Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

giovedì 17 agosto 2017

Non posso credere che TU permetta questo - Sistema monetario e Codice Penale. Avv. Alfonso Luigi Marra



Bene, ennesima spiegazione sul Signoraggio perchè come si suol dire siete "de coccio", vedremo e sentiremo cosa ne pensa l'Avv. Alfonso Luigi Marra, ma prima ho deciso di "vuotare il sacco" non ne posso veramente più !!!
Or ora sotto il mio articolo "LE TASSE SONO UN FURTO" con il Dott. Gennaro Varone ed il Prof. Cesare Padovani  mi chiedono :
"In concreto, come si può fare, OGGI, per non pagare le tasse?"

E io così rispondo :
Plotone di Tassazione
Monia Benini
La questione è molto più ampia, le tasse ne sono solo un aspetto, mi pare evidente che ci sia un attacco lampante ai popoli, ma sopratutto alla razza bianca da parte di un "certo" tipo di classe dominante, lascio a te la libertà di capire quale che sia, questo attacco è su più livelli, alimenti, farmaci, scie chimiche, war games, attacchi terroristici false flags, espropriazione di terre vedi Africa per esempio, delocalizzazione del lavoro e quindi della ricchezza in posti diversi dal pineta da quelli in cui erano nati e si era creata, quindi leva economica, devastazione della famiglia, depravazione della società, fluoro nell'acqua e nei dentifrici, sostituzione dei popoli europei e bianchi con popolazioni africane e asiatiche attraverso le finte migrazioni etc etc, potrei andare avanti all'infinito, ma anche devastazione del pianeta in se. Il sistema è sempre il medesimo Cannabis connection di Marcello Pamio - Il perchè del proibizionismo americano anni '20 e dell'inquinamento globale

Come hanno fatto a fare questo ? Molto semplicemente come spiegato sopra ..... con l'invenzione della moneta a debito in mano a dei privati che la prestano a interessi, a usura, coercitivamente, violentemente ai popoli, alle nazioni, all'umanità, è la corda, il cappio che hanno messo al collo dei soggetti citati. 
Chiaramente con una disponibilità immensa di denaro, che è poi semplicemente carta da culo,, la possibilità di corruzione, cooptazione, ricatto e infinita e hanno preso dentro la ragnatela buona parte delle loro vittime che si votano inconsapevoli ad un suicidio volontario.

Le tasse, le imposte, lo dice il nome sono imposte fraudolentemente come ingranaggio primario del meccanismo.

Cosa possiamo fare ?? Non è molto difficile a capirsi, un pò più difficile a farsi, BISOGNA TOGLIERGLI IMMEDIATAMENTE DALLE MANI L'EMISSIONE DEL DENARO, che per altro è illegale NON ESISTE NESSUN TRATTATO, LEGGE O REGOLAMENTO che autorizzi la BCE a emettere e a prestare il denaro ad alcuno !! E le tasse magicamente scompaiono.

Ma nemmeno in America, la FED è semplicemente illecita, la costituzione degli USA autorizza soltanto il congresso a battere moneta. Aaron Russo - AMERICA Freedom to Fascism. Documentario Sub ITA
Anche la nostra costituzione decreta che NESSUN TRATTATO INTERNAZIONALE può superare la RES PUBBLICA con tutto quello che comporta.

MA CHI TOCCA IL SIGNORAGGIO MUORE, esempi cene sono fin troppi, solo un popolo, dei popoli uniti possono cambiare la situazione altrimenti è semplicemente la fine, non ci sono scialuppe di salvataggio.
Quindi unirsi e dargli il giro e BEN SAPPIAMO DOVE COME E CON CHI UNIRSI.

Per concludere momentaneamente per chi non crede che ci sia un attacco lampante ai popoli, abbiamo una fonte abbastanza autorevole : John F. Kennedy. Discorso Il presidente e la stampa. La Dichiarazione di una Guerra Segreta:- Speech The President and the Press. The Declaration of a Secret War


Mi pare chiarissimo, ed ora il solito conticino della rapina del debito pubblico:
In Miliardi di €uro : Debito Pubblico 2.270 – Interessi pagati sul debito pubblico dagli anni '80 3.500 – Media interessi pagati dai privati in 35 anni, 100 MLD x anno, 3.500 – Massa Monetaria circolante M3 22.500 – Totale 31.770 MLD €
Se calcoliamo in modo prudenziale a 1.400 miliardi di euro all’anno la torta della creazione monetaria, ci rendiamo conto che qualora venisse tassata con una aliquota tipo IRES al 27,5%, lo Stato potrebbe recuperare qualcosa come 385 miliardi dI euro di tasse all’anno:
Quindi 1.400 MLD X 35 ANNI = 49.000 MLD € + i precedenti 31.770 MLD € = 80.770 MLD € + Tasse evase (IRES ) come riportato sopra 385 MLD X 35 anni = 13.475 MLD € + i precedenti 80.770 MLD € = 94.245 MLD
SONO 100.000 CENTOMILA MILIARDI DI €URO RAPINATI ALLO STATO CIOE' A NOI SOLO DAL 1981.
Vedete un pò quante pensioni, servizi o ticket sanitari si potrebbero pagare rientrando di questo e non avendolo sulla groppa MAI PIU' ..... !!?? 
La cosa allucinante poi è che oltre averci rapinato € 100.000 MLD ci fanno pesare € 2.270 MLD di debito pubblico sul quale GIA' abbiamo pagato € 3.500 MLD di interessi .... nemmeno fosse un crimine, ma è il solito sistema giudaico come lo è la centenaria truffa del denaro a debito : io ti ammazzo ma in galera ci vai tu perchè lo dici e sei anche un anti semita ... ☺
Provate a fare il conteggio che indico nell'articolo seguente :

