Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

sabato 3 febbraio 2018

Alicia Castro: il viaggio del Segretario di Stato USA Rex Tillerson in America Latina è per rovesciare Maduro, infatti lui minaccia un colpo di stato

Nicolás Maduro
Tutto nella norma, copioni sempre ben rodati e ripetuti, potrebbero  per caso  far a meno gli imperialisti di depredare uno dei più grandi  giacimenti di petrolio del mondo nel giardino di casa ? Certo che no !!

E' storia vecchia che prosegue già dai tempi del Comandante Hugo Chavez, Tutti gli attentati e la strana morte di Hugo Chavez. È stato assassinato? Un'intervista con Eva Golinger, avevamo già documentato : Venezuela Ennesima Rivoluzione "Colorata", la mano della CIA - Documento USA trapelato. La lista dei politici e artisti venezuelani pagati per attaccare il governo sulle reti sociali.
"Non è un segreto, continua la Castro, che ci sono gli Stati Uniti dietro tutti i colpi di stato in America Latina, sia militari che civili".

Ora c'è una crisi devastante dal 2013 con l'inflazione è a livelli stellari: +2.616%, non è particolare che tutte le nazioni con immensi patrimoni di risorse naturali siano sempre in una voragine di debiti, Africa, Sud America, ecc.  ? Non è che per caso se non ti sottometti alle depredazioni, primo caso, la cupola mafiosa bancaria che gestisce l'economia mondiale ti mette sotto, secondo caso ? Certo che si !! Quì spiegato in parte LA TRUFFA ECLATANTE IN CUI VIVIAMO E LA TECNOLOGIA CI DISTRUGGERANNO
In Venezuela sono poi solo 30 milioni per fare un paragone con l'Italia ha una densità di 31 ab./km² contro 200,8 ab./km² ma esistono vasti latifondi (fino a casi limite di 240.000 ettari): il 10% della popolazione detiene l'80% del territorio e senza che molti proprietari siano in grado di esibire i relativi titoli di proprietà, rapinati dunque, pensate forse che i signori latifondisti facciano gli interessi del popolo, del Presidente Socialista o della cupola mafiosa bancaria .? Nemmeno chiederselo ...


Ora le sanzioni USA insieme a chissà quali altre macchinazioni, le solite, hanno creato una iperinflazione che rischia di portare alla guerra civile, Trump ha deciso di chiudere tutti i rubinetti ai chavisti, dai primi di settembre alle istituzioni finanziarie USA è stato impedito di comprare e vendere nuovi bond emessi dal governo venezuelano e dalla compagnia petrolifera di Stato (il 95 per cento delle esportazioni dipendono dal business dell'oro nero). 

Il presidente Nicolas Maduro per uscire dalla crisi ha pensato di lanciare il petro, previsto per il 20 febbraio, la prima criptovaluta di Stato a sbarcare sui mercati, saranno uno strumento per
"progredire nella sovranità monetaria, realizzare transazioni finanziarie e sconfiggere il blocco finanziario imposto dall'impero americano",
a quanto dichiarato dal governo, il petro sarà la prima criptovaluta con una garanzia : 5 miliardi di barili dalle immense riserve di petrolio del paese sudamericano, quelle del blocco Ayacucho nel giacimentolungo il fiume Orinoco. 

Il suo valore, essendo legato a quello del barile di greggio venezuelano, sarà attorno a 59 dollari, stando alle attuali valutazioni. Secondo il governo, quindi, il petro ha un mercato potenziale di 267 miliardi di dollari, molto di più del bitcoin, che vanta una capitalizzazione di 246 miliardi di dollari.

Pare però che il Venezuela sia già fallito. L'agenzia di rating S&P Global Ratings parla di "default selettivo", anticamera del vero e proprio crac: non riesce più a ripagare i suoi debiti in tempo e c'è una probabilità del 50% che continui a farlo nei prossimi tre mesi. Il debito arretrato, stando alle stime di Caracas Capital, ammontano a 1,3 miliardi di dollari.

Lo scorso 3 gennaio il Venezuela non è riuscito a ripagare in tempo altri 35 milioni di dollari di cedole su titoli in scadenza nel 2018; anche Petróleos de Venezuela, la compagnia petrolifera statale, ha recentemente effettuato 340 milioni di pagamenti in ritardo.

Gli USA però vanno all'attacco con il segretario di stato Rex Tillerson che è già partito per il tour e iniziano i problemi minacciando un colpo di stato, come si può notare ormai è tutto già scontato in certi ambienti ... ovviamente ...

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1 febbraio 2018

Alicia Castro
L’ex ambasciatore dell'Argentina in Venezuela e in Gran Bretagna, Alicia Castro, commentando per Sputnik il viaggio del Segretario di Stato americano Rex Tillerson in America Latina, ha affermato che si tratta di un tentativo di rovesciare il presidente Nicolas Maduro.

