, p. 4.
(4) U.S. Department of Defense, Nuclear Posture Review, Washington, DC, April 6, 2010, p. 34, http://www.defense.gov/npr/docs/2010%20Nuclear%20Posture%20Review%20Report.pdf.


Ballistic Missile Characteristics
Background
Le Missioni di pronto intervento glovale (PGS)
Motivazioni per la missione PGS.

Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti mantennero le basi militari oltremare in modo da poter posizionare le proprie truppe per scoraggiare e, se necessario, rispondere prontamente a un attacco dell'Unione Sovietica o dei suoi alleati. Queste basi avanzate erano situate, per la maggior parte, in Europa e in Asia, regioni in cui i conflitti sembravano più probabili. Queste basi e forze d'oltremare erano ritenute non solo per aumentare la preparazione, ma anche per scoraggiare il conflitto dalla loro stessa presenza in regioni instabili. Tuttavia, con la fine dell'Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda, gli analisti hanno sostenuto che gli Stati Uniti devono essere pronti a combattere in aree inaspettate contro una vasta gamma di potenziali avversari che possono possedere una grande varietà di capacità militari. Sebbene gli Stati Uniti continuino a schierare le proprie forze militari nelle basi di tutto il mondo, ha iniziato a ristrutturare e, in molti casi, a ridurre le sue forze con sede all'estero. Ha anche cercato di migliorare la sua capacità di spostare le forze militari in una regione rapidamente quando e se si verifica un conflitto. Inoltre, come alcuni osservatori hanno notato, gli Stati Uniti non possono più essere certi che queste basi siano situate vicino alle aree di conflitto più probabili.

Di conseguenza, molti analisti e funzionari militari hanno sostenuto che gli Stati Uniti devono mantenere e potenziare le sue capacità di attacco a lungo raggio in modo che possano colpire ovunque nel mondo con forze che hanno sede negli Stati Uniti o vicino, (5) o con le loro forze che hanno la peculiarità per raggiungere gli obiettivi 
in ​​tutto il mondo, ovunque siano distribuiti. Ciò non solo permetterebbe agli Stati Uniti di inseguire un avversario senza fare affidamento su basi avanzate, ma permetterebbe anche agli Stati Uniti di raggiungere obiettivi all'interno del territorio nemico se quell'area fosse fuori dalla portata delle forze statunitensi
schierate in basi o forze navali nella regione. Inoltre, se un avversario sviluppasse difese in aria o altre capacità che potrebbero negare l'accesso degli aerei statunitensi a bersagli critici, una capacità di attacco a lungo raggio basata su tecnologie di missili balistici potrebbe rivelarsi preziosa se lanciata in anticipo, come una capacità "all'avanguardia" che degradasse le difese dell'avversario. Gli analisti sostengono che questi tipi di sistemi sarebbero molto meno sensibili agli sforzi di anti-accesso e aree negate (A2 / AD) dell'avversario.


Inoltre, alcuni analisti sostengono che gli Stati Uniti devono essere in grado di attaccare obiettivi in tutto il mondo in poche ore o meno, sia all'inizio di un conflitto che durante le operazioni in corso. Ciò perché gli avversari statunitensi potrebbero adattarsi (il Vietnam qualcosa ha insegnato NdR) alla capacità di precisione degli Stati Uniti negando le informazioni di targeting con tecniche di occultamento o mobilità, lasciando agli Stati Uniti poco tempo per attaccare dopo aver identificato gli obiettivi pertinenti. Inoltre, molti hanno notato che gli avversari potrebbero cercare di proteggere i loro beni schierandoli in strutture sepolte o corazzati, portando un requisito per migliorare la capacità degli Stati Uniti di sconfiggere prontamente obiettivi corazzati e profondamente sepolti, prima che l'avversario impiegasse le capacità nascoste.