Alfonso Luigi Marra

Anche questo mi pare chiarissimo, vediamo un pò cosa ci ha scritto
Alfonso Luigi Marra un paio di ore fa :
"Marra: cari amici, voglio chiarire a coloro criticano non so quale mia presunta fiducia nella magistratura che io invece non me ne fido minimamente.Sennonché, come scrivo ne "Il labirinto femminile": <<non occorre che il cinghiale ami la padella affinché vi finisca..>>Tutti sappiamo cioè che la magistratura è di regime, ma questo non mi ha impedito di vincere quasi tutte le circa 100.000 cause che ho fatto contro lo Stato e che non avrebbe mai voluto farmi vincere.Nel caso del signoraggio, poi, la magistratura è sempre più in difficoltà, e sarebbe facilissimo spingerla a fare il suo dovere sol che avessimo un po' di sostegno popolare.Insomma, proprio come dal titolo del libro che sto completando e che credo pubblicherò a settembre, Il problema è che fa schifo la gente.. nel senso che la gente è di un conservatorismo ormai sconcertante.Qui cioè il vero cambiamento non lo vuole nessuno e tutti inventano finte rivoluzioni per distogliere da quella vera, e più che tutti proprio il mondo del cosiddetto complottismo.Basterebbe un presidio permanente di 1.000 persone per mettere in difficoltà la magistratura, ma le forze che potrebbero mobilitarle fanno di tutto per parlare d'altro, e io che, ve lo assicuro, se si trattasse di mobilitare su temi demagogici, saprei come mobilitare il mondo, sui temi seri non riesco a mobilitare nessuno". - Gino Marra -
Basta!!! Mollo Tutto e Mi
Trasferisco all'Estero (eBook)
Anche quà dubbi non ce ne sono, facciamo sta benedetta Denuncia contro l'espropriazione della sovranità monetaria, il signoraggio e la magistratura corrotta per coloro che vogliono presentarla, poi in santa pace, tranquilli, tranquilli ci mettiamo in 5.000, 10.000 sotto la procura di Roma a oltranza, ci diamo il cambio e qualche altro centinaio sotto le altre per non farci mancare niente e giochiamo un pò, tanto morti per morti, vaccini, malattie inventate, un vero o un presunto attacco di terrorismo come era successo a Torino e si sono calpestati per uno che ha fatto una pernacchia o rapinati di TUTTO, risparmi, casa, lavoro, vita ....
Vediamo per l'ennesima volta appunto :

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SISTEMA MONETARIO E CODICE PENALE
di Marco Giacinto Pellifroni

Secondo l’Avv. A. L. Marra l’attuale sistema di produzione e contabilizzazione del denaro da parte di banche centrali e commerciali viola parecchi articoli del nostro codice penale. Marra lo grida da oltre 40 anni, opponendosi legalmente allo scandaloso privilegio (il signoraggio), concesso da politici insipienti o collusi a un clan di banchieri privati, di emettere moneta “legale” senza averne il corrispettivo in solido a garanzia. Privilegio che dovrebbe essere prerogativa inalienabile di uno Stato degno di questo nome, tanto più se retto non da una monarchia assoluta, ma da una Repubblica: res publica! Se usurpato da una cricca di privati, corrisponde a battere moneta falsa, a spese della collettività, o ad emettere assegni allo scoperto. Di fatto, le banconote sono come assegni circolari che non vanno mai all’incasso: se ci andassero, si scoprirebbe che sono scoperti. Dopo la pubblicazione dell’enciclica “Laudato sì”, che collega finalmente alle rapine finanziarie il dissesto ambientale, ma così irrituale che stampa e TV l’hanno frettolosamente archiviata, l’avv. Marra ha inviato in Vaticano una “Implorazione a papa Francesco di guidare nella lotta al signoraggio” la sua delegazione, che presenterà al Procuratore di Roma Pignatone, il 6 luglio prossimo, la denunzia del signoraggio “affinché anche la giustizia (…) possa far seccare questa radice di ogni male”. Marra riesuma dal pluriennale oblio la sua precedente denuncia del 2007, nella quale stigmatizzava l’assurdità della sentenza 16751/2006 della Cassazione a Sezioni Unite, che dichiarava di non poter intervenire, per mancanza di giurisdizione, sulle modalità di produzione del denaro e sulle forme della sua iscrizione in bilancio da parte di Bankitalia e BCE: società private che svolgono a scopo di lucro (e che lucro!) funzioni squisitamente pubbliche. L’avv. Marra mette in evidenza che la giurisdizione per giudicare simili procedure esiste eccome, solo che si voglia accedere a “norme che le inquadrano come crimini, sui quali, si osa sperare, le Procure hanno piena giurisdizione”. Otto anni e mezzo sono trascorsi da quella denunzia; anni di “protratta inerzia giudiziaria che sconcerta, specie di fronte alla veemenza, talora selvaggia, con la quale i reati economici, finanziari, fiscali vengono aggrediti quando si tratta di cittadini comuni. Quasi che –come nell’anatomia porcina- l’arco di rotazione verso l’alto del collo e degli occhi della giustizia sia bloccato nel punto da cui vedrebbe crimini troppo grandi”. Marra passa nel documento originario a meglio definire la natura dei suddetti crimini: “Indisturbate, sotto gli occhi della magistratura, le banche centrali, tra cui Bankitalia e BCE, incredibilmente private, praticano il crimine del signoraggio primario, mentre le banche di credito praticano l’ancor più grave signoraggio secondario


Presidente della FED Ben Bernanke 2009 : "Creiamo moneta dal nulla e la addebitiamo".


Crimini realizzati in modo tale che le ‘dinastie’ –una ‘cupola’ che controlla di fatto le banche del mondo- realizzino, anche mediante immensi falsi in bilancio, due ulteriori obiettivi.

Il primo, il furto
 agli azionisti delle banche di credito (quindi anche di Bankitalia e BCE) dei proventi dello stesso signoraggio primario e secondario. Il secondo, un’evasione fiscale maggiore delle tasse, sia pagate che evase, dal resto della società. Proventi del signoraggio che, dopo averli rubati, la ‘cupola’ ricicla mediante centrali interbancarie mondiali, come Euroclear, Clearstream, Swift et al.“
Il documento del 2007 di Marra prosegue poi specificando nel dettaglio il meccanismo di questo colossale furto ai danni della collettività, che qui non ripeto, avendone già scritto, persino ad nauseam, in articoli ospitati da Trucioli nell’arco di ormai 10 anni (basta sfogliare gli “Articoli per autori” del magazine).