La Castro sostiene che gli Stati Uniti hanno un piano per rovesciare il governo venezuelano e la missione di Tillerson è quella di coordinare questo piano. Uno degli obiettivi è quello di impadronirsi del petrolio venezuelano.
"Il comunicato ufficiale descrive le priorità degli Stati Uniti nella regione, e diventa chiaro che questo è un piano puramente imperialista",
ha detto l'ex diplomatico.
"Lo scopo di questo viaggio è minare il governo di Nicolas Maduro",
ha aggiunto spiegando che il Venezuela è una delle priorità della politica estera degli USA.
La Castro ha ricordato che :
"nel 2017 gli USA hanno tentato un colpo di stato in due fasi: da un lato privando la gente di cibo e medicine, e dall'altro aggravando il malcontento della società al fine di realizzare il classico scenario di una rivolta popolare. La seconda fase non è riuscita. Inoltre, tutto questo è stato accompagnato da un attacco mediatico al governo".
Tillerson visiterà il Messico, l'Argentina, il Perù, la Colombia e la Giamaica. Incontrerà gli ambasciatori dei paesi latinoamericani in Venezuela per riunire i venezuelani insoddisfatti per convincerli a invalidare le prossime elezioni. Secondo la Castro, questa è un'interferenza inaccettabile negli affari interni del Venezuela.
L'ex diplomatico ha ricordato che contro il Venezuela esiste il cosiddetto "Gruppo di Lima". Ad agosto dello scorso anno Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay e Perù hanno firmato la Dichiarazione di Lima che disconosce il Venezuela come paese democratico e ha riconosciuto illegali le azioni approvate dalla sua assemblea costituente.
"In Brasile Michel Temer è salito al potere a seguito di un colpo di stato. Il presidente Horacio Cartes è salito al potere in Paraguay allo stesso modo, avendo rovesciato Fernando Lugo. E ci sono Juan Manuel Santos ed Enrique Peña Nieto, che sembrano preoccuparsi più del Venezuela che della soluzione dei problemi nei loro paesi",
ha affermato la Castro. Ella si è detta sorpresa dall'affermazione di Tillerson che intende promuovere la sicurezza nel continente sudamericano, perché
"è difficile immaginare che qualcuno possa scegliere gli Stati Uniti come partner nella promozione della sicurezza".
"Non è un segreto, continua la Castro, che ci sono gli Stati Uniti dietro tutti i colpi di stato in America Latina, sia militari che civili. La Castro ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno distrutto l'Afghanistan, la Libia, la Siria e l'Iraq, e ora vogliono fare la stessa cosa con il Venezuela, per impossessarsi del suo petrolio".

Colpo di stato in Venezuela,  
Tillerson commenta nel tour in America Latina

Il tour in America Latina del segretario di stato americano ha avuto un avvio difficoltoso dopo che ha detto che il presidente venezuelano Nicolas Maduro potrebbe potrebbe essere rovesciato da un colpo di stato

Il segretario di stato americano Rex Tillerson
2 febbraio 2018

Rappresentanti di oltre 50 organizzazioni sociali e politiche hanno respinto la visita del segretario di stato degli Stati Uniti in Messico, dove è stato dichiarato persona non gradita.

Il primo tour in America Latina del segretario di stato Rex Tillerson ha avuto un inizio 
difficoltoso venerdì con l'alleato americano, il Messico, che ha preso le distanze dal suo suggerimento che il presidente venezuelano Nicolas Maduro potrebbe essere rovesciato dalle sue stesse forze armate.

Tillerson ha arruffato le piume in tutta la regione alla vigilia del suo tour di cinque nazioni con commenti in Texas che difendono la politica estera statunitense del 19° secolo in America Latina e suggerendo che l'esercito venezuelano potrebbe gestire "una transizione pacifica" da Maduro, riferisce la Reuters.

Sia Maduro che il suo ministro della Difesa hanno condannato i commenti venerdì, e anche il Messico, non amico del governo venezuelano, si è adoperato per dire che non supportava alcuna soluzione non pacifica nel paese sudamericano che è inghiottito in un contesto politico ed economico crisi.
"Il Messico, in nessun caso, sosterrebbe qualsiasi opzione che implichi l'uso della violenza, interna o esterna, per risolvere il caso del Venezuela", 
ha detto il ministro degli Esteri messicano Luis Videgaray in una conferenza stampa, affiancato da Tillerson e dalla controparte canadese Chrystia Freeland.
"Dovranno essere i venezuelani stessi a trovare una via pacifica, una soluzione pacifica a questa crisi".
Tillerson, in Messico alla prima tappa di un viaggio che porterà anche in Argentina, Colombia, Perù e Giamaica, non ha ripetuto i suoi commenti sull'azione militare, ma ha ribadito l'invito a Maduro di reintegrare un'assemblea legislativa e tenere elezioni libere ed eque .

Ad una manifestazione politica più tardi, Maduro disse che non sarebbe stato piegato dai commenti di Tillerson.
"Non ci arrenderemo. Non sanno di cosa siamo fatti"
ha detto Maduro.

Nel frattempo, i rappresentanti di oltre 50 organizzazioni sociali e politiche hanno rifiutato la visita di Tillerson in Messico, dove è stato dichiarato persona non gradita.

Il rappresentante della coalizione binazionale contro Donald Trump, Maria Garcia, ha detto a teleSUR:
"Il tono di Tillerson prima di partire per il suo tour in America Latina non solo ha interferito, è stato offensivo, offensivo e umiliante perché è un emissario di Trump".
"Continua dicendo che se non c'è un muro, non c'è un accordo di libero scambio, non c'è una riforma dell'immigrazione e se non c'è un muro non c'è il DACA, non viene a discutere di alcun problema di sicurezza".
Rosa Maria Cabrera, membro del Coordinamento messicano di solidarietà con il Venezuela, ha affermato che queste nuove forme di ingerenza dovrebbero essere condannate in tutta l'America latina e nei Caraibi:
"In precedenza c'erano state invasioni dirette con i marines, oggi è attraverso le sanzioni, i media e le guerre economiche".
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Fonte   panorama   sputnik   .telesurtv

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