La necessità di pronte capacità di intervento a lungo raggio o globali è stata affrontata negli studi generali sulla politica di difesa, come i rapporti sulla revisione della difesa quadriennale del 2001, 2006 e 2010 (QDR). La QDR del 2001 ha osservato che la strategia di difesa statunitense
"si fonda sul presupposto che le forze statunitensi abbiano la capacità di proiettare il potere in tutto il mondo". (6)
La QDR del 2006 ha ampliato la necessità di pronte capacità di attacco globale, notando che avrebbero fornito agli Stati Uniti capacità
"di attaccare obiettivi fissi, corazzati e profondamente sepolti, mobili e ricollocabili con accuratezza migliorata ovunque nel mondo, prontamente su ordine del Presidente".
Questo QDR ha continuato a richiedere l'implementazione di una pronta capacità di attacco globale, utilizzando Trident montati su sottomarini con missili balistici armati di testate convenzionali, entro due o quattro anni. (7) Anche il QDR del 2010 lo ha notato
"Le capacità potenziate di attacco a lungo raggio sono un mezzo per contrastare le crescenti minacce alle forze e alle basi in disuso e assicurare le capacità di proiezione di potenza degli Stati Uniti".
Ha osservato che DOD sta portando avanti una serie di programmi per soddisfare questa necessità e, come parte di questo sforzo ,
"Progetta di sperimentare con i convenzionali prototipi di attacco globale". (8)
(5) See, for example, Watts, Barry D., Long-Range Strike: Imperatives, Urgency, and Options. Center for Strategic and Budgetary Assessments. April 2005. 
(6) U.S. Department of Defense, Quadrennial Defense Review Report, Washington, DC, September 29, 2001, p. 43, http://www.comw.org/qdr/qdr2001.pdf. 
(7) U.S. Department of Defense, Quadrennial Defense Review Report, Washington, DC, February 6, 2006, pp. 49-50, http://www.globalsecurity.org/military/library/policy/dod/qdr-2006-report.pdf. 
(8) U.S. Department of Defense, Quadrennial Defense Review Report, Washington, DC, February 2010, pp. 32-33, http://www.defense.gov/qdr/images/QDR_as_of_12Feb10_1000.pdf.


DOD ha anche affrontato la pronta missione di attacco globale in specifici rapporti sulla dottrina dell'Air Force, che hanno notato che
"la proiezione di potenza rapida basata negli Stati Uniti continentali è diventata la strategia militare predominante".
Nel maggio 2003, l'Air Force emise una formale Dichiarazione  Necessaria per la Missione di Pronto Intervento Globale (PGS). Questa dichiarazione ha indicato che gli Stati Uniti dovrebbero essere in grado di colpire globalmente e rapidamente con forze convenzionali congiunte contro obiettivi di alto profitto, che gli Stati Uniti dovrebbero essere in grado di pianificare ed eseguire questi attacchi in pochi minuti o ore, a differenza dei giorni o delle settimane necessari per pianificare ed eseguire con le forze esistenti, e che dovrebbero essere in grado di eseguire questi attacchi anche quando non avevano una presenza militare permanente nella regione in cui si sarebbe verificato il conflitto. (9)


Funzionari dell'amministrazione di George W. Bush hanno visto la pronta missione di attacco globale come mezzo per estendere agli Stati Uniti la capacità di affrontare contingenze globali che potrebbero minacciare la sicurezza e gli interessi degli U.S.A. Ad esempio, l'ammiraglio James O. Ellis, il comandante degli Stati Uniti. Strategic Command (STRATCOM) dal 2002 al 2004, ha spiegato che PGS
"fornirebbe una vasta gamma di opzioni per il presidente nel rispondere alle sfide globali cruciali nel tempo". (10)
Il generale James Cartwright, che è stato comandante di STRATCOM tra il 2004 e il 2007, afferma che
""fornisce la capacità alla nazione di pianificare rapidamente e fornire rapidamente un effetto sul globo".
La capacità non sarebbe nucleare, e un comandante combattente regionale potrebbe
"adattarlo al suo scopo e consegnarlo molto rapidamente, con tempi molto brevi sulla pianificazione e consegna, in qualsiasi posto sulla faccia della terra".

"Comprende sia la capacità di pianificare rapidamente, di applicare la precisione all'intelligenza e raccogliere quell'intelligenza in modo molto rapido, e quindi di applicare quell'intelligenza al bersaglio e comprendere l'effetto che vogliamo creare".