Come si esce da questo incaprettamento monetario? Come ho, appunto, ripetuto negli anni, non tanto uscendo dall’euro, come si limitano a propugnare alcuni partiti politici, “stranamente” dell’area di destra (Lega e Fratelli d’Italia), dovendo di logica essere propositi di sinistra –convertita invece, sin dal 1989, a fare da passe-partout della grande finanza- quanto tramite “l’eliminazione del signoraggio e l’istituzione della sovranità monetaria internazionale
(euro di proprietà degli Stati europei), realizzabile solo nazionalizzando le banche centrali, mediante la confisca penale delle loro quote..”



Venendo alle banche di credito, assodata la loro facoltà di moltiplicare ad libitum i depositi dei correntisti nell’accendere nuovi crediti, Marra auspica che
“una magistratura molto specializzata entri finalmente coi suoi poteri nel profondo del sistema, anziché astenersene, garantendo che vi fiorisca ogni genere di imperscrutabili mostruosità” e debellando questo “meccanismo moltiplicatore ad opera di falsari” legalizzati.
“Quanto poi all’attuale sistema fiscale, è illecito, perché il grosso dei tributi serve per rastrellare denaro ‘inverato’ da usare per acquistare il denaro da ‘inverare’ dalle banche.” Il termine ‘inverare’ è usato da Marra a significare che quello emesso dalle banche è falso, in quanto non coperto da equipollenti valori di beni e servizi, che sta poi a noi cittadini produrre per ‘inverarlo’, ossia renderlo vero, da falso che era. (Il signoraggio primario e secondario. L'illiceità dei tributi di Alfonso Luigi Marra)

Queste considerazioni portano Marra ad affermare che, quando la moneta diventerà pubblica, basterà una tassa unica, di entità variabile tra l’1 e il 20%: quasi una anticipazione della flat tax, oggi cavallo di battaglia di Matteo Salvini, che risulterebbe più palesemente credibile se supportata dal discorso sul signoraggio, che tuttavia non fa.

La denunzia di Marra (
Denuncia contro l'espropriazione della sovranità monetaria, il signoraggio e la magistratura corrotta per coloro che vogliono presentarla) contiene tanti altri spunti di estremo interesse che non posso qui riprodurre per ovvie ragioni di spazio, ma cui rimando i lettori di queste mie righe visitando il suo sito www.signoraggio.it. Senza peraltro mai saltare un solo articolo di Marco Della Luna, come gli ultimi due apparsi su Trucioli, illuminanti e concisi. 
E adesso un po’ di farina dal mio sacco, sulla base di quanto sopra.

Anche Sgarbi contro il Signoraggio - Dialoghi tra Marra e Sgarbi
Spiegato benissimo nel video il criminale raggiro.

Un mondo di lavoratori e di parassiti

La nostra Costituzione comincia sancendo che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro. Lavoro proprio, non “altrui”. Ergo, chi vive del lavoro altrui è un parassita. Ok? Quando la banca ti concede un mutuo, un fido, un prestito, ha forse svolto in precedenza un lavoro il cui frutto corrisponde al valore del denaro che pretende di prestarti? No di certo, visto che quel denaro lo crea dal nulla, come addirittura ammesso da un’autorità nel campo come la Bank of England, Banca Centrale Britannica. Quando poi tu cedi alla banca il frutto del tuo lavoro, ossia denaro “inverato”, per dirlo con Marra, in pratica regali alla banca denaro vero contro un prestito in denaro falso. È equivalente ad una rapina, non tanto verso di te, che quel denaro falso l’hai potuto spendere in quanto accettato dalla collettività, dalle banche stesse (in un gioco di sponda) e persino dallo Stato per pagare i tributi. No, il furto è stato compiuto a carico della comunità, che è il vero prestatore. E ad essa tu dovresti rendere quei soldi, non alla banca. Ciò è quanto accadrebbe se la moneta la creasse lo Stato, senza debito né interessi, e la banca si limitasse a prestarti i soldi, pubblici, che ha in cassa; soldi che ha legittimamente guadagnato fungendo da intermediario del credito (come del resto prevede il TUB, Testo Unico Bancario), fornendoti cioè i suoi servizi; o soldi, sempre pubblici, depositati dai suoi correntisti. 
"When banks extend loans to their customers, they create money by crediting their customer's accounts".
"Quando le banche estendono i prestiti ai propri clienti, creano il denaro che accreditano sui conti dei loro clienti".
Sir Mervyn King, Speech to the South Wales Chamber of Commerce at The Millenium Centre, Cardiff on 23rd October 2012
Euroschiavi
Dalla Truffa alla Tragedia

Ho detto che non dovrebbero esserci interessi se la moneta fosse pubblica. A maggior ragione ciò vale nel caso, purtroppo vigente, che sia privata. Gli interessi in realtà sono la foglia di fico delle banche per non scoprire il trucco: se non lo esigessero, ci si chiederebbe di cosa camperebbero. La realtà è che si pappano già l’intero capitale, per cui, se fossero almeno in parte oneste, ti direbbero: quando mi rendi il mutuo per noi è tutta moneta fresca, guadagno netto, per cui ti esimiamo almeno dal pagarci gli interessi; come Marco Saba ha proposto a papa Francesco di far fare alla banca vaticana, IOR. 

Già, ma col fisco come la metterebbero? Se il capitale reso è tutto guadagno, bisogna pagarci le tasse. Eh no, le tasse devono pagarle solo coloro che col loro lavoro “inverano” la valuta falsa bancaria, pagandoci pure gli interessi, per mascherare il raggiro. Tanto la magistratura, pur messa al corrente, anche tramite innumerevoli post su Internet, gira la testa dall’altra parte, avvalendosi di trattati sovranazionali, stipulati in sordina, a partire da quello di Maastricht nel 1992. Ma dimenticandosi di tutti gli articoli del codice penale che Marra puntualmente elenca.

In questa situazione oggettiva, vedere i governi fingere di arrabattarsi per reperire un miliardo qui, due miliardi là, magari succhiandoli ai Comuni, che poi si rivalgono sui cittadini
(a Finale Ligure l’Erario ha richiesto circa € 900.000; Spotorno sta valutando di resuscitare la tassa di soggiorno), se no “scattano le clausole di salvaguardia” fa ancor più torcere le budella per l’indignazione, dovendo subire, oltre il danno, anche lo spettacolo di questa pantomima. Circa il destino finale di tutti questi capitali, corrispondenti all’intero parco monetario circolante, totalmente a debito verso le banche, dopo il loro volo verso i paradisi fiscali tramite le centrali interbancarie sopra accennate da Marra, essi devono pur trovare un impiego fisico, che dia loro un senso. Ed eccoli rientrare sul territorio di partenza, sotto forma di “investimenti”, ossia acquisizioni di nostre aziende, espansioni delle attività di multinazionali, con prestiti a interessi zero virgola (mica il 6-7% dei nostri mutui o il 10-14% dei nostri fidi!), colate di cemento, anche se i relativi immobili restano invenduti, in attesa della prossima “ripresa” drogata. E l’ambiente? Non è cosa che riguarda la finanza, al massimo gli ecologisti, compreso l’ultimo iscritto: papa Francesco, pur capo di un’istituzione con la coscienza tutt’altro che pulita. Chissà che non faccia in futuro atto di contrizione, come già accaduto per i crimini dell’Inquisizione, dei preti pedofili e dello IOR…

P. S. Se quanto scrivo può suonare almeno qua e là incredibile, rimando, per le conferme, ai testi di Ellen Brown, in particolare “Web of Debt” e “Public Banking”; ai libri e video di Marco Saba, tra cui “O la banca o la vita”; ai testi e agli articoli, anche su Trucioli, di Marco Della Luna, tra cui il fondamentale€uroschiavi del 2005, giunto alla sua 3° edizione; oltre naturalmente alla produzione letteraria e video di A. L. Marra (www.marra.it e www.signoraggio.it)
Fonte   signoraggio    positivemoney   telegraph

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venerdì 11 agosto 2017

La mitica Radio Caroline dopo 50 anni non è più Pirata sui mari



Ai tempi, a me per primo non era molto chiaro, eravamo bambini, se ne sentiva parlare, poi con il tempo è diventato più chiaro.
Erano altri tempi, se vogliamo pionieristici per certi versi, sempre repressivi ma meno controlli, meno attrezzature elettroniche, riuscivi a svicolare, eri sempre in guerra, divertente, di Pirata non c'era solo la radio, ce ne erano parecchi ☺ne abbiamo combinate di tutti i colori.
Quando anni dopo lessi "On the Road" di Keruac, mi sembrò una presa in giro per ragazzini, poi mi resi conto che erano passati solo 40 anni, loro erano avanti comunque, ma la filosofia era rimasta la stessa, semi delirante :
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo ?» «Non lo so, ma dobbiamo andare».
- Jack Kerouac - On the Road, p. 17

Il nostro è stato quel passaggio fondamentale, anni '70 > '80, da che non c'era quasi niente a ora che c'è di tutto, troppo, l'ultimo periodo che sembrava di essere in una terra di nessuno dove potevi scorrazzare nella vita e in un mondo che non era di plastica come oggi, poi ne pagavi le conseguenze, ma ci stà, è il gioco della vita ... ed è anche divertente, se sopravvivi ...

Il nome Radio Caroline è stato utilizzato per la trasmissione da acque internazionali, utilizzando cinque diverse navi di tre diversi proprietari, dal 1964 al 1990 e via satellite dal 1998 al 2013. Radio Caroline attualmente trasmette 24 ore su 24 via internet e da occasionali servizi ristretti con licenza, trasmette anche su radio DAB in alcune aree del Regno Unito.

Quanto segue è un riassunto, in 50 anni di "Pirateria" potete immaginare che ne sono successe di tutti i colori, nel link precedente su wikipedia inglese tutta l'incredibile storia, le 

La mitica Radio Caroline ottiene la licenza dopo 50 anni da pirata sui mari

La prima trasmissione fuori dalle acque territoriali inglesi risale al 1964, con alterne vicende è arrivata ai giorni nostri. Ha ispirato il film «I love radio rock» del 2009.
di Paolo Lauri

Radio Tesla
Immaginate una macchina del tempo, indietro di 50 anni, vi sarebbe capitato di ascoltare su vecchie radioline in AM (modulazione di ampiezza) una radio nuova e anticonformista per l’epoca, bandita soprattutto dal governo inglese. Nel 1964 Radio Caroline iniziava le sue trasmissioni su una nave, la MV Fredericia ancorata al di fuori delle acque territoriali d’Oltremanica, perché la legislazione della terraferma, nel Regno Unito come altrove, finiva a pochi chilometri di distanza dalle coste: oltre quel limite si era in acque internazionali e la legge da osservare era quella del paese in cui era registrata la nave. Se la legge di quel paese non aveva obiezioni contro la trasmissione radiofonica marittima, era possibile far sentire una radio a chi stava sulla terraferma senza essere illegali. Il mito di Radio Caroline non si è mai estinto e coloro che hanno superato gli anta la ricordano ancora.

Ora dopo esattamente mezzo lustro dalla legge sulla violazione dei diritti di trasmissione marittima introdotta nel 1967 dal parlamento inglese proprio per impedire il proliferare di queste emittenti qualcosa è cambiato e la stazione ha ottenuto una licenza per trasmettere, questa volta legalmente, sul territorio inglese. Peter Moore, che gestisce l’emittente, ha dichiarato di essere felice che la richiesta, presentata già nel 2010, abbia avuto successo, aggiungendo che la sua ambizione era quella di riprendere le trasmissioni proprio sulla MV Ross Revenge sul fiume Blackwater nella contea dell’Essex. Per ora la licenza in AM è per le regioni del Suffolk e le parti settentrionali dell’Essex in Inghilterra.
«Vorremmo fornire – ancora Moore - lo stesso tipo di trasmissioni come quelle che si sentivano in passato e in molti casi presentate dalle stesse persone di prima, proprio come una capsula del tempo».