Il generale Cartwright ha anche sottolineato che la capacità di attacco globale coinvolge molto più della semplice consegna di un'arma a un bersaglio, affermando che
"comprende sia la capacità di pianificare rapidamente, di applicare la precisione dell'intelligence e di raccogliere quell'intelligence in modo molto rapido, e quindi di applicare quell'intelligence al bersaglio e capire l'effetto che vogliamo creare". (11)
I requisiti di intelligence per la missione PGS potrebbero, tuttavia, dimostrarsi piuttosto impegnativi. Il generale Michael Hayden, allora direttore della CIA, ha notato a metà del 2007 che la missione PGS richiederà "un'intelligence molto convincente" prima che si verifichi un attacco. (12)  Ha affermato
"Se si sta per colpire all'improvviso ... deve basarsi su intelligence molto potente e molto convincente".
Inoltre, l'intelligence potrebbe dover essere rilasciata al pubblico, per dimostrare sia le esigenze militari che i limiti di tempo che rendevano necessario l'attacco. Inoltre, la maggior parte degli analisti concorda sul fatto che gli Stati Uniti non hanno ancora la capacità di soddisfare le richieste di intelligence della missione PGS.

La descrizione dell'amministrazione Obama della pronta missione di attacco globale si è concentrata maggiormente a un aspetto regionale rispetto alle sfide globali. Come notato sopra, il QDR del 2010 descriveva la missione PGS come un mezzo possibile per affrontare "crescenti minacce alle forze e basi in avanti e assicurare le capacità di proiezione di potenza degli Stati Uniti". La Rivista di postura nucleare del 2010 ha visto PGS come un componente importante degli Stati Uniti. capacità di deterrenza regionale quando ha osservato che
"queste capacità possono essere particolarmente preziose per la sconfitta di minacce regionali urgenti". (13)
Questo il cambio di attenzione si è riflesso nella guida del Pentagono nel 2012; il programma era conosciuto come Convention Prompt Strike (CPS), piuttosto che Conventional Prompt Global Strike (CPGS).

L'amministrazione Trump non ha affrontato né un immediato attacco globale né una pronta missione di intervento nella sua strategia di difesa nazionale o nella sua recensione sulla postura nucleare. Tuttavia, ha continuato a sostenere i finanziamenti per le tecnologie ipersoniche nella richiesta di bilancio per la difesa dell'anno fiscale 2015. Inoltre, Michael Griffen, sottosegretario per la ricerca e l'ingegneria del Pentagono, ha sottolineato che il Pentagono intende attribuire un'alta priorità al perseguimento di programmi di rapido intervento degli Stati Uniti. (14)


(9) This document was written by Air Force Space Command, coordinated with officials in the Joint Staff and the Office of the Secretary of Defense, and validated by the Joint Requirements Oversight Council (JROC). See, General John Jumper, U.S. Air Force, Final Mission Need Statement. “Prompt Global Strike,” May 2, 2003. 
(10) Statement of Admiral James O. Ellis, Commander, U.S. Strategic Command, House Armed Services Committee, March 13, 2003.
(11) U.S. Congress, Senate Committee on Armed Services, Subcommittee on Strategic, Testimony of Admiral James E. Cartwright, Commander, U.S. Strategic Command, Hearing, April 4, 2005.
(12) Grossman, Elaine, M., “Hayden: ‘Prompt Global Strike’ Raises Bar for Intel Community.” Inside The Air Force. June 22, 2007.
(13) U.S. Department of Defense, Nuclear Posture Review, Washington, DC, April 6, 2010, p. 34, http://www.defense.gov/npr/docs/2010%20Nuclear%20Posture%20Review%20Report.pdf.
(14) Paul McCleary, “China Loves DoD Acquisition Culture, Says R&D Chief Griffin,” Breaking Defense, March 6, 2018, https://breakingdefense.com/2018/03/china-loves-dod-acquisition-culture-says-r/.