La storia di Radio Caroline inizia a mezzogiorno del 28 marzo 1964 quando Chris Moore e Simon Dee si trovavano su una nave al largo delle coste dell’Essex, a sudest dell’Inghilterra e annunciarono l’inizio delle trasmissioni dalla MV Caroline, una vecchia nave passeggeri danese. Mandarono in onda un messaggio pre-registrato:


«Questa è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24».

La prima canzone che venne mandata in onda fu Not Fade Away dei Rolling Stones, dedicata a Ronan O’Rahilly (il proprietario e deus ex machina del progetto). Erano cominciate le trasmissioni di quella che sarebbe diventata una delle prime “radio pirata” del mondo e certamente la più famosa, la cui storia ha ispirato il celebre film I Love Radio Rock del 2009 (film un po’ romanzato ma che vale la pena vedere perchè riporta i fatti dell’epoca, pur senza mai citare il nome di Caroline).

I Love Radio Rock - Trailer 1 - Italiano


Nel 1964 le trasmissioni musicali radiofoniche erano dominate dai tre canali della BBC che confinava il pop a pochissime ore a settimana e soprattutto non voleva saperne di ospitare gruppi delle etichette indipendenti. Emi e Decca la facevano da padrone e gli allora “emergenti” Beatles, Moody Blues, Who, Rolling Stones, Yardbirds e Kinks, trovavano poco spazio. L’emittente di stato inglese, un po’ come la Rai dell’epoca, limitava a poche ore al giorno la possibilità di suonare dischi in diretta e, a volte, le canzoni venivano cantate da altri interpreti o in versioni solo strumentali.


Nikola Tesla - Scritti III
Nel frattempo Ronan O’Rahilly, un ragazzo irlandese di 24 anni, cercava faticosamente di farsi strada nella Londra di quegli anni come imprenditore musicale con una sua piccola etichetta indipendente scoprì, a sue spese, che il mercato discografico era in mano ai soliti nomi: aveva bussato al canale nazionale e a Radio Luxemburg senza successo. Era un bel ragazzo con lunghi capelli chiari, sorridente, discendente da un celebre combattente per la causa dell’Irlanda repubblicana, che descriveva se stesso come anarchico e aveva un carattere carismatico. I gruppi della sua piccola etichetta – allora completamente sconosciuta – non avevano nessuna speranza di ottenere spazio su BBC, per cui O’Rahilly cominciò ad informarsi su alcune esperienze olandesi, danesi e svedesi di stazioni radiofoniche che trasmettevano dal mare.

La legislazione della terraferma, nel Regno Unito come altrove, finiva a pochi chilometri di distanza dalle coste: oltre quel limite si era in acque internazionali e la legge da osservare era quella del paese in cui era registrata la nave. Se la legge di quel paese non aveva obiezioni contro la trasmissione radiofonica marittima, era possibile far sentire una radio a chi stava sulla terraferma senza essere illegali.
Ottobre 1962: il presidente Kennedy nello Studio
Ovale con i suoi figli Caroline e John jr.
(AP Photo/White House, File)
O’Rahilly decise quindi di mettere in piedi la sua stazione, Radio Caroline, riadattando una nave passeggeri danese di 700 tonnellate, la MV Fredericia (che formalmente era registrata a Panama). Fu aiutato dalla sua famiglia, proprietaria di un piccolo porto privato a Greenore, nel nord dell’Irlanda, dove fu trasformata. O’Rahilly disse che, per il nome, si ispirò a una delle celebri foto di Caroline Kennedy che gioca nello Studio Ovale. Le apparecchiature radio vennero installate con l’aiuto di un ingegnere svedese, Ove Sjöström, che aveva lavorato in una esperienza simile in Svezia. Il 2 luglio 1964 dalla nave MV Mi Amigo sono iniziate le trasmissioni di Radio Caroline South, poi utilizzata per Radio Caroline fino al 20 marzo 1980, quando è affondata in una tempesta.  L'ultima trasmissione da Mi Amigo è stata di Stevie Gordon e Tom Anderson:
(Gordon): "Be ', siamo spiacenti di dirti che a causa delle condizioni climatiche gravi e del fatto che stiamo imbarcando abbastanza acqua, stiamo chiudendo e l'equipaggio in questo stadio sta lasciando la nave. Ovviamente, speriamo di tornare con te il più presto possibile, ma solo per il momento vorremmo dire addio". (Anderson): "Non è un'occasione davvero buona, dobbiamo affrettarci perché la barca di salvataggio è in piedi. Non stiamo andando a scomparire, andiamo sulla scialuppa di salvataggio sperando che le pompe possano salvarla; Posso, saremo di nuovo, se no, beh, non ci piace davvero dirlo". (Gordon): "Credo che torneremo in un modo o nell'altro". (Anderson): "Sì, lo credo." (Gordon): "Per il momento da tutti noi, addio e benedizione di Dio".
Fu poi utilizzato un ex peschereccio del Mar del Nord, l'MV Ross Revenge, come sede di Radio Caroline dal 1983 al 1991. 
Nel novembre del 1991, la nave ha perso l'ancoraggio in una tempesta e si è spostata alle Goodwin Sands nel Canale. L'equipaggio è stato salvato da un elicottero RAF. La Ross Revenge è stata recuperata e portata in porto a Dover, terminando 27 anni di carriera off-shore di Radio Caroline. (NdR)

Il successo fu immediato, Radio Caroline trasmetteva musica pop tutto il giorno, in pochi mesi dall’inizio delle trasmissioni raggiunse quattro milioni di ascoltatori, e presto arrivarono la pubblicità, vietata per radio dalla legge britannica fino agli anni settanta, e giochi a premi in cui si potevano vincere anche quattromila sterline (una cifra molto ragguardevole per l’epoca NdR). I DJ erano più popolari degli artisti stessi: uno dei più noti, Mick Luvzit, sposò la sua fidanzata alla radio e in diretta nel 1966.


Durante le trasmissioni si parlava molto in diretta e i DJ potevano scegliere la musica che preferivano (senza pagare nulla agli autori); comparivano come ospiti molte star dell’epoca, come il presentatore Jimmy Savile o gli stessi Beatles; la radio vendeva magliette personalizzate; i DJ si guadagnavano un seguito di pubblico entusiasta che scriveva centinaia di lettere alla casella postale della radio, sull’Isola di Man. (NdR)


Fisica: la Scienza che Ci Spiega
Come Funziona il Mondo (eBook)
La vita a bordo era una specie di telenovela continua: il compenso per i DJ era 25 sterline la settimana, venti sigarette e birra gratis; restavano a bordo quindici giorni e poi andavano per una settimana sulla terraferma a spendere tutto. Una volta Johnnie Walker, un DJ arrivato 21enne sulla nave e che  aveva scoperto la marijuana, disse in diretta che a bordo era finito il “tè”, e con il carico postale successivo arrivarono parecchie canne già rollate mandate dagli ascoltatori. (NdR)

Molti di loro sarebbero passati a BBC quando venne cominciarono le trasmissioni del nuovo canale Radio 1, nel settembre 1967, diventando presentatori radiofonici e televisivi molto famosi.
Racconta Tony Blackburn in un video su YouTube che un giorno, al momento di scendere a terra, disse alla radio che avrebbe regalato un disco a tutti quelli che lo avrebbero salutato nel percorso che avrebbe fatto dal porto di attracco fino a Londra guidando un’auto di colore rosso.
«Fu incredibile, dopo aver percorso meno di mezzo miglio avevo esaurito tutti i dischi».
PIRATE RADIO CAROLINE TONY BLACKBURN

Radio Caroline non rimase a lungo la sola radio pirata. Già mentre O’Rahilly stava lavorando al suo progetto, l’imprenditore australiano Alan Crawford aveva avviato il “Progetto Atlanta” per un’altra stazione radiofonica galleggiante, che cominciò le trasmissioni poche settimane dopo Radio Caroline. Nei mesi successivi ne nacquero molte altre: Swinging Radio England, Radio Scotland, Radio London, BBMS. In un sondaggio del 1966, il 45 per cento dei britannici disse di sintonizzarsi regolarmente su una radio pirata o su Radio Luxembourg, la potente emittente lussemburghese che era una specie di antenata delle radio pirata.


Nel frattempo, poco dopo l’inizio delle trasmissioni – e a causa di rapporti non facili con Radio Atlanta, con cui alla fine si fuse – la nave dove era nata Radio Caroline si spostò dall’altra parte dell’Inghilterra, gettando l’ancora circa cinque chilometri al largo di Ramsey, nell’Isola di Man. Un’altra nave rimaneva al largo dell’Essex per raggiungere gli ascoltatori del sud dell’Inghilterra, mentre Radio Caroline North si poteva sentire in Scozia, Irlanda e Inghilterra del nord.

L’epoca d’oro delle radio pirata, però, non durò molto.  Tra le decine di radio pirata, ci furono quelle che nacquero occupando vecchi forti della marina o altre strutture militari in disuso sull’estuario del Tamigi: in una di queste, Radio City, il proprietario Reg Calvert venne ucciso a colpi di pistola dal suo ex socio Oliver Smedley. Il mondo delle radio pirata – che diversi parlamentari criticavano moltissimo, rischiava di finire fuori controllo. Nonostante le proteste, il governo britannico pose di fatto fine all’epoca delle radio pirata con il Marine Offences Act, che entrò in vigore il 15 agosto 1967. La legge, tuttora in vigore
«proibisce di trasmettere dalle navi, dalle strutture off-shore e dagli aerei in acque territoriali britanniche, o da navi e aerei registrati nel Regno Unito dovunque si trovino».
Quasi tutte le radio pirata sorte nel frattempo smisero di trasmettere e anche molto personale di Radio Caroline se ne andò. O’Rahilly, però, aveva deciso di andare avanti e, poco dopo la mezzanotte di Ferragosto, disse «Radio Caroline continua» e mandò All You Need Is Love dei Beatles.

La stazione dovette fermarsi – per una lunga pausa di quattro anni – solo nel marzo del 1968, quando i marinai si rifiutarono di andare avanti se non fossero stati loro pagati gli arretrati.

A partire dal 1972 Radio Caroline ha ripreso e interrotto le trasmissioni diverse volte, e prima della licenza legale accordata per la prima volta dopo 50 anni, ha continuato e continua le sue trasmissioni in streaming, ma non è più tornata alla fama di un tempo. Ronan O’Rahilly, 77 anni, è molto malato ed è tornato a vivere in Irlanda proprio a Greenore, il porto dove oltre 50 anni fa tutto era iniziato.

SPEDIRE WEB

Grant Benson: «Radio Caroline è storia, voi siete il futuro»

Negli anni '80 è stato uno degli speaker di Radio Caroline, la prima radio libera britannica che iniziò a trasmettere nel 1964 da una nave battente bandiera panamense ancorata nel Mare del Nord per aggirare l'ostacolo del monopolio della BBC vigente nel Regno Unito. Oggi Grant Benson, dopo mille altre esperienze di successo, lavora per Radio Number One ed è fortemente legato al nostro Paese.

Fonte lastampa   ilpost   en.wikipedia
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giovedì 3 agosto 2017

Venezuela Ennesima Rivoluzione "Colorata", la mano della CIA - Documento USA trapelato. La lista dei politici e artisti venezuelani pagati per attaccare il governo sulle reti sociali




Avevo lasciato nel dimenticatoio questo articolo poi visto come sta procedendo la situazione mi è parso il caso di recuperarlo e aggiornarlo, ce n'è per tutti i gusti :


Informazione e Controinformazione
Edizione Integrale
Come da programma, stavamo giusto attendendo impazientemente l'ennesima Rivoluzione Colorata per "ristabilire la democrazia in Venezuela", la solita favoletta raccontata per rapinare il petrolio o altre risorse nazionali, per impiantare una Banca Centrale Rothschild o per motivi imperialisti geopolitici oppure più facilmente per tutti i motivi insieme, la "fame", "l'ingordigia" criminale non ha limiti, una volta che ti abitui a ingozzarti ...

I documenti comprovanti risalgono a metà dicembre, si erano portati avanti con il lavoro organizzando i disordini attuali.