PGS e il comando strategico degli Stati Uniti
Nell'ottobre 2002, STRATCOM, che era responsabile dei piani e delle operazioni per le armi nucleari strategiche statunitensi, si fuse con il Comando spaziale statunitense (SpaceCom), che comandava operazioni spaziali militari, operazioni di informazione, operazioni di rete di computer e pianificazione di campagne spaziali. (15) Questa fusione ha dato al nuovo STRATCOM la
"capacità di proiettare il potere in tutto il mondo attraverso lo spazio e la guerra dell'informazione".
Inoltre, alla fine del 2002 e all'inizio del 2003, il Pentagono ha ristrutturato il nuovo STRATCOM in modo che potesse assumere nuove missioni, compresa la pianificazione e l'esecuzione di la sollecita missione di intervento globale. (16) Questo cambiamento nella struttura di comando ha evidenziato la crescente enfasi nel lungo raggio, missioni strategiche nella  dottrina dei combattimenti di guerra convenzionali.

Nel luglio 2006, STRATCOM ha stabilito il comando congiunto per la componente funzionale per l'intervento globale (JFCC-GS). Secondo la sua missione, JFCC-GS
"è progettato per ottimizzare la pianificazione, l'esecuzione e la gestione delle forze per le missioni assegnate di attacchi deterrenti contro gli Stati Uniti, i suoi territori, possedimenti e basi." Tra gli altri compiti, "fornisce una  capacità integrata di intervento globale per eliminare e dissuadere le minacce e, quando diretto, sconfiggere gli avversari attraverso decisivi effetti congiunti di combattimenti globali cinetici e non cinetici". (17)

Potenziali obiettivi per le missioni PGS
Gli analisti hanno identificato un numero di potenziali obiettivi che gli Stati Uniti potrebbero avere bisogno di colpire prontamente, all'inizio o durante un conflitto con un avversario regionale. (18) 
Ad esempio, se un avversario ha schierato una difesa aerea o armi anti-satellite che potrebbero disturbare la capacità degli Stati Uniti di sostenere un attacco, gli Stati Uniti potrebbero scegliere di colpire prontamente all'inizio di un conflitto con armi che potrebbero penetrare e distruggere le difese. Un attacco tempestivo contro i missili balistici o i nascondigli di armi di distruzione di massa dell'avversario (ADM) potrebbe consentire agli Stati Uniti di distruggere queste armi prima che un avversario possa usarle. Gli Stati Uniti potrebbero anche usare armi rapide a lungo raggio per attaccare le capacità di comando e controllo dell'avversario, per degradare o indebolire le sue operazioni all'inizio di un conflitto.


Gli Stati Uniti potrebbero anche trovarsi di fronte a circostanze durante un conflitto in corso quando avrebbe bisogno di distruggere obiettivi che potrebbero apparire rapidamente e rimanere vulnerabili per brevi periodi di tempo. Questi potrebbero includere cellule di leadership che potrebbero muoversi durante un conflitto o sistemi militari mobili che l'avversario aveva scelto di tenere nascosti prima del loro utilizzo. Questi tipi di obiettivi potrebbero essere vulnerabili solo alle armi che gli Stati Uniti potrebbero lanciare prontamente e dirigere rapidamente verso i loro obiettivi. Gli analisti hanno notato che PGS potrebbe fornire i mezzi per attaccare tali obiettivi se gli Stati Uniti non avessero le armi necessarie localizzate vicino al conflitto.

Il Defense Science Board ha delineato alcuni di questi potenziali scenari in un rapporto del marzo 2009 preparato dalla Task Force sul Time Critical Conventional Strike di Strategic Standoff. Questo rapporto "ha formulato cinque scenari rappresentativi" che potrebbero richiedere una "risposta di attacco molto rapida a una situazione di sviluppo" (19). Questi scenari includevano diversi casi.