Visto che notoriamente si ha la memoria corta la "democrazia" è stata portata in IRAQ, Libia, Ucraina, riportiamo questa descrizione:
"Nel gennaio 2011 nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente hanno cominciato a diffondersi a tappeto delle ribellioni “spontanee” e “locali” che sarebbero poi esplose nella cosiddetta Primavera Araba. Questo è quello che ci hanno fatto credere.Ci sono voluti diversi mesi perché la verità venisse a galla, e cioè che dietro le sollevazioni popolari e libere si celava la lunga mano uksraeliana (Inghilterra, Usa e Israele).Il New York Times ad aprile dello stesso anno ha dovuto intitolare: “Gruppi americani hanno favorito la diffusione della Primavera Araba”.
"Chi sono questi gruppi e qual è il loro gioco?
Tanto per citarne qualcuno: “Otpor!” in Serbia e in altri paesi, il “Movimento Giovanile 6 aprile” in Egitto, il “Centro per i Diritti Umani” del Bahrain, il “Fronte Nazionale per la Salvezza della Libia”, “Donne sotto assedio” in Siria, “Golos” in Russia, la “Fratellanza Musulmana”, ecc. Questi gruppi hanno ricevuto, finanziamenti dal National Democratic Institute (NDI), dal Freedom House di Washington e addestramento dall’intelligence statunitense (CIA) e britannica (MI5)".
"Per meglio comprendere qual è il gioco, ad esempio il “Movimento Giovanile 6 aprile” è collegato con il CANVAS (Centro per l’Azione e le Strategie Applicate Non Violente), una ONG (Organizzazione non governativa) chiamata “Otpor!”, creata dal governo americano in Serbia nel 2000 e finanziata dall’Open Society Institute di George Soros, per rovesciare il governo di Slobodan Milosevic. Il CANVAS ha inoltre fornito assistenza ai manifestanti della “Rivoluzione Rosa” in Georgia e a quella “Arancione” in Ucraina". Marcello Pamio, 8 novembre 2012

Così funziona da sempre e ovunque e così anche questa volta, sistemi preconfezionati per motivi standard, il problema è mondiale, questo non capite, non lo volete capire, oggi a me domani a te, non ci sono scialuppe di salvataggio :


Venezuela, le lunghe mani della CIA

1 agosto 2017

Il coro mediatico perfettamente intonato nel cantare il testo scritto dalle élite economico finanziare, da mesi ci racconta del desiderio di libertà del popolo venezuelano ostaggio del feroce dittatore Nicolas Maduro. Chi scrive non è un sostenitore del presidente venezuelano, ma la voluta disinformazione su ciò che sta accadendo è raccapricciante se si ha la consapevolezza che i disordini e la crisi economica sono una pianificata volontà.

Eppure, ai tanti giornalisti, intellettuali e opinionisti basterebbe rileggere in maniera critica la storia recente dell’America del Sud per comprendere che quello in Venezuela è soltanto l’ultimo golpe finanziato e sponsorizzato dalla Cia. Non c’è bisogno di credere alle affermazioni di Maduro, a seguire, secondo cui la CIA, diretta da Mike Pompeo,
“lavora in collaborazione diretta con il governo messicano e con il governo colombiano per rovesciare il governo del Venezuela”.
Le Origini Occulte della Musica
Volume 3
Lo schema eseguito per colpire chi si permette di rigettare il pensiero unico è sempre lo stesso: tentativi di corruzione, boicottaggi economici e finanziari, embarghi, finanziamento di oppositori politici, controllo dei mass media locali, militarizzazione di gruppi radicali. Restando in Sud America ecco solo alcuni esempi:

- Guatemala 1953 : un colpo di stato ordito dalla CIA portò al tracollo del governo di Guzman democraticamente eletto; la sua colpa era quella aver espropriato terre incolte appartenenti alla United Fruit Company, una potente multinazionale agroalimentare USA.

- Cuba : per 50 anni è stata vessata in tutti i modi, se Castro è potuto morire a 90 anni nel suo letto è per via dell’accordo tra Kennedy e Kruscev nell’ottobre del 1962. I russi avrebbero smantellato i missili da Cuba a patto che non ci sarebbero più stati tentativi USA di invadere l’isola.

- Cile 11 settembre 1973 : un colpo di Stato voluto da Nixon e Kissinger e diretto dalla CIA portò alla morte di Salvador Allende un uomo perbene e dalla parte del popolo; persino la rivista Times definì questo colpo di Stato “ispirato dalla CIA”.

- Nicaragua : già pochi mesi dopo l’elezione di Reagan del 1980, iniziò il finanziamento e l’addestramento delle squadre armate controrivoluzionarie (i Contras), ma nel 1983 la camera dei Rappresentanti vietò loro l’appoggio. La CIA aggirò il veto usando i proventi delle vendite di armi all’Iran per finanziarli in maniera illegale. I Contras si resero colpevoli di veri e propri attacchi terroristici e il governo nicaraguense denunciò gli USA alla Corte dell’Aia e il tribunale riconobbe le colpe americane. Nel 1986, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, che è il più importante organo giudicante mondiale, sentenziò che gli Stati Uniti d’America erano ritenuti colpevoli di uso illegale della forza ai danni del Nicaragua, cioè di terrorismo. Nessun altro Paese al mondo è stato condannato per terrorismo, ma gli Usa non accettarono la decisione e non indennizzarono il Nicaragua.

I casi che si potrebbero citare sono una miriade, il Venezuela già nel 2002 fu oggetto di un tentativo di colpo di stato ordito dalla CIA, l’obiettivo era rovesciare Hugo Chávez; ma le immediate manifestazioni popolari a favore del presidente bloccarono tale intento. Persino Paul Ritcher sul Los Angeles Times del 17 aprile 2002 scrisse:
“Funzionari dell’amministrazione Bush hanno ammesso martedì di aver discusso per mesi con leader civili e militari del Venezuela la destituzione del presidente venezuelano Hugo Chávez”.
Il Venezuela possiede tra le più grandi riserve petrolifere del pianeta. Riserve che si trovano geograficamente molto vicino agli USA. L’impero a stelle e strisce, proprio come accadrà all’Iran, non permetterà mai che tale patrimoni energetici siano svincolati dal controllo delle loro potenti multinazionali e da quell’intreccio di interessi che provoca guerre dirette o per procura che stanno destabilizzando l’intero pianeta. Il Venezuela non avrà mai pace finché non ci sarà un governo fantoccio sostenuto dalle élite locali che renderà il Paese l’ennesima provincia dell’impero USA. Per questo motivo occorre stare al fianco del popolo venezuelano e rompere il muro della disinformazione.

Documento USA trapelato. La lista dei politici e artisti venezuelani pagati per attaccare il governo sulle reti sociali



  

Notizia del: 22/05/2017

Un documento trapelato del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti mette in evidenza il finanziamento che avrebbero ricevuto alcuni personaggi pubblici e politici venezuelani da parte del paese nord-americano. Obiettivo? Attaccare il governo venezuelano.

Nel testo pubblicato qui sotto si parla delle ragioni del finanziamento: "ristabilire la democrazia in Venezuela". E a tal fine, il documento stabilisce che cittadini venezuelani sono stati contattatati attraverso le vie diplomatiche con finalità dirette sui messaggi, discorsi, azioni e pubblicazioni nelle reti sociali da tenere per abbattere il governo di Nicolas Maduro.

A questi personaggi è stato inviato un finanziamento per adempiere agli obiettivi assegnati:

Qui sotto il testo del documento.
Soggetto: sostegno per la diffusione di messaggi attraverso le reti sociali

Data: 16 dicembre 2016
"Come parte integrante delle nostre azioni per restaurare la democrazia in Venezuela, abbiamo stabilito contatti con politici e artisti per una loro collaborazione nella diffusione di messaggi che stimolino lo scenario di protesta in questo paese. Questi cittadini venezuelani sono stati contattati attraverso le nostre sedi diplomatiche in Venezuela per poter ricevere le istruzioni sui messaggi, azioni e pubblicazioni da tenere nelle reti sociali, per orientare l'agenda nazionale e internazionale, generando alti livelli di conflitto in questo paese e aumentando il ripudio al Governo di Nicolás Maduro Moros.
I nostri agenti hanno garantito il finanziamento necessario per garantire le spese logistiche necessarie e campagne di marketing per adempiere ai compiti assegnati.
Di seguito facciamo riferimento ad una lista di personalità che dovranno essere presi in considerazione per la loro protezione in caso di un intervento nel paese sudamericano.
Julio Andrés Borges Junyent

Freddy Guevara Cortez
David Smolansky Urosa
Enrique Márquez
Tomás Ignacio Guanipa Villalobos
María Corina Machado
Juan Guillermo Requesens
Gabriela Arellano
Luis Florido
Lilian Tintori
Norkys Yelitza Baptista
Miguel Ignacio Mendoza Donatti
Henry Lisandro Ramos Allup

Chissà cosa dovete ancora leggere per non credere più alla propaganda di sistema e ai fake media-main stream?


Venezuela, Maduro all'attacco: la Cia vuole rovesciarmi

25 Luglio 2017

Il Maiale non fa la Rivoluzione
Nicolas Maduro torna a gridare al complotto della Cia contro di lui. Il presidente venezuelano ha chiesto ai governi americano, messicano e colombiano spiegazioni sul loro presunto coinvolgimento in complotto che la Central intelligence agency starebbe ordendo contro di lui.
"Chiedo al presidente Trump di chiarire le parole insolenti e interventiste del direttore della Cia, che pensa di essere il governo mondiale",
ha tuonato Maduro nel corso di una cerimonia militare.

Secondo il presidente venezuelano, Mike Pompeo avrebbe rivelato che Washington
"lavora in collaborazione diretta con il governo messicano e con il governo colombiano per rovesciare il governo del Venezuela".
"El Jefe de la CIA, asegura que trabaja con Colombia y México para derrocar al gobierno democrático de Venezuela".
— Samuel Moncada (@SMoncada_VEN) 24 luglio 2017

Dichiarazioni che il ministro degli Esteri di Caracas, Samuel Moncada, ha rilanciato su twitter, spiegando che il direttore della Cia le avrebbe fatte nel corso di un forum sulla sicurezza ad Aspen il 20 luglio scorso.
"Sono stato a Bogotà ed in Messico due settimane fa - avrebbe detto Pompeo, secondo quanto riferito da Moncada - e ho evocato il tema di una transizione politica in Venezuela, cercando di aiutarli a capire cosa potrebbero fare per ottenere risultati migliori in questo angolo del mondo".
Continuano le proteste dell'opposizione con manifestazioni, cortei e scioperi contro la riforma costituzionale voluta dal presidente venezuelano Maduro. Manca una settimana al voto per eleggere i delegati dell'Assemblea costituente, nell'ambito di una riforma considerata incostituzionale dalla opposizione, che rafforzerebbe ancora di più il potere del caudillo bolivarista.

Nicolás Maduro, i media e la CIA – Nicolás Maduro, a mídia e a CIA

Editoriale del giornalista Francisco das Chagas Leite Filho a ridosso della giornata cruciale della votazione in Venezuela per l’Assemblea Costituente, nel quale vengono commentate le vicende drammatiche in cui il Venezuela si è venuto a trovare, secondo un copione imperiale ormai sperimentato in molti paesi. La CIA vuole realizzare un colpo di stato e togliere di mezzo un Presidente legittimo che ha l’imperdonabile difetto di volere le ricchezze del Venezuela per il popolo venezuelano. Come in molti altri casi, non si esita ad assoldare mercenari che organizzano manifestazioni violente, e portano lo scompiglio e la morte, con l’obiettivo di incolpare il governo e richiedere un intervento esterno. Ma il Venezuela non ha ceduto, e ha organizzato una resistenza pacifica con tutte le forze sane del paese, che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione. Come dice Francisco Leite: solo un terremoto potrebbe mandare a monte questo atto di democrazia, pace e giustizia sociale, voluto con tanta determinazione ed energia dal Presidente Nicolas Maduro.

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