  • Un concorrente vicino ha usato la sua capacità di controspazio emergente per distruggere un satellite degli Stati Uniti.
  • Gli Stati Uniti volevano distruggere un pacchetto di materiali nucleari speciali che a una organizzazione terroristica erano stati spediti in un paese neutrale.
  • Un piccolo pacchetto di armi di distruzione di massa è stato localizzato temporaneamente in una zona rurale di un paese neutrale.
  • La leadership di un'organizzazione terroristica si era radunata in una località nota in un paese neutrale.
  • Uno stato canaglia armato di un'arma nucleare stava minacciando di usare quell'arma contro un alleato degli Stati Uniti.
Ciascuno di questi casi ha fornito scenari in cui gli Stati Uniti potrebbero voler attaccare prontamente all'inizio o durante un conflitto con un avversario regionale. Tuttavia, come alcuni analisti hanno notato, le armi a impatto immediato a lungo raggio potrebbero non sempre dimostrarsi la soluzione migliore in tutte le circostanze. Anche se l'arma potesse arrivare entro un periodo di tempo relativamente breve, gli Stati Uniti potrebbero non avere l'intelligence necessaria per individuare l'obiettivo, in particolare se si muovesse. Inoltre, un avversario potrebbe rilevare il lancio dell'arma e spostarlo prima dell'arrivo dell'arma. Di conseguenza, in alcuni casi, un'arma che potrebbe bighellonare nella zona del conflitto o colpire in pochi minuti quando il bersaglio diventa evidente, potrebbe essere migliore di un'arma che potrebbe lanciare prontamente, ma potrebbe richiedere più di un'ora per arrive. (20)



(15) U.S. Department of Defense, “DOD Announces Merger of U.S. Space and Strategic Commands,” June 26, 2002.
(16) According to Admiral James O. Ellis, the Commander of STRATCOM, these missions included global strike planning and execution; information operations; global missile defense integrations; and oversight of command, control, communications, computers, intelligence, surveillance, and reconnaissance (C4ISR) in support of strategic and global operations. See Statement of Admiral James O. Ellis, Commander United States Strategic Command, before the House Armed Services Committee, March 13, 2003, p. 4.
(17) http://www.stratcom.mil/factsheets/gs/.
(18) A description of some of these scenarios can be found in the National Academies Study on Prompt Global Strike. See Committee on Conventional Prompt Global Strike Capability, National Research Council of the National Academies, U.S. Conventional Prompt Global Strike: Issues for 2008 and Beyond, Washington, DC, 2008, pp. 31-33.
(19) U.S. Department of Defense, Office of the Under Secretary of Defense for Acquisition, Technology and Logistics, Time Critical Conventional Strike from Strategic Standoff, Report of the Defense Science Board Task Force, Washington, DC, March 2009, p. 2, http://www.acq.osd.mil/dsb/reports/ADA498403.pdf.
(20) For a description of a range of possible scenarios, and the different requirements for prompt response, see James M. Acton, Silver Bullet? Asking the Right Questions About Prompt Global Strike (Washington, DC: Carnegie Endowment for International Peace, 2013), pp. 9-29.


Missili balistici convenzionali e missione PGS
L'amministrazione Obama ha notato, nel NPR del 2010, che il Pentagono
"sta studiando il appropriato mix di capacità di attacco a lungo raggio, compresi bombardieri pesanti e attacchi globali non nucleari, nell'analisi successiva al QDR 2010 e al NPR". 
Gli Stati Uniti potrebbero usare un certo numero di diversi sistemi d'arma per questo scopo . A breve termine, questi potrebbero includere velivoli a medio o lungo raggio, missili da crociera lanciati da bombardieri o sottomarini e missili balistici basati in mare o su terra negli Stati Uniti. (21) Ma i velivoli convenzionali, anche se si trovano vicino al teatro delle operazioni, potrebbero richiedere diverse ore, o più, per raggiungere i loro obiettivi. Gli aerei possono anche essere vulnerabili alle difese aeree nemiche, in particolare se hanno tentato di attaccare bersagli in profondità nel territorio nemico. Allo stesso modo, i missili aerei o da crociera basati in mare possono essere troppo lontano dal teatro delle operazioni per raggiungere obiettivi critici in modo tempestivo.

Di conseguenza, molti analisti hanno suggerito che gli Stati Uniti dovrebbero usare missili balistici a lunga gittata (ICBM e SLBM) per la pronta missione di attacco globale. (22) Durante la Guerra Fredda, questi missili balistici a lungo raggio hanno fornito agli Stati Uniti l'abilità di minacciare obiettivi in ​​tutta l'Unione Sovietica e, se necessario, in altre nazioni, dagli Stati Uniti o da sottomarini che pattugliano in mare. Ma questi missili hanno sempre portato testate nucleari (23). Per usarle per la missione   convenzionale di attacco globale, gli Stati Uniti avrebbero dovuto schierare questi missili con testate convenzionali. L'amministrazione Bush ha innalzato per la prima volta il profilo dei missili convenzionali a lungo raggio nel NPR 2001, quando ha introdotto il concetto di "nuova triade". Questo concetto si è unito a missili nucleari a lungo raggio con armi convenzionali a colpo preciso in un categoria chiamata armi da attacco offensive. L'amministrazione Bush ha sostenuto che la disponibilità di armi convenzionali di precisione potrebbe, eventualmente, fornire al presidente più opzioni in caso di crisi e, quindi, ridurre la probabilità dell'uso di armi nucleari.

Il Defense Science Board (DSB) del Pentagono, in uno studio pubblicato all'inizio del 2004, ha affermato che i missili balistici a lungo raggio terrestri hanno "caratteristiche uniche e critiche nel tempo" che includono "reattività, raggio, velocità, precisione, letalità e libertà di manovra ". (24) Con queste possibilità, potevano attaccare bersagli in qualsiasi parte del mondo entro un'ora dal loro lancio, senza fare affidamento su basi avanzate o supportare capacità militari, come gli aerei cisterna necessari per sostenere i voli a lungo raggio dei bombardieri. Non sarebbero a rischio di difese aeree e non ci sarebbero rischi per gli equipaggi di volo. Inoltre, se le testate potrebbero manovrare per rallentare il loro rientro e aumentare il loro angolo di attacco, potrebbero essere efficaci contro alcuni tipi di corazzature e bersagli profondamente sepolti. Lo studio DSB ha affermato che queste armi potrebbero fornire
"una forza affidabile e a basso costo in allerta continua con un alto tasso di prontezza e la capacità di reagire immediatamente sotto stretto controllo dell'autorità di comando nazionale".
In altre parole, gli alti livelli di affidabilità prontezza e controllo e comando che erano necessari come parte del deterrente nucleare strategico degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda sono anche caratteristiche preziose per un sistema di attacco convenzionale a lungo raggio nell'era post-Guerra Fredda.

(21) In his testimony in 2003, Admiral Ellis specifically mentioned two systems that could contribute to this mission, Trident submarines reconfigured to carry Tomahawk cruise missiles with conventional warheads and the proposed Common Aero Vehicle, which could be used to deploy conventional munitions on long-range ballistic missiles. See the statement of Admiral James O. Ellis, Commander, U.S. Strategic Command, House Armed Services Committee, March 13, 2003. In the longer term, the Air Force and Navy are both exploring the use of ramjets, or scramjets, for long-range attack term. These hypersonic aircraft, which could fly at speeds of Mach 2-Mach 5, are still in the early stages of development. They are envisioned to launch from air bases, like aircraft, but to travel at speeds that far exceed those of U.S. aircraft and may approach the speeds of missiles. See, for example, Pincus, Walter, “Pentagon Has Far-reaching Defense Spacecraft in Works,” Washington Post, March 16, 2005. p. 3.
(22) See, for example, U.S. Department of Defense, Office of the Under Secretary of Defense for Acquisition, Technology, and Logistics, Report of the Defense Science Board Task Force on Future Strategic Strike Forces. February 2004. See, also, Eric A. Miller and Willis A. Stanley, The Future of Ballistic Missiles. National Institute for Public Policy, October 2003.
(23) When the Cold War ended in the early 1990s these missiles carried more than 8,000 nuclear warheads. The United States has reduced its strategic forces, and currently has 2,000 warheads deployed on around 786 ICBMs and SLBMs. U.S. Department of State, The Legacy of START and Related U.S. Policies, Washington, DC, July 16, 2009, http://www.state.gov/t/vci/rls/126119.htm. See also, U.S. Department of State, START Aggregate Numbers of Strategic Offensive Arms, Washington, DC, July 1, 2009. http://www.state.gov/t/vci/rls/130149.htm.
(24) U.S. Department of Defense, Office of the Under Secretary of Defense for Acquisition, Technology, and Logistics, Report of the Defense Science Board Task Force on Future Strategic Strike Forces, February 2004. p. 5-1.


E avanti così per altre 40 pagine, se proprio interessa c'è il link per l'originale ... ☺

Fonte   fas   